ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11681

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 548 del 15/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: GINEFRA DARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11681
presentato da
GINEFRA Dario
testo di
Venerdì 15 gennaio 2016, seduta n. 548

   GINEFRA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il 12 gennaio 2016 il signor Savino Parisi è stato scarcerato dal penitenziario di Udine a seguito della sentenza della corte d'appello del capoluogo pugliese che lo ha assolto nel processo su una presunta estorsione da 700 mila euro;
   il pluripregiudicato barese, il 15 gennaio 2015 era stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione dal gup del tribunale di Bari perché accusato di aver commesso due estorsioni nel 2007 e nel 2008, aggravate dal metodo mafioso, e dall'aver commesso i reati mentre era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale. Per i due episodi il pm Federico Perrone Capano aveva chiesto la condanna a 18 anni al termine del processo con rito abbreviato;
   le accuse si fondavano principalmente sulle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. «Savinuccio» Parisi – aveva raccontato il pentito agli inquirenti – avrebbe costretto gli amministratori della società Soft Line a pagare in contanti la somma di 700 mila euro minacciando ritorsioni personali e patrimoniali. Il collaboratore raccontava anche di essere stato costretto ad assumere la figliastra del boss pagandole uno stipendio di 900 euro al mese per quasi un anno, a fronte di una prestazione lavorativa di fatto inesistente;
   il giudice di primo grado, come già ricordato, aveva condannato il boss per il primo episodio, riconoscendo anche le contestate aggravanti, e lo aveva assolto dal secondo. Nell'ambito di questo procedimento «Savinuccio» era detenuto dal dicembre 2013;
   il signor Parisi è anche a processo per due vicende distinte: una violenza privata per la quale sta scontando dal dicembre 2012 una condanna a 2 anni e 2 mesi di reclusione annullata con rinvio dalla Cassazione, e il processo di primo grado chiamato «Domino» in cui è accusato anche di associazione mafiosa;
   il Savino Parisi è ora sottoposto alla sola misura della sorveglianza speciale;
   «due file di botti» – come riportato dal quotidiano La Repubblica «sono stati collocati dinanzi all'angolo di via Giovanni XXIII nei pressi dell'Istituto Penitenziario barese, dinanzi all'ingresso del mercato di Santa Scolastica. Lo spettacolo» – rivela sempre lo stesso organo di informazione «avrebbe sorpreso i cittadini, ma non gli inquirenti i quali sono certi sia stato un omaggio a Savinuccio»;
   analoghi episodi sarebbero avvenuti contestualmente in alcuni comuni dell’hinterland barese tra i quali Valenzano –:
   se sia stato informato di tali episodi;
   come sia possibile che sistematicamente alla liberazione dei detenuti nella città di Bari corrispondano tali manifestazioni non autorizzate e in violazione delle norme in materia di ordine pubblico;
   quali iniziative la questura di Bari abbia intrapreso e intenda intraprendere per evitare il ripetersi di tali episodi;
   se siano stati visionati i filmati delle telecamere di sorveglianza poste all'esterno dell'istituto penitenziario di Bari al fine di individuarne gli autori di tali episodi. (4-11681)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

carcerazione

mafia

restrizione di liberta'