ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11678

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 548 del 15/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: D'ARIENZO VINCENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11678
presentato da
D'ARIENZO Vincenzo
testo di
Venerdì 15 gennaio 2016, seduta n. 548

   D'ARIENZO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   nella frazione di Sandrà — comune di Castelnuovo del Garda (Verona) — Poste Italiane ha deciso di chiudere l'ufficio postale esistente;
   il contratto di programma tra Poste italiane spa e il Ministero dello sviluppo economico 2009-2011, vigente a seguito di successive proroghe fino all'entrata in vigore del nuovo contratto di programma 2015-2019, prevede all'articolo 2, comma 6, che la società Poste italiane trasmetta entro l'inizio di ogni anno all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, un elenco degli uffici postali e delle strutture di recapito che non garantiscono condizioni di equilibrio economico e il relativo piano di intervento;
   il piano di Poste doveva conformarsi ai criteri stabiliti dal decreto ministeriale 7 ottobre 2008, emanato dal Ministero dello sviluppo economico quale autorità regolatrice del settore postale. Tale funzione è stata successivamente attribuita, ai sensi del decreto-legge n. 201 del 2011 all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che è intervenuta sulla materia con la delibera 342/14/CONS.;
   anche il nuovo contratto di programma 2015-2019 prevede il medesimo obbligo di comunicazione del piano all'Autorità. In particolare, l'articolo 2, comma 5, prevede che la società Poste italiane trasmetta entro l'inizio di ogni anno all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, un elenco, aggiornato annualmente, degli uffici postali e delle strutture di recapito che non garantiscono condizioni di equilibrio economico;
   il piano di Poste si conforma ai criteri stabiliti dal decreto ministeriale 7 ottobre 2008 e dalla delibera 342/14/CONS. Si prevede un obbligo di informazione agli enti locali interessati e al Ministero che può promuovere prima dell'attuazione degli interventi previsti un confronto tra enti locali e società;
   il decreto ministeriale 7 ottobre 2008 contiene alcuni vincoli relativi alla sussistenza di un adeguato numero di punti di accesso per il servizio universale. Per punti di accesso al servizio universale si intendono: 1) gli uffici postali. 2) le cassette postali;
   il 5 agosto 2015, la Commissione trasporti della Camera dei deputati si è pronunciata sullo schema di contratto di programma 2015-2019 tra Poste italiane e il Ministero dello sviluppo economico. Nel parere sono state formulate le seguenti osservazioni:
   «con riferimento alle clausole relative alla razionalizzazione degli uffici postali (...) occorre assicurare che gli obiettivi di contenimento degli oneri siano perseguiti in modo da garantire comunque il servizio postale universale e, di conseguenza, un'adeguata presenza della rete postale sul territorio anche a fronte di volumi di traffico bassi»;
   «a tal fine risulta necessario prevedere, con riferimento alle clausole richiamate, piuttosto che l'obbligo per Poste di adeguata informazione, l'obbligo di un preventivo e effettivo confronto con i rappresentanti degli enti territoriali interessati; nel caso in cui all'esito di tale confronto non si pervenga a decisioni condivise, si preveda che Poste italiane sia tenuta a non procedere all'attuazione delle misure prospettate per un periodo non inferiore a tre mesi, nel quale dovranno essere individuate soluzioni idonee a garantire comunque l'adeguatezza del servizio»;
   «qualora Poste italiane intenda porre in atto misure di razionalizzazione, rimodulazione e riduzione del servizio si individuino in modo puntuale gli interventi che, anche avvalendosi delle possibilità offerte dalle tecnologie informatiche, come è il caso del «postino telematico», Poste italiane è tenuta ad attuare per garantire in ogni caso livelli adeguati di servizio, prevedendo che tali interventi siano preventivamente oggetto di confronto con gli enti locali, laddove si prospetta una valutazione con le Autorità locali di una eventuale presenza più efficace rispetto all'evoluzione della domanda di servizi nelle singole aree territoriali» –:
   se le osservazioni poste dalla Commissione trasporti della Camera dei deputati siano state acquisite come cogenti a valere sul contratto di programma 2015-2019 tra Poste italiane e il Ministero dello sviluppo economico;
   se risultino essere stati rispettati «l'obbligo per Poste di adeguata informazione e l'obbligo di un preventivo e effettivo confronto con i rappresentanti degli enti territoriali interessati» e, quindi, in caso contrario, se siano state poste in essere le azioni conseguenti stabilite nel parere della Commissione Trasporti;
   se risultino iniziative di Poste italiane per garantire in ogni caso livelli adeguati di servizio, anche avvalendosi delle possibilità offerte dalle tecnologie informatiche;
   quali siano le ragioni per le quali, nonostante il decreto ministeriale 7 ottobre 2008 e la delibera 342/14/CONS, il Ministero una volta conosciuta la volontà di Poste Italiane di chiudere l'ufficio postale di Sandrà — Castelnuovo del Garda – non abbia ritenuto di verificare il rispetto di quanto indicato nel citato parere e, in ogni caso, di avvalersi della possibilità, che comunque aveva a disposizione, di promuovere prima dell'attuazione degli interventi previsti un confronto tra il comune di Castelnuovo del Garda e la società;
   se, in caso di mancata applicazione delle varie opzioni in precedenza esposte, non sia il caso di riesaminare il contesto al fine di attualizzare i parametri che hanno portato alla decisione di chiudere l'ufficio postale di Sandrà/Castelnuovo del Garda. (4-11678)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio postale

servizio universale

contratto