ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11696

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 548 del 15/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: MASSA FEDERICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/01/2016
Stato iter:
03/08/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2016
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/08/2016

CONCLUSO IL 03/08/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11696
presentato da
MASSA Federico
testo di
Venerdì 15 gennaio 2016, seduta n. 548

   MASSA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   come riportato dalla stampa territoriale e in seguito ad un sit-in di protesta, che ha richiesto l'intervento di polizia municipale e dei Carabinieri, emergerebbe una grave situazione di disagio per circa trenta richiedenti asilo e rifugiati politici beneficiari del sistema di protezione ed accoglienza integrata Sprar del comune di Parabita (provincia di Lecce);
   nelle ricostruzioni giornalistiche si legge che: «Lo Sprar, ovvero la rete di enti locali che accedono ai finanziamenti ministeriali, è un protocollo d'intesa del 2001 stipulato dal Ministero dell'interno, dall'Anci e dall'Alto Commissariato Onu per i rifugiati (UNHCR) rivolto a richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria e umanitaria. Il servizio, finanziato con i soldi pubblici del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo, è gestito a Parabita, come a Lecce, Muro Leccese e Neviano, dall'associazione Integra onlus, in convenzione con i comuni, e prevede per 3 anni interventi di accoglienza che, oltre a vitto e alloggio, garantiscano anche percorsi individuali di inserimento socio-economico, fino all'autonoma integrazione degli immigrati. Dai racconti dei giovani ospitati a Parabita, però, e dai problemi urlati sotto il municipio, la situazione appare diversa. «Viviamo in dieci e non c’è acqua calda per tutti, lo scaldino non funziona bene. Fa freddo, e nemmeno i termosifoni funzionano – lamentano –. Abbiamo chiesto aiuto ma non l'hanno riparato». Sulla carta, uno dei principali doveri collegati al progetto è anche quello allo studio. Tutti sono obbligati a frequentare corsi di italiano e cultura generale, per raggiungere certificazioni e autonomia utili all'accesso al mondo del lavoro. L'assenza e la mancata partecipazione ai corsi – si legge nella convenzione – comporta l'esclusione dallo Sprar, che per alcuni vuol dire rimpatrio. Il pulmino che deve portarli nell'istituto convenzionato a Casarano, però, non passa più. «Per non essere cacciati via – spiega un ragazzo di appena 20 anni – ci siamo organizzati da soli. Andiamo a scuola con il treno e il biglietto ce lo paghiamo da soli. Due euro al giorno, tutti i giorni, tra andata e ritorno». «Oggi però non siamo andati – ammette un altro – perché soldi non ne avevamo». I ritardi e le lentezze burocratiche lamentate, infatti, riguardano anche la pocket money, la carta di credito prepagata dove dovrebbero essere caricati loro 10 euro al giorno per le spese alimentari e personali. «La carta non viene caricata da fine settembre, avanziamo ancora i mesi di ottobre e novembre», spiega un altro ragazzo, indicando le tasche vuote e l'impossibilità, delle volte, di comprare da mangiare. Per pagare il treno – spiegano – usano i risparmi dei mesi precedenti, anche se a quel trasporto scolastico, da contratto, avrebbero diritto gratuitamente»;
   viene riferita una visita ispettiva in data 25 giugno 2015 da parte del servizio centrale che ha evidenziato diversi disservizi;
   in particolare, emergerebbe una situazione di sostanziale conflittualità e relativo rimpallo di responsabilità tra il comune di Parabita e l'associazione Integra onlus, entrambi responsabili dello Sprar. Oggetto del conflitto appare essere la gestione dei fondi erogati dal Ministero dell'interno per la gestione triennale del progetto;
   si comprende dunque il grave allarme per la drammatica situazione di questi rifugiati, fuggiti da guerre e dittature sanguinose e l'urgenza di porre in essere azioni fattive per il ripristino dei servizi previsti dal protocollo di intesa Sprar –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda attivare, nell'ambito delle proprie competenze e prerogative, alla luce di quanto esposto in premessa e di quanto dovesse ulteriormente emergere. (4-11696)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 agosto 2016
nell'allegato B della seduta n. 667
4-11696
presentata da
MASSA Federico

  Risposta. — Il servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, coordinatore dei progetti SPRAR su tutto il territorio nazionale, ha effettuato dei sopralluoghi nel mese di giugno del 2015 nelle strutture ubicate nei comuni di Parabita, Neviano, Muro Leccese e Lecce, gestite dall'associazione «Integra onlus» nell'ambito dello SPRAR medesimo.
  I controlli hanno evidenziato che i predetti enti locali avevano svolto una capillare attività diretta a monitorare i progetti gestiti dall'associazione «Integra onlus» e a superare eventuali situazioni di criticità.
  In particolare, le verifiche degli enti locali hanno riguardato: lo stato degli immobili; la loro idoneità – anche sotto il profilo igienico-sanitario – ad essere destinati all'accoglienza dei migranti, ivi compresa la dotazione degli arredi e il regolare funzionamento degli impianti e del sistema di riscaldamento.
  Sono state compiute verifiche anche in merito alla regolarità nell'erogazione del pocket money giornaliero e all'effettiva partecipazione dei migranti alle attività di formazione propedeutiche alla permanenza nei progetti SPRAR. Inoltre, sono state valutate le iniziative promosse dall’équipe multidisciplinare interna per l'individuazione delle figure professionali richieste nel bando di aggiudicazione del servizio.
  Secondo quanto riferito dal citato servizio centrale, i report pervenuti dai quattro comuni, se pur suscettibili di integrazioni, hanno fornito sufficienti elementi sulle attività svolte, anche per quanto concerne la rimodulazione delle criticità individuate negli ambiti gestionali.
  Quanto appena detto vale anche per il comune di Parabita, che risulta aver fornito un dettagliato riscontro delle attività di monitoraggio e verifica effettuate di concerto con l'associazione capofila aggiudicataria del servizio in questione, informando anche sulle iniziative poste in essere per il miglioramento delle dinamiche progettuali.
  In particolare, dalle risultanze della visita in loco effettuata dal competente servizio comunale nello scorso mese di febbraio è emersa, tra l'altro, la necessità di trasferire i migranti ospitati nell'appartamento ubicato in via Volta – una delle abitazioni in uso al progetto – in altri moduli abitativi, ritenuti più idonei sia sotto il profilo igienico-sanitario, sia per le caratteristiche strutturali dell'immobile.
  Nella medesima circostanza, il comune di Parabita ha segnalato all'associazione «Integra» la necessità di eseguire lavori di manutenzione ordinaria anche per l'abitazione di via Leopardi che, all'atto del sopralluogo, presentava problematiche inerenti all'umidità.
  Per quanto concerne il servizio di trasporto dei migranti che da Parabita si recano al comune di Casarano per frequentare i corsi di lingua italiana, si riferisce che le criticità riferite dell'interrogante sarebbero state risolte dall'ente gestore mettendo a disposizione un proprio mezzo a garanzia del servizio. Si sottolinea comunque che, in assenza del mezzo di trasporto privato, i migranti hanno potuto sempre usufruire dei mezzi di trasporto pubblico (treno), in quanto provvisti di abbonamenti e di tickets giornalieri forniti direttamente dall'associazione gestore del progetto SPRAR.
  Per quanto concerne le difficoltà connesse all'erogazione dei pocket money giornalieri, il comune di Parabita ha riferito che i presunti ritardi sarebbero solo parzialmente attribuibili all'iter amministrativo finalizzato al pagamento, poiché a questo aspetto dovrebbe sommarsi anche la tempistica richiesta per le procedure di accreditamento dei fondi da parte dell'ente locale, che sconta a sua volta i tempi e la complessità delle rendicontazioni stabilite dalla vigente normativa.
  Si assicura, in ogni caso, che questa amministrazione continuerà a vigilare con attenzione sulle problematiche segnalate. Il monitoraggio dei progetti territoriali in favore dei migranti ospitati e la corretta esecuzione delle prestazioni previste dai progetti medesimi potranno assumere anche la forma di sopralluoghi congiunti da parte della prefettura di Lecce e del più volte citato servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

integrazione dei migranti

tariffa ferroviaria