ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11669

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 547 del 14/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 14/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11669
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Giovedì 14 gennaio 2016, seduta n. 547

   NESCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il 22 dicembre 2015 il dipartimento della Presidenza del Consiglio dei ministri per informazione e l'editoria, ha provveduto ad assegnare i contributi testate ammesse al finanziamento, secondo quanto specificato dall'articolo 3 della legge n. 250 del 1990 e successive modificazioni e dal decreto-legge n. 63 del 18 maggio 2012, convertito dalla legge n. 103 il 16 luglio 2012;
   tra i tanti beneficiari c’è anche « Cronache del Garantista», quotidiano arrivato nelle edicole il 18 giugno 2014, dopo che il direttore, Piero Sansonetti, aveva siglato l'accordo per acquistare la testata « Cronache di Liberal» dall'attuale deputato del gruppo AP Ferdinando Adornato;
   il succitato quotidiano, edito dalla società cooperativa «Giornalisti indipendenti», ha beneficiato di euro 630.267,05;
   secondo però quanto denunciato dal segretario generale aggiunto della Federazione nazionale della stampa italiana, Carlo Parisi, e secondo quanto riportato su diversi organi di informazione, «neppure un centesimo andrà nelle tasche dei giornalisti calabresi, ovvero di coloro i quali, tra lacrime e sangue, hanno garantito l'uscita del giornale venduto pressoché esclusivamente in Calabria. Un epilogo grave, vergognoso e assurdo che non può e non deve passare sotto silenzio»;
   i redattori de « il Garantista» vantano addirittura 12 mensilità e 2 tredicesime, avendo ricevuto lo stipendio solo 6 volte in 18 mesi;
   secondo quanto riportato dal sito « giornalistitalia.it», già «nel luglio scorso è stata chiusa la redazione romana del quotidiano diretto da Piero Sansonetti puntando esclusivamente sul mercato calabrese per tentare di fronteggiare la grave crisi che investe il giornale»;
   con gli stessi giornalisti calabresi, agli inizi del 2015, Andrea Cuzzocrea, e amministratore delegato della cooperativa prima dell'avvento del nuovo amministratore delegato Francesco Armentano, ha proposto a tutti i lavoratori la cosiddetta «cessione del credito», un atto notarile col quale è stato ceduto il contributo pubblico a giornalisti e fornitori. Impegno, questo, mantenuto anche dallo stesso Armentano;
   secondo quanto comunicato dal comitato di redazione de « Il Garantista» direttamente sulle pagine del giornale, «passano i mesi: i nostri stipendi non si vedono, è vero, ma si decide di tirare avanti confidando proprio nella cessione del credito [...] Intorno a novembre il nostro amministratore delegato parla fumosamente di problemi del nostro credito. Proviamo a capire ma lui, qualche giorno dopo, rassicura tutti e ci chiede di andare avanti. Sempre non pagati. Poi succede il patatrac. Solo qualche giorno fa Francesco Armentano ci fa sapere che i soldi non ci sono. Ma solo per noi. Come è possibile ? Eppure il contributo erogato dal fondo dell'editoria è di 650 mila euro. Una cifra più che sufficiente a pagare la nostra cessione del credito. Sufficiente se non fosse che lo stampatore Umberto De Rose ha intascato la bellezza di 507 mila euro e i giornalisti della redazione romana i restanti. E noi ? Noi zero. Già l'atto notarile dei giornalisti «calabresi», stranamente, viene contestato e, dunque, per un vizio di forma ci sono stati negati i soldi. Ora c’è da dire che se noi avessimo ricevuto i nostri soldi il buon De Rose avrebbe intascato 250 mila euro in meno»;
   preme sottolineare, in questa sede, che Umberto De Rose è sotto processo per tentata violenza privata per la vicenda « Oragate» (processo che avanza, stranamente, a gran rilento, come denunciato dalla sottoscritta nell'interrogazione a risposta scritta n. 4-11134): lo stampatore fece di tutto per non far uscire su « L'Ora della Calabria» la notizia sull'inchiesta della magistratura nei confronti del figlio del senatore Antonio Gentile, e quando si rese conto che l'allora direttore, Luciano Regolo, non avrebbe fatto passi indietro e che la notizia sarebbe stata pubblicata – questa la tesi dell'accusa – sarebbe ricorso al «guasto» della rotativa per impedire l'uscita del quotidiano;
   l'interrogante si è già occupata di questioni circa l'imprenditore De Rose (interrogazione a risposta scritta n. 4-05823) in relazione alle presunte truffe in ordine a contributi ricevuti da società in Calabria, come incentivo per l'attività che avessero beneficiato di fondi statali ai sensi del decreto-legge n. 415 del 1992 come convertito dalla legge 488 del 1992;
   nel succitato atto parlamentare si sottolinea come, dall'elencazione delle imprese che nella regione Calabria hanno beneficiato di contributi pubblici per le suindicate finalità, ma senza raggiungere gli indicatori di legge, spunta anche la «De Rose Forniture e Servizi srl», cui i 6 dicembre 2012 il dirigente generale del i dipartimento attività produttive della regione Calabria, Maria Grazia Nicolò, intimò, con proprio decreto, la restituzione entro trenta giorni di 4.927.850,97 euro;
   la restituzione, ciononostante, a quanto risulta all'interrogante, non sarebbe mai avvenuta;
   preme sottolineare che la vicenda de « Il Garantista» rivela, ancora una volta, lo stato drammatico dell'informazione in Calabria, in cui i diritti dei giornalisti sono frequentemente calpestati, come emerso anche da precedente interrogazione n. 4-10164, in cui si denunciava quanto accaduto ad alcuni giornalisti de « La Provincia di Cosenza» ai quali è stato impedito di mettere piede nella nuova redazione di Corso Mazzini n. 92, già sede del giornale al suo debutto in edicola, senza che fosse stato comunicato ai giornalisti il cambio della stessa redazione –:
   se siano a conoscenza dei fatti esposti;
   se non ritengano di acquisire, per quanto di competenza, ulteriori elementi in ordine alla situazione descritta in premessa, in relazione all'effettiva gestione del quotidiano « Il Garantista» e alle ragioni per cui non sia stato rispettato l'accordo sulla cessione di credito, a tutto vantaggio di Umberto De Rose;
   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo a tutela dei diritti dei giornalisti interessati e, più in generale, a garanzia della libertà dell'informazione e della digita dei suoi operatori, in particolare in Calabria. (4-11669)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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cessazione d'attivita'