ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11647

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 546 del 13/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 13/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 13/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 06/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11647
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Mercoledì 13 gennaio 2016, seduta n. 546

   ANDREA MAESTRI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il 17 dicembre 2015, il consiglio comunale di Conselice, in provincia di Ravenna, ha approvato all'unanimità un ordine del giorno per sostenere ogni iniziativa utile per risolvere la grave situazione di crisi in cui versa la cooperativa edile Iter di Lugo, ove si prevede che il 18 febbraio 2016, al termine del periodo di erogazione degli ammortizzatori sociali, verranno licenziati tutti i 182 dipendenti e soci della cooperativa;
   tale circostanza, se si realizzasse, arrecherebbe un duro colpo a centinaia di famiglie del territorio e condurrebbe, inoltre, alla frantumazione e dispersione di un importante patrimonio aziendale e professionale costruito negli anni;
   già il 3 dicembre 2015, nella sede della regione Emilia Romagna l'assessore regionale alle attività produttive aveva convocato il tavolo istituzionale relativo alla situazione di crisi della Cooperativa Iter, alla presenza degli amministratori del comune di Lugo, della provincia di Ravenna, delle organizzazioni sindacali Fillea-Cgil, Cisl regionali e della provincia di Ravenna, dei rappresentanti della rappresentanza sindacale unitaria dell'azienda, del presidente della Cooperativa Iter, del presidente regionale di Legacoop e del direttore di Legacoop Romagna;
   l'incontro è terminato con l'impegno, da parte di Legacoop, a presentare un nuovo piano di rilancio entro il 25 gennaio 2016 per risolvere la crisi che attanaglia la cooperativa. Un progetto industriale che dovrà tutelare l'occupazione e costituire un soggetto imprenditoriale in grado di riposizionarsi in modo competitivo nel mercato delle costruzioni;
    la cooperativa Iter di Lugo ha una antica storia come organizzazione associativa dei lavoratori della provincia di Ravenna, che vide nella seconda metà del secolo scorso la nascita delle prime esperienze cooperative. La cooperativa infatti è stata fino a qualche anno una delle maggiori aziende edili del nostro Paese;
   i problemi di questa cooperativa sono nati subito dopo aver raggiunto il suo apice, ovvero dopo la costruzione degli impianti di gara e il villaggio olimpico delle olimpiadi invernali di Torino del 2006;
   la crisi del settore edile e le difficoltà specifiche fatte anche di piccoli errori gestionali, hanno portato la Iter al collasso, tanto che dal 19 agosto 2014 il tribunale di Ravenna l'ha ammessa al concordato misto, un sistema per garantire la continuità aziendale con la contemporanea messa in liquidazione dei beni non funzionali all'esercizio dell'impresa, e al contempo dare la possibilità alla cooperativa Iter di mettere a punto un piano industriale di rilancio aziendale concreto tale da convincere i creditori ad un'eventuale prosecuzione dell'attività aziendale. Una mossa quasi disperata, in alternativa al classico fallimento, che ha permesso però di terminare dei lavori ancora in corso e di fare ricorso al Ministero dello sviluppo economico e di ottenere la cassa integrazione speciale per grave crisi aziendale per gli oltre 200 lavoratori che erano ancora occupati;
   già dal 2010, la dirigenza della cooperativa e i funzionari della Legacoop hanno più volte garantito un progetto di rilancio, che prevedeva aggregazioni tra varie realtà cooperative che consentisse l'adozione di un piano per il riassorbimento dei lavoratori in esubero. Ad oggi, a pochi mesi dalla fine degli ammortizzatori sociali, tutto questo è scomparso come anche gli impegni sottoscritti tra regione, sindacati e cooperazione solo pochi mesi fa, il 2 aprile 2015;
   oggi la situazione è precipitata e in questi giorni sono arrivate le prime lettere di licenziamento per i 182 lavoratori rimasti che, salvo positive sorprese, verranno tutti licenziati entro il 18 febbraio 2016, cioè al momento della scadenza degli ultimi sei mesi di cassa integrazione;
   i lavoratori e i sindacati del settore edile Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil hanno chiesto il rispetto degli impegni presi nel piano industriale da tutti i soggetti coinvolti e in particolare da Legacoop;
   il 22 dicembre il consiglio provinciale di Ravenna ha approvato un ordine del giorno dove si chiede alla regione, tra le altre cose: «...di promuovere le azioni conseguenti all'accordo regionale di settore del 2 aprile 2015, per favorire l'aggregazione fra imprese, la rioccupazione e la riconversione professionale, con l'impegno di sostegno al reddito e laddove esistano i requisiti alla concessione del prepensionamento. Chiede altresì al Governo e alla Regione che parte dei finanziamenti previsti dall'Unione Europea vengano destinati ad incentivare e promuovere lavori di manutenzione edilizia, riqualificazione energetica, rigenerazione urbana e di cura e manutenzione del territorio per una nuova domanda di lavoro nel settore» –:
   se i fatti narrati in premessa corrispondano al vero e, nell'eventualità positiva, cosa intenda fare il Governo per dare soluzione positiva alla grave situazione di crisi in cui versa la Cooperativa edile Iter di Lugo, nell'ambito delle sue competenze, affinché vengano avviate tutte le iniziative volte a recuperare le risorse economiche necessarie per salvaguardare una realtà lavorativa che rappresenta per centinaia di famiglie della provincia di Ravenna l'unica forma occupazionale. (4-11647)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

soppressione di posti di lavoro

sindacato