ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11740

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 551 del 20/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: PRATAVIERA EMANUELE
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 20/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 20/01/2016
Stato iter:
06/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/10/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/10/2017

CONCLUSO IL 06/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11740
presentato da
PRATAVIERA Emanuele
testo di
Mercoledì 20 gennaio 2016, seduta n. 551

   PRATAVIERA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il presidente della regione, Luca Zaia, ha presentato recentemente un dossier per la messa in sicurezza idraulica del Veneto, nel quale chiede al Governo 1 miliardo di euro, per avviare i lavori ne necessari ed improcrastinabili;
   trattasi di un lungo e dettagliato elenco di interventi che spaziano dalla realizzazione dell'idrovia Padova-Venezia, ai lavori per il Piave fino a 234.000.000 di euro da destinarsi alla messa in sicurezza del basso Tagliamento;
   secondo diversi studi della regione Veneto, per completare il tracciato dell'idrovia Padova-Venezia (oltre 27 chilometri tra i comuni di Padova, Saonara, Vigonovo, Strà, Fosso, Camponogara, Dolo, Mira e Venezia) in classe Va (cioè in regola con la normativa europea) sono necessari almeno 400 milioni di euro;
   l'unione europea nel sostenere la rivalutazione delle vie navigabili, attraverso la revisione delle reti strategiche di trasporto (Ten-T) e lo sviluppo del programma Nadies, che si pone come obiettivo il potenziamento e il rilancio del trasporto fluviale, ha riaperto il dibattito sulla necessità di completare tale opera;
   resta da sottolineare che, a 50 anni dalla grande alluvione del 1965-66, nel tratto veneto del Tagliamento, permangono ancora molte paure legate alla sicurezza idrogeologica del territorio e reali sono ancora le paure dei cittadini;
   proprio i cittadini di San Michele al Tagliamento e del portogruarese potrebbero pagare il prezzo più alto di una politica del «tutti contro tutti» delle amministrazioni del Friuli Venezia Giulia e della mancanza di «capacità contrattuale» di Venezia con Roma;
   una condotta, quest'ultima, che non aiuta i veneti, perché uno dei grandi problemi irrisolti riguarda la mancata realizzazione a monte delle casse di espansione a Pinzano, ciò malgrado i fondi siano da tempo a disposizione nelle casse e nelle disponibilità di spesa della regione Friuli Venezia Giulia –:
   quali istanze la regione Veneto abbia già avanzato ai Ministri interrogati per ottenere i necessari finanziamenti per la messa in sicurezza del tratto Veneto del fiume Tagliamento e per il completamento dell'idrovia Padova-Venezia;
   se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare non ritenga di dover convocare urgentemente una riunione con i responsabili delle regioni e dei comuni interessati al fine di verificare, e se necessario promuovere, tutti gli improcrastinabili interventi per la messa in sicurezza idraulica del basso Tagliamento;
   quali siano gli interventi programmati finanziati dal Governo per il triennio 2016-2018 riguardanti la messa in sicurezza del territorio della regione Veneto. (4-11740)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 6 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 865
4-11740
presentata da
PRATAVIERA Emanuele

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa alla messa in sicurezza idraulica del Basso Tagliamento (VE), sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  In via preliminare si fa presente che, in relazione alle attività di programmazione di competenza di questo ministero, nel recente periodo è stato avviato il piano operativo nazionale degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico per il periodo 2014-2020. Tale piano è stato definito dalle proposte presentate dalle regioni attraverso l'utilizzo del sistema ReNDiS (repertorio nazionale degli interventi per la difesa del suolo).
  Tuttavia, nel corso del 2015, al fine di assicurare l'avvio degli interventi più urgenti di contrasto al rischio idrogeologico nelle aree soggette a frequenti esondazioni, è stato individuato, nell'ambito del piano operativo nazionale, un piano stralcio costituito da un insieme di interventi di mitigazione del rischio riguardanti le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta a rischio di alluvione, i cui dati sono stati definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 settembre 2015.
  Tutti gli interventi sono stati validati dalle regioni secondo il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015, che definisce le procedure, le modalità ed i criteri per il finanziamento degli interventi in modo da garantire la necessaria trasparenza nella programmazione delle risorse finanziarie rese disponibili e la migliore efficacia del loro utilizzo rispetto agli obiettivi di protezione dell'incolumità di persone e beni esposti a rischio idrogeologico.
  In merito alla situazione della regione Veneto, si rappresenta che sono stati assegnati, attraverso la sottoscrizione di apposito accordo di programma, oltre 104 milioni di euro per provvedere alla messa in sicurezza delle zone maggiormente colpite dal problema.
  Con riferimento al citato piano nazionale si fa presente inoltre che la regione ha al momento segnalato nell'ambito del citato database ReNDiS, ai fini di nuove eventuali programmazioni per la rimozione del rischio idrogeologico, n. 103 proposte di intervento validate dalla stessa regione, per un importo totale pari ad euro 849.166.582,89. Tra queste, relativamente al territorio di San Michele al Tagliamento, risultano presenti tre proposte di intervento per un importo richiesto di euro 245.228.267,24.
  Per quanto riguarda la questione inerente le problematiche del Basso Tagliamento, si comunica che nel dicembre 2016 è stato siglato dal Ministero dell'ambiente e dalla regione del Veneto un atto integrativo all'accordo di programma finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico del 23 dicembre 2010, con il quale il ministero integra le risorse economiche già programmate, con un ulteriore finanziamento per la realizzazione di opere per la difesa idraulica del basso corso del Tagliamento in territorio veneto.
  L'intervento, denominato «Intervento di messa in sicurezza idraulica del basso corso del Fiume Tagliamento — I stralcio – Diaframmatura in destra idrografica finalizzata alla difesa di San Michele al Tagliamento», si avvale di un finanziamento di euro 15.038.000 di fondi propri del Ministero dell'ambiente.
  Il progetto è stato individuato dall'autorità di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione nell'ambito di uno specifico studio sviluppato per la risoluzione di particolari criticità idrauliche del basso corso del fiume Tagliamento, al fine di individuare interventi da realizzare in tempi brevi e con limitate disponibilità economiche, per la salvaguardia, in particolare, dei centri abitati di San Michele al Tagliamento e di Latisana.
  Le storiche criticità idrauliche del Basso Tagliamento presentano una grande complessità in funzione delle caratteristiche fisiografiche e dell'assetto urbanistico del territorio ed espongono a rischio di alluvione popolazione e beni. Altrettanto complessa è l'attuazione di interventi per la mitigazione del rischio idraulico che richiedono ingenti risorse economiche e tempi di esecuzione non immediati. In tale contesto, la cantierabilità dei lavori in tempi brevi delle opere finanziate consente immediati e significativi benefici attesi. L'intervento, nel garantire l'invarianza idraulica, ovvero di non trasferire a valle le condizioni di pericolosità, si integra con le misure strutturali previste per il riassetto idraulico locale già avviato con il rialzo del ponte ferroviario in corrispondenza di Latisana.

  Con riferimento ai quesiti inerenti al completamento dell'idrovia Padova-Venezia si rappresenta infine che, dalle informazioni acquisite dalla regione Veneto, risulta essere stato redatto, nel corso dell'anno 2012, uno studio di fattibilità che illustra tutte le possibili soluzioni adatte a completare l'esistente canale, utilizzabile sia come via navigabile che come canale scolmatore, nonché come combinazione delle due soluzioni, cioè come via d'acqua con funzione anche di scolmatore del fiume Brenta; quest'ultima è la soluzione scelta per il completamento dell'infrastruttura.
  Tra le proposte di intervento nella regione Veneto presenti nel piano nazionale figurano n. 2 richieste di finanziamento relative all'idrovia Padova-Venezia per un importo di euro 511.600.000, attualmente in fase di validazione da parte della regione.
  Si rassicura comunque che il Ministero dell'ambiente prosegue nella sua azione costante di monitoraggio, senza ridurre in alcun modo lo stato di attenzione su tali importanti tematiche.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto per vie navigabili

rete di trasporti

rete navigabile