ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11777

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 553 del 22/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 22/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 22/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11777
presentato da
CATANOSO Basilio
testo di
Venerdì 22 gennaio 2016, seduta n. 553

   CATANOSO. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   con l'atto di sindacato ispettivo n. 4-07707, l'interrogante denunciava la scandalosa ed incomprensibile campagna pubblicitaria in lingua inglese per l'arruolamento nella gloriosa Marina militare italiana;
   nella risposta a tale atto di sindacato ispettivo, il Ministro interrogato, replicava che «l'uso della lingua inglese non sottrae certo all'immagine della Marina militare il valore delle sue tradizioni che sono radicate nella storia e che possono essere declinate in forma moderna proprio per renderle condivisibili con le nuove generazioni»;
   l'interrogante non ritiene che la risposta fornita dal Ministro alla precedente interrogazione sia stata né soddisfacente né condivisibile;
   ci si potrebbe chiedere, a questo punto, perché se la lingua inglese aiuta davvero le tradizioni marinare italiane, non si prepari la campagna pubblicitaria «tutta» in inglese più che sopprimere una parte dello slogan del 2015 – «Be cool»;
   il manifesto pubblicitario con il quale la Marina militare italiana sta pubblicizzando il prossimo corso per l'Accademia navale dimostra come i tempi siano cambiati: anche quest'anno, la Marina militare si è adeguata a quelli che l'interrogante giudica gli aspetti più deteriori del mondo globale;
   mentre i Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, rimangono in stato di detenzione illegale in India, la Marina militare persiste con campagne pubblicitarie, ad avviso degli interroganti di dubbio gusto;
   l'uso sfrenato dell'idioma inglese e la motivazione estremamente «leggera» per spingere a intraprendere una delle carriere più belle e impegnative e piene di responsabilità che ci siano, non sembrano affatto adeguati;
   l'interrogante ben comprende che, rivolgendosi a un pubblico giovane e sensibile ai valori d'oltreoceano, si sia pensato di usare codici «freschi» e internazionali: peccato, però, che la Marina militare rimanga uno dei simboli dell'italianità, che gode da sempre di grande rispetto da parte delle marinerie straniere ed è di per sé uno strumento di esportazione del « Made in Italy»;
   provoca all'interrogante disappunto, fastidio, disgusto e tristezza vedere la Marina militare firmarsi «Navy» per rendersi più affascinante nei confronti delle giovani reclute;
   la Marina militare italiana deve ricercare la freschezza non nel linguaggio e nell'approccio con i giovani italiani ma nei sistemi d'arma in sua dotazione, nelle modalità di addestramento e nell'approccio alle nuove forme dei conflitti. Per il resto, deve rimanere profondamente antica, deve essere permeata di quell'antichità bella che non si trasforma in vecchiaia ma in fascino;
   il fascino risiede nelle tradizioni della «Vespucci», della «Premuda», dei mezzi d'assalto, il fascino è dato dall'esperienza di navigare, vedere e fare cose esotiche e meravigliose che altri uomini e donne non fanno e non vedono: questo rende orgogliosi gli italiani della propria Marina militare, non l'essere «cool», termine legato all'individualità superficiale, alla moda, all'essere «giusti»;
   i soldati della Marina sono molto di più che individui che si sentono «alla moda»: rischiano la vita nelle missioni operative, conducono navi, sommergibili, aeroplani ed elicotteri: sono sommozzatori, palombari, velisti e marò, per l'appunto;
   a giudizio dell'interrogante è inquietante e offensivo, per il ruolo ricoperto, pensare che un componente delle forze speciali di Marina, alla domanda sul perché stia rischiando la vita in Afghanistan risponda che è «cool» –:
   quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato affinché sia ritirata questa campagna pubblicitaria e se non ritenga opportuno rimuovere dal loro incarico i responsabili di tale scelta, al fine di impiegarli in maniera più utile alle esigenze delle Forze armate italiane.
(4-11777)