ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11766

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 553 del 22/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: PINI GIANLUCA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 22/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 22/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 22/01/2016
Stato iter:
31/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/03/2017
DELRIO GRAZIANO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 13/02/2017

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/03/2017

CONCLUSO IL 31/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11766
presentato da
PINI Gianluca
testo di
Venerdì 22 gennaio 2016, seduta n. 553

   GIANLUCA PINI e FEDRIGA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la città di Reggio Emilia registra un tasso di inquinamento ambientale molto alto e i cittadini sono allarmati per le ripercussioni sulla salute e sull'ambiente del superamento dei limiti di PM10 concessi dalla normativa;
   la centralina dell'Arpa di viale Timavo a Reggio Emilia, ha registrato 60 superamenti del limite delle polveri sottili nel 2015, mentre ne sarebbero tollerati al massimo 35;
   le politiche di promozione della mobilità pubblica su ferro messe in atto finora, per essere davvero efficaci, devono essere accompagnate da una drastica riduzione dell'inquinamento prodotto dai motori diesel dei treni –:
   quali siano i dati aggiornati relativi ai livelli di inquinamento nella città di Reggio Emilia prodotti dal trasporto su ferro e quanti siano i treni tuttora alimentati con vecchi motori a diesel;
   se sia in corso un processo di ammodernamento dei treni secondo logiche meno inquinanti. (4-11766)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 31 marzo 2017
nell'allegato B della seduta n. 771
4-11766
presentata da
PINI Gianluca

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, occorre premettere che le funzioni e i compiti di amministrazione e programmazione in materia di servizi ferroviari regionali sono oggi regolati direttamente dalle regioni ai sensi del decreto legislativo n. 422 del 19 novembre 1997.
  A fine di fornire una risposta circa le criticità segnalate sono state chieste informazioni all'Amministrazione regionale dell'Emilia Romagna e al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) che hanno comunicato quanto segue.
  La città di Reggio Emilia ospita due stazioni ferroviarie: la stazione denominata Reggio Emilia Mediopadana, posta sulla linea ad alta velocità Bologna-Milano, di cui costituisce l'unico scalo viaggiatori intermedio, e la stazione Reggio Emilia ubicata sulla linea tradizionale Bologna-Piacenza-Milano, nella quale si attestano anche le tre linee «Reggiane» a trazione diesel ovvero: Reggio Emilia-Ciano d'Enza, Reggio Emilia-Guastalla e Reggio Emilia-Sassuolo.
  Con un investimento di 16,5 milioni di euro, di cui 10 milioni stanziati dalla regione Emilia-Romagna e 6.5 milioni in autofinanziamento dal gestore dell'infrastruttura (Ferrovie Emilia-Romagna S.r.l. – Fer) è in fase di attuazione il progetto di elettrificazione delle linee: Reggio Emilia-Guastalla (31 km, di cui 10 km della tratta Reggio Emilia-Bagnolo già parzialmente attrezzati) e Reggio Emilia-Sassuolo (23 km, a completamento della dorsale Sassuolo-Reggio Emilia-Guastalla che è al servizio, fra l'altro, dello scalo merci di Dinazzano nel distretto industriale delle ceramiche).
  Nel mese di gennaio 2017, è stata indetta da Fer in qualità di stazione appaltante, la procedura di gara «Elettrificazione linea ferroviaria Reggio-Guastalla: stralcio A – realizzazione di blocchi di fondazione e sostegni TE nella tratta Bagnolo-Guastalla».
  Le ricadute positive attese dall'elettrificazione della linea possono essere sintetizzate in:
   una riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici in fase di corsa e di sosta dei treni, sta nei depositi che nelle stazioni;
   una progressiva dismissione degli impianti di manutenzione dedicati al materiale diesel;
   l'interoperabilità completa, anche a livello di trazione, fra la rete regionale (Fer) e nazionale (Rfi), in particolare nel servizio merci (con meno manovre e tempi di sosta nella stazione «storica» di Reggio Emilia);
   un netto miglioramento nella qualità del servizio, con l'utilizzo di treni elettrici di età media inferiore, maggiormente performanti in termini di ripresa (caratteristica particolarmente vantaggiosa in ambito urbano) e comfort per gli utenti.

  Nell'ambito del perimetro del trasporto ferroviario locale passeggeri-merci, sulle linee Reggiane circolano, attualmente, solo rotabili equipaggiati con motori termici. Il servizio di trasporto pubblico ferroviario passeggeri, sulle tre lince Reggiane, è prestato dalla società trasporto passeggeri Emilia Romagna SpA. (Tper) che, per l'espletamento dello stesso, dispone del seguente parco rotabile con alimentazione a gasolio:
   n. 4 autotreni Atr 220, in composizione bloccata a tre pezzi, costruiti negli anni 2009-2010 (Euro 3), che hanno sostituito materiale diesel vetusto;
   n. 16 automotrici ALn 72422, costruite nell'anno 1995;
   n. 5 automotrici ALn 663, costruite nel periodo compreso tra il 1985 ed il 1992;
   n. 10 automotrici ALn 668, costruite nel periodo compreso tra il 1978 ed il 1990.

  La regione precisa, altresì, che tale materiale rotabile è comprensivo delle risene e che viene impiegato a rotazione per l'erogazione del servizio di trasporto suddetto.
  In attesa che venga realizzata l'elettrificazione sulle due linee, come previsto dal Piano di investimenti della regione Emilia-Romagna, la società Tper si è impegnata a sostituire nei prossimi mesi altro materiale rotabile più obsoleto con autotreni Atr 220 (euro 3).
  La società Dinazzano Po S.p.A., invece, opera sulla linea nazionale e regionale, nel settore di attività merci, con la seguente flotta:
   n. 14 locomotive Vossloh G2000 diesel, anno di costruzione 2003-2004-2005;
   n. 3 locomotive Bombardier E483 elettriche, anno di costruzione 2009-2016. Mediamente per i servizi da e per la stazione di Reggio Emilia sono impiegate n. 4 locomotive diesel e n. 3 locomotive elettriche al giorno e dal 29 dicembre 2015, ad eccezione del lunedì, nessuna locomotiva viene ricoverata nell'impianto di via Talami (RE).

  Il 1o dicembre 2016 è stata acquisita una locomotiva Bombardier che ha permesso di incrementare l'offerta dei treni con trazione elettrica.
  Per quanto attiene ai livelli di inquinamento il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (Mattm) informa che nel Comune di Reggio Emilia la valutazione della qualità dell'aria è effettuata tramite 2 stazioni fisse di monitoraggio: «San Lazzaro» e «Timavo». I dati della qualità dell'aria misurati da tali stazioni nel periodo 2013-2015 evidenziano criticità in merito al materiale particolato PM 10 e all'ozono.
  Nello specifico, per il PM 10, il valore limite annuale previsto per la protezione della salute umana (40 μg/m3) non è stato superato in nessuna stazione del comune, mentre il valore limite giornaliero 50 μg/m3 da non superare più di 35 volte per anno, e stato sempre superato nella stazione di tipo urbana traffico «Timavo».
  In particolare, per tale stazione, sono stati registrati 56 giorni di superamento nel 2013, 50 giorni di superamento nel 2014 e 67 giorni di superamento nel 2015. Per l'ozono, misurato nella stazione di tipo urbana fondo «San Lazzaro», si sono verificati numerosi superamenti dell'obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (120 μg/m3).
  Nel 2015 la sezione provinciale di Reggio Emilia dell'Arpa Emilia-Romagna ha svolto una campagna di monitoraggio con un mezzo mobile all'interno della struttura ferroviaria di via Talami dal 26 maggio 2015 al 23 giugno 2015. Le stazioni prese a confronto per l'indagine sono le due stazioni fisse della rete regionale di monitoraggio della qualità dell'aria presenti nel comune di Reggio Emilia, «San Lazzaro» e «Timavo».
  L'indagine è stata effettuata al fine di caratterizzare la qualità dell'aria all'interno dell'area in oggetto adiacente ai quartieri residenziali di Santa Croce e dunque verificare il rispetto dei valori limite definiti dal decreto legislativo n. 155 del 2010 ed eventuali scostamenti significativi rispetto ai valori rilevati dalle due stazioni di riferimento sopra citate. Un altro obiettivo dell'indagine consisteva nel valutare la presenza di eventuali impatti sulla matrice aria generati dall'attività svolta all'interno della struttura ferroviaria.
  Le misurazioni effettuate con il mezzo mobile hanno evidenziato risultati analoghi a quelli rilevati dalle stazioni fisse. Per tutti gli inquinanti monitorati (monossido di carbonio, benzene, biossido di zolfo, ossidi di azoto: monossido di azoto e biossido di azoto ed ozono), si è verificato il rispetto, per l'intero periodo di misurazione, dei valori limite che la normativa impone per gli inquinanti rilevati, fatta eccezione per l'ozono, per cui si osservano diversi superamenti dell'obiettivo a lungo termine per l'ozono.
  Inoltre, nella relazione l'Arpa evidenzia che, per quanto riguarda i valori di biossido di azoto, pur rispettando i limiti normativi, l'andamento delle concentrazioni rilevate come media, è tale da rendere l'area residenziale in esame paragonabile alla situazione, in termini di qualità dell'aria, di una zona ad elevato traffico.
  Il monitoraggio ha evidenziato, altresì episodi puntuali di inquinamento dell'aria, soprattutto per gli ossidi d'azoto, che si ripetono più volte nel corso della giornata, della durata di circa 4 minuti l'uno. Tali episodi, secondo l'Arpa, si verificano verosimilmente in occasione dell'avvio e del riscaldamento dei motori diesel dei treni generando concentrazioni di inquinanti in aria significative, confermando che le criticità legate alla matrice aria nell'area in dagata siano da attribuire principalmente alle fasi di accensione dei locomotori.
  Il Mattm fa presente che la normativa nazionale in materia di qualità dell'aria (decreto legislativo n. 155 del 2010) affida alle regioni le attività di valutazione e di pianificazione finalizzato a conoscere il contesto territoriale, identificare le misure più efficaci per il rispetto dei valori di qualità dell'aria ed assicurarne l'attuazione. A queste ultime compete quindi il monitoraggio degli inquinanti atmosferici e la predisposizione dei piani o programmi per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria compresa l'individuazione dei soggetti deputati all'attuazione di tali Piani, quali ad esempio la regione stessa o i sindaci.
  La regione Emilia Romagna per fronteggiare il problema dell'inquinamento atmosferico, ha adottato, con delibera n. 1180 del 21 luglio 2014, la proposta di piano aria integrato regionale (Pair2020), contenente le misure per il risanamento della qualità dell'aria al fine di ridurre i livelli degli inquinanti sul territorio regionale e rientrare nei valori limite fissati dalla norma, nonché le strategie di coordinamento dei vari livelli istituzionali e di integrazione della pianificazione settoriale.
  Detto piano aria integrato regionale (Pair2020), in fase di approvazione, ha l'obiettivo di ridurre i livelli degli inquinanti più nocivi al 2020 e portare all'1 per cento la quota di popolazione esposta a più di 35 superamenti l'anno di PM 10. A tale scopo il Piano mette in campo oltre novanta misure, volte a incidere sugli ambiti a maggiore impatto emissivo, che riguardano principalmente i trasporti, il risparmio energetico e la riqualificazione energetica, la riqualificazione e regolamentazione degli impianti a biomassa per riscaldamento domestico, l'adozione delle migliori tecniche nelle attività produttive e nel settore agricolo. Tra le misure e azioni in ambito trasporti, il piano prevede il potenziamento e la riqualificazione del trasporto pubblico locale e regionale su ferro anche attraverso la sostituzione di materiale rotabile diesel circolante su linee ferroviarie elettrificate.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiGraziano Delrio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

tasso di inquinamento

lotta contro l'inquinamento

motore diesel