ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11644

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 546 del 13/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: CARDINALE DANIELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGANO ALESSANDRO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 13/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 13/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11644
presentato da
CARDINALE Daniela
testo di
Mercoledì 13 gennaio 2016, seduta n. 546

   CARDINALE e PAGANO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il Ministero della salute ha emanato un decreto con il quale si stabiliva la chiusura di alcuni punti nascita nella regione Sicilia e nello specifico quelli degli ospedali di Bronte, Licata, Mussomeli, Linosa, Petralia, Alimena, Blufi, Bompietro, Castellana Sicula, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Polizzi Generosa, Santo Stefano Quisquina, Lipari, Cefalù;
   l'accordo Stato-regione del 16 dicembre 2010 ha previsto il quadro normativo nel contesto del quale si inserisce la riorganizzazione del percorso di nascita;
   tale accordo Stato-regione del 16 dicembre 2010 aveva individuato, come volume minimo di attività dei punti nascita, quello corrispondente ad un numero di parti uguali o superiori a 500 all'anno fatte salve talune deroghe motivate da criticità di difficile risoluzione;
   la legge n. 135 del 2012 fa riferimento al numero degli abitanti della regione, in Sicilia circa 5 milioni, per prevedere un numero di presidi di II livello (HUB), compresi in un numero tra 8 e 10. I presidi di I livello, invece, sarebbero compresi in un numero tra 20-25, inclusi i «Punti Nascita»;
   lo stesso Ministero, mentre ha concesso la deroga alla chiusura dei punti nascita per i comuni di Cefalù, Bronte e Licata, lo stesso non ha fatto per altri tra i quali il punto nascita di Mussomeli. A parere degli interroganti, per quanto attiene il P.O. «LONGO» di Mussomeli il Ministero avrebbe dovuto rilasciare analogo provvedimento in virtù della precarietà cronica della viabilità che rende difficili i collegamenti con il territorio e che potrebbe essere motivo di inadeguatezza dell'assistenza sanitaria;
   il punto nascita di Mussomeli infatti copre un ampio bacino che comprende i comuni di 3 province ovvero Caltanissetta, Agrigento e Palermo e precisamente Mussomeli, Montedoro, Bompensiere, Milena, Sutera, Vallelunga, Villalba, Campofranco, Acquaviva, S.G.Gemini, Casteltermini, Valledolmo, Castronovo, Lercara Friddi, paesi tutti arroccati sulle montagne e con un territorio geologicamente instabile. Questa analisi fa capire l'importanza che assume il punto nascita del P.O. «Longo» di Mussomeli, a prescindere dal fatto che il numero delle nascite sia inferiore a 500;
   anche un eventuale trasporto in ambulanza della gravida non si potrebbe eseguire in sicurezza, stante che l'unica ambulanza in dotazione al presidio ospedaliero non è provvista delle strumentazioni e del personale dedicato per eseguire il trasferimento;
   le partorienti del comprensorio di Mussomeli sarebbero costrette a riversarsi sull'ospedale di Agrigento (distante circa 45 minuti di una strada statale pericolosissima, meglio nota come «strada della morte») o, peggio ancora, su quello di Caltanissetta, raggiungibile in 60 minuti;
   il punto nascita di Mussomeli, invece, ha garantito, e garantisce in atto, determinate condizioni, atteso che la partoriente gode, oltre che dall'assistenza ginecologica, anche di quella anestesiologica-rianimatoria, mentre il neonato beneficia dell'assistenza neonata le assicurata dal servizio di pediatria;
   con il decreto ministeriale del 2013 veniva chiesto di mettere in sicurezza i punti nascita per poter consentire un ulteriore proroga degli stessi fino al 31 dicembre 2016 e per fare ciò sarebbe stato indispensabile che gli organi competenti, assessorato regionale alla salute e direzione strategica della ASP 2 di Caltanissetta si attivassero affinché quanto richiesto dal suddetto decreto ministeriale venisse attuato;
   il diritto alla salute e la salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza vanno ben oltre i tetti massimi di spesa imposti dalla regione siciliana che, tra l'altro, non rientra più tra le regioni con obbligo di piano di rientro economico;
   dei provvedimenti adottati dal Ministero della salute con decreto del 31 dicembre 2015 in cui vengono prorogati i punti nascita di Licata e Bronte emerge invece ed in modo chiaro la disparità di trattamento tra le diverse realtà per il mancato rispetto dei parametri richiesti riguardanti il mantenimento dei punti nascita;
   vengono completamente stravolte le regole per un riconoscimento appropriato delle reali esigenze orografiche e territoriali di quegli ospedali ubicati in territori montani e privi di un adeguata viabilità;
   da parte dell'opinione pubblica c’è il sospetto che le scelte non abbiano tenuto conto del diritto costituzionale alla salute dei cittadini, così come invece si è manifestato nelle scelte a vantaggio di Bronte e Licata –:
   se sia a conoscenza di quanto espresso in premessa;
   se non sia il caso di considerare attentamente la richiesta di questi territori e assumere iniziative utili a garantire il mantenimento del punto nascita del P.O. di Mussomeli, al contempo, sulla base di un serio e efficace atto d'impegno di tutto il governo regionale per dotare il presidio ospedaliero di Mussomeli di ginecologi, anestesisti, pediatri-neonatologi e ostetriche nonché di quelle infrastrutture necessarie a fornire alle popolazioni dell'intero Vallone e del paesi limitrofi, un punto nascita realmente efficiente, capace di garantire, h24, cure e assistenza di qualità alle gravide e ai nascituri;
   per quali ragioni sia stata concessa la proroga relativa ai punti nascita di Bronte e Licata, ovvero quali siano nel dettaglio le motivazioni che hanno indotto la commissione tecnica istituita presso il Ministero della salute a far ricadere la propria scelta sui punti nascita di Bronte e Licata, non tenendo conto delle giuste argomentazioni del punto nascita del PO Longo di Mussomeli. (4-11644)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

tutela

prima infanzia

trasporto di malati