ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11770

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 553 del 22/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 22/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 22/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 27/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11770
presentato da
SCOTTO Arturo
testo presentato
Venerdì 22 gennaio 2016
modificato
Mercoledì 27 gennaio 2016, seduta n. 556

   SCOTTO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   il sito di Stabiae registra mediamente ogni anno circa trentamila visitatori: per dare un nuovo impulso turistico al sito la soprintendenza Pompei e il comune di Castellammare di Stabia hanno, nel corso degli anni, stipulato accordi e proposto progetti per la realizzazione di un parco archeologico e di un museo che possa raccogliere le opere, le suppellettili e quant'altro rinvenuto dagli scavi della collina di Varano. I reperti stabiani sono attualmente conservati nell'antiquarium statale di Castellammare di Stabia realizzato da Libero D'Orsi nel 1959, ma chiuso al pubblico dal 1997, mentre un'altra parte è custodita al museo archeologico nazionale di Napoli;
   nel 2015 gli scavi hanno fatto registrare 51.186 visitatori, attestandosi al novantunesimo posto tra i siti museali statali più visitati in Italia;
   le origini della città di Stabiae (oggi Castellammare di Stabia) risalgono al VII sec. a.C. con la presenza di traffici commerciali etruschi, greci, sanniti e, poi, romani. Nell'89 a.C., la città fu distrutta da Silla e fu poi definitivamente sepolta dall'eruzione del Vesuvio (79 d.C.). Sul ciglio settentrionale del poggio di Varano sono stati ritrovati i resti di numerose ville residenziali in posizione panoramica, con vasti quartieri abitativi, strutture termali, portici e ninfei splendidamente decorati;
   il sistema culturale stabiese si fonda prevalentemente su tre «asset»:
    parco archeologico dell'antica Stabiae;
    palazzo reale di Quisisana, da intendersi anche quale «contenitore multifunzionale»;
    rete civica museale (polo museale);
   il sistema così delineato rappresenta un esempio di offerta culturale integrata in un contesto ambientale, paesaggistico, enogastronomico e turistico di pregio; una sorta di «triangolo turistico e culturale» ai cui vertici troviamo Pompei e l'area vesuviana, Sorrento e la sua penisola e il parco regionale dei Monti Lattari;
   il patrimonio culturale stabiano va fatto pienamente rientrare nel sistema di offerta imperniato su «Pompei ed Ercolano» sito Unesco dal 1997;
   le risorse culturali e ambientali sono il vero «patrimonio nascosto» di Castellammare di Stabia, capace sia di rilanciare l'industria del turismo sia di concorrere alla riscoperta dell'identità collettiva;
   le diverse iniziative che si stanno sviluppando a sostegno dei beni culturali della Campania rischiano di essere complete se non si valorizza anche Stabia. Rischia solo di risaltare in negativo la scomparsa del nome anche dalla denominazione della soprintendenza: non più soprintendenza di Pompei, Ercolano e Stabia, ma solo «Soprintendenza Pompei»;
   la recente decisione di dotare gli scavi di Ercolano di autonomia organizzativa e gestionale, affidandola a un direttore da selezionare con bando europeo, da un lato, rischia di lasciare nell'ombra il sito di Stabiae, dall'altro potrebbe rivelarsi un'opportunità, avendo liberato la soprintendenza Pompei dell'onere di doversi occupare di Ercolano;
   se non ritenga urgente che al più presto il Governo, insieme alla regione, al comune e alla soprintendenza di Pompei, convochi un incontro per definire gli interventi necessari per il rilancio delle risorse archeologiche e museali al fine di:
    a) firmare la convenzione con la soprintendenza Pompei per il trasferimento dei reperti dell'Antiquarium alla Reggia;
    b) attivare un tavolo istituzionale per definire la gestione della Reggia e l'uso dei relativi spazi;
    c) stipulare un protocollo d'intesa con la soprintendenza Pompei per la creazione del parco archeologico di Stabiae. (4-11770)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

archeologia

museo

eruzione vulcanica