ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11750

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 552 del 21/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: PINNA PAOLA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 21/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CATALANO IVAN SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 21/01/2016
GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 21/01/2016
SOTTANELLI GIULIO CESARE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 21/01/2016
VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 21/01/2016
OLIARO ROBERTA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 21/01/2016
D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 21/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 21/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11750
presentato da
PINNA Paola
testo di
Giovedì 21 gennaio 2016, seduta n. 552

   PINNA, CATALANO, GALGANO, SOTTANELLI, VEZZALI, OLIARO e D'AGOSTINO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 13 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), disposizione di portata generale e carattere orizzontale, riconosce gli animali in quanto esseri senzienti e stabilisce che, nella formulazione e nell'attuazione di alcune politiche dell'Unione europea, si tenga pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali;
   tuttavia, in un arco di tempo di oltre trent'anni in ambito europeo sono stati adottati più di trenta atti di base relativi al benessere degli animali la maggior parte dei quali non riconosce sufficientemente gli animali quali esseri senzienti;
   la strategia dell'Unione europea per la protezione e il benessere degli animali 2012-2015 ha rappresentato un passo avanti nella tutela degli stessi. La risoluzione 2015/2957(RSP) approvata dal Parlamento europeo il 26 novembre 2015 invita a rivalutare la strategia passata e mettere a punto un nuovo e ambizioso piano per la protezione e il benessere degli animali per il periodo 2016-2020;
   la produzione industriale di uova negli Stati membri, fra cui l'Italia, cela pratiche cruente che spesso i consumatori ignorano. Oltre alle condizioni non ottimali delle galline ovaiole (carenze fisiche, malformazioni del becco, infezioni, problemi alle zampe, ferite, decessi, plumofagia, problemi al piumaggio, alimentazione indotta e sovraffollamento), denunciate dalle associazioni per la tutela degli animali, annualmente vengono eliminate decine di milioni di pulcini maschi che appena nati sono soppressi mediante gas o tritacarne, macchinari ad alta velocità dotati di lame rotanti;
   i cosiddetti sessatori separano, appena nati, i pulcini maschi dalle femmine ammassandoli a migliaia in contenitori. In seguito, le femmine sono ulteriormente esaminate per valutarne lo stato (ferite o eventuali difetti) e se trovate non idonee sono uccise, nei modi sopra citati, insieme ai pulcini maschi;
   suddette pratiche sono «giustificate» dallo sviluppo intensivo del settore avicolo in quanto i pulcini maschi delle specie selezionate per produrre uova non sono sufficientemente produttivi. Nello specifico i polli da carne appartengono a razze selezionate in grado di garantire un rapido sviluppo del petto, tali animali se non venissero macellati da giovani non sopravvivrebbero, diversamente i pulcini maschi delle galline ovaiole appartengono a una specie a crescita più lenta, che non sviluppa una massa muscolare così importante nel petto e sono pertanto considerati scarti per l'industria alimentare, in base ai poco etici principi economici della zootecnica intensiva;
   i pulcini sono, dunque, considerati merce e non esseri senzienti, come vorrebbe il sopracitato articolo 13 del TFUE, pertanto la «merce» non remunerativa viene distrutta;
   sulla base di studi svolti da ricercatori veterinari dell'università di Lipsia vi sarebbe un metodo che consente di determinare il sesso dell'animale fin dall'ottavo giorno di incubazione, in base al tasso di estrogeni presenti nel guscio dell'uovo, interrompendo così l'uccisione cruenta di pulcini maschi di galline ovaiole. Ciò sarebbe possibile mediante lo sviluppo di sistemi di identificazione in-ovo, ovvero incubatrici che consentano di determinare il sesso degli embrioni prima che i pulcini si formino, in modo da effettuare una divisione di genere nella fase embrionale, eliminando i pulcini prima che nascano;
   la Unilever, multinazionale proprietaria di molti dei più famosi marchi nel campo dell'alimentazione e presente in più di 170 Paesi, si è impegnata recentemente affermando di voler finanziare la ricerca e sviluppare suddetti macchinari mirando al raggiungimento del cento per cento di materie prime agricole sostenibili entro il 2020 al fine di rendere il settore agricolo più rispettoso dell'ambiente e degli animali;
   inoltre, i cittadini europei nutrono un forte interesse per il benessere degli animali e sono desiderosi di poter compiere scelte più informate in quanto consumatori, ma per la stragrande maggioranza non sono al corrente delle pratiche di eliminazione dei pulcini;
   infine, dal 2017 la Germania potrebbe vietare alle aziende agricole la sopra descritta eliminazione dei pulcini rendendo illegali tali pratiche. Ugualmente, in ambito europeo Dominique Bilde e Sophie Montel, europarlamentari francesi, hanno presentato una proposta di risoluzione sul divieto di soppressione dei pulcini maschi (B8-0625/2015) –:
   se sia al corrente dell'utilizzo dei metodi di eliminazione dei pulcini maschi, enunciati in premessa, e quali siano i dati relativi a tali pratiche in Italia;
   se intenda sollecitare in sede europea la promozione della ricerca su metodi di determinazione prenatale del sesso dei pulcini al fine di consentire una selezione precoce dei pulcini nell'uovo ed evitarne quindi la soppressione mediante gas o trituramento;
   se intenda sviluppare delle campagne di sensibilizzazione sul tema del benessere degli animali coinvolti nei settori della produzione alimentare;
   se ritenga opportuno avviare dei tavoli di concertazione che coinvolgano esperti per il benessere degli animali, organizzazioni produttrici di uova, fornitori e le altre parti interessate al fine di intraprendere un dialogo diretto all'adozione di best practices volte al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità agricola e ambientale. (4-11750)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

benessere degli animali

politica comunitaria

pollame da uova