ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11712

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 550 del 19/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 19/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 19/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11712
presentato da
NASTRI Gaetano
testo di
Martedì 19 gennaio 2016, seduta n. 550

   NASTRI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 1, comma 629, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)», ha introdotto il cosiddetto split payment, ovvero il meccanismo attraverso il quale la pubblica amministrazione non sarà più obbligata a versare l'Iva alle imprese, le quali, invece, sono comunque tenute a pagarla ai loro fornitori e a chiedere successivamente il rimborso;
   l'impatto effettivo della suindicata disposizione sta determinando, da mesi, conseguenze gravi e penalizzanti per il sistema delle imprese, già provate dalla crisi economica, a giudizio dell'interrogante, tutt'altro che superata, le quali si trovano in condizioni di un'evidente riduzione della liquidità finanziaria disponibile, oltre ad uno squilibrio finanziario non indifferente, causato dal medesimo meccanismo;
   al riguardo, l'interrogante evidenzia come anche la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa del Piemonte, in una nota diffusa recentemente e pubblicata dal quotidiano: Il Corriere di Novara il 17 gennaio 2016, denuncia le gravi difficoltà delle aziende derivanti dalla gestione delle risorse finanziarie, a causa degli effetti che il suddetto meccanismo comporta, alle quali si aggiungono le problematiche quotidiane connesse alle complessità nella gestione economica ed i ritardi nei pagamenti delle fatture da parte dei clienti, (compresa la pubblica amministrazione), nonché i rapporti ancora difficili con le banche e la pressione fiscale da record;
   lo split payment, evidenzia il direttore della Confederazione nazionale dell'artigianato Piemonte Nord, sta sottraendo risorse indispensabili a oltre 2 milioni di imprese che lavorano con la pubblica amministrazione, di conseguenza nessuna impresa è in grado di proseguire la propria attività, se viene sottratta un'importante fonte di liquidità, con la conseguenza, indubbiamente sfavorevole, che, soltanto se sussistono le condizioni, l'imprenditore è in grado di essere finanziato dal sistema bancario, pagando gli interessi e caricandosi di nuovi oneri;
   la Confederazione nazionale dell'artigianato piemontese, prosegue l'articolo di stampa in precedenza richiamato, continuerà ad insistere per l'eliminazione immediata dello split payment, in considerazione che tale strumento è ritenuto pertanto ingiusto e oneroso e determina gravi difficoltà per migliaia di artigiani e piccoli imprenditori non solo piemontesi;
   al riguardo, l'interrogante evidenzia come le osservazioni in precedenza richiamate accrescono le complessità del sistema-Paese e, conseguentemente, dell'intero sistema delle imprese italiane, dato che il meccanismo dello split payment obbliga quasi tutte le aziende che lavorano con enti pubblici a emettere fattura con la sola indicazione dell'Iva, ovvero ad incassare solo l'imponibile, considerato che l'imposta viene pagata direttamente dalla pubblica amministrazione all'erario;
   le imprese, pertanto, non ricevono più Iva dagli enti pubblici con i quali hanno rapporti di lavoro ma, al contrario, sono costrette a pagarla subito ai loro fornitori, venendo meno, di conseguenza, il meccanismo della compensazione mensile dell'Iva; le imprese hanno in cassa solo crediti Iva, che possono essere successivamente compensati o rimborsati, ma con una procedura onerosa e lunghi tempi d'attesa;
   la nota ufficiale sulle entrate tributarie da gennaio a novembre 2015, diffusa dal Ministero dell'economia e delle finanze, è a tal fine, esplicativa; infatti, a gennaio del 2015, quando lo split payment è entrato in vigore, le risorse drenate erano praticamente zero, solo per il mese di novembre hanno raggiunto i 915 milioni di euro; una quantità di denaro inarrestabile, che nel corso dell'anno 2016 diventerà ancora molto più ingente;
   a giudizio dell'interrogante, pertanto, le valutazioni estremamente critiche e condivisibili da parte della Confederazione nazionale dell'artigianato del Piemonte, necessitano di rapidi interventi da parte del Governo ed in particolare del Ministro interrogato, al fine di sopprimere il meccanismo dello split payment, i cui effetti secondo l'interrogante sono altamente negativi e penalizzanti per il sistema delle imprese italiane ed in particolare per quelle di piccola e media dimensione; inoltre, il meccanismo deprime la fiducia degli imprenditori, riducendo i margini di fatturato per moltissime aziende –:
   quali orientamenti il Ministro interrogato intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
   se non convenga che le osservazioni evidenziate dalla Confederazione nazionale dell'artigianato piemontese, ed in precedenza richiamate, in merito agli effetti dello split payment, sul sistema delle imprese, rischino di determinare gravi conseguenze sul piano economico e finanziario;
   quali iniziative normative di competenza intenda assumere al fine di modificare la norma che disciplina lo split payment che, a giudizio dell'interrogante, accresce le difficoltà di liquidità per le imprese e gli enti locali;
   se non ritenga urgente e necessario, nell'ambito delle proprie competenze, assumere iniziative volte ad evitare che la mancanza di liquidità per le imprese che operano con la pubblica amministrazione determini gravi difficoltà economiche delle stesse. (4-11712)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bilancio dello Stato

ente pubblico

IVA