ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11671

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 547 del 14/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: DIENI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 14/01/2016
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 14/01/2016
DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 14/01/2016
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 14/01/2016
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 14/01/2016
TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE 14/01/2016
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 14/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 14/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11671
presentato da
DIENI Federica
testo di
Giovedì 14 gennaio 2016, seduta n. 547

   DIENI, CECCONI, COZZOLINO, DADONE, D'AMBROSIO, NUTI, TONINELLI e SIBILIA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 dicembre 2007, recante disciplina del regime per i doni di cortesia ricevuti dai componenti del Governo, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio 2008, n. 39, relativamente agli «oggetti che il Presidente del Consiglio dei ministri, i Ministri, gli altri membri del Governo e i loro congiunti ricevono, in ragione dell'ufficio che ricoprono pro-tempore», stabilisce che possono essere trattenuti personalmente soltanto «i doni di rappresentanza il cui valore espresso in denaro non sia superiore a 300,00 euro»;
   per ciò che riguarda i restanti doni, secondo lo stesso decreto del Presidente del Consiglio dei ministri essi «possono essere destinati alle sedi ufficiali o di rappresentanza» o «destinati dal Presidente del Consiglio e dai Ministri per iniziative aventi finalità umanitarie, caritatevoli, di assistenza e beneficenza»;
   le norme relative al comportamento dei dipendenti pubblici in materia di regali sono invece individuabili nel decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62, che, nell'articolo 4 precisa che «il dipendente non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d'uso di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia e nell'ambito delle consuetudini internazionali»;
   nello stesso articolo viene definita una soglia in via orientativa, pari a «150 euro, anche sotto forma di sconto»;
   a quanto emerge tuttavia da un articolo de Il Fatto Quotidiano del 10 gennaio 2015, del giornalista Carlo Trecce, dal titolo «Renzi nasconde i regali di Stato. Non solo i Rolex ricevuti nel viaggio in Arabia», alcuni elementi lascerebbero presupporre che il Presidente del Consiglio avrebbe violato la norma sul regime per i doni di cortesia, indicando a riprova di questo dato tre occasioni in cui il Premier avrebbe sfoggiato al polso tre tipi di orologi di un valore incompatibile con le proprie entrate dichiarate;
   il giornalista de Il Fatto Quotidiano li identifica come «un paio di Rolex, di sicuro un Daytona, un vistoso Audemars Piguet», quest'ultimo di un valore superiore ai 15 mila euro;
   nel contempo l'articolo segnala la coincidenza dell'apparizione degli orologi al polso del Premier con due appuntamenti istituzionali: per uno dei due Rolex si fa riferimento al viaggio a Ryad, nel novembre 2015, mentre per l'Audemars Piguet, si indica l'incontro con «Vladimir Putin, appassionato di cronografi», al vertice Asia-Europa del 17 ottobre 2014 a Milano;
   tutto ciò, ove risultasse verificato, aggraverebbe ancor di più il danno d'immagine riportato dal Paese, dato che un precedente articolo apparso su Il Fatto Quotidiano e mai smentito con chiarezza dal Governo, faceva riferimento, sempre per ciò che riguarda il viaggio istituzionale a Ryad, a un fatto imbarazzante: alla delegazione italiana sarebbero stati offerti in dono cronografi del valore di 4 mila euro e Rolex dal valore di decine di migliaia di euro e attorno ad essi sarebbe sorta una lite tra i funzionari italiani, bramosi di impossessarsi del modello più costoso;
   tale comportamento, oltreché contrario alla legge, apparirebbe quantomai indecoroso e moralmente riprovevole, specie in un momento in cui gli italiani Comuni soffrono ancora le conseguenze della crisi economica –:
   se intenda smentire di aver ricevuto doni del valore superiore a 300 euro in occasione di incontri istituzionali in Patria o all'estero e di averli utilizzati a proprio beneficio. (4-11671)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Capo di governo

funzionario europeo

professioni del settore delle comunicazioni