ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11643

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 546 del 13/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: VARGIU PIERPAOLO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 13/01/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 13/01/2016
Stato iter:
03/08/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2016
BIANCHI DORINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/08/2016

CONCLUSO IL 03/08/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11643
presentato da
VARGIU Pierpaolo
testo di
Mercoledì 13 gennaio 2016, seduta n. 546

   VARGIU. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 6, comma 3 del decreto ministeriale 7 maggio 2015 del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo disciplina le agevolazioni fiscali per la riqualificazione delle strutture turistico-alberghiere previste dal decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni dalla legge 29 luglio 2014, n. 106 recante disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo;
   i crediti di imposta di cui al succitato decreto sono riconosciuti, per gli anni 2014, 2015 e 2016, nel limite di spesa annuo complessivo di 20 milioni di euro per l'anno 2015 e di 50 milioni di euro per gli anni dal 2016 al 2019 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili in ciascuno degli esercizi medesimi;
   l'agevolazione consiste in un credito di imposta del 30 per cento ed è concessa a ciascuna impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni di cui al regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione europea del 18 dicembre 2013 e, comunque, fino a un importo massimo di 200 mila euro per le spese sostenute nei tre anni d'imposta (2014, 2015 e 2016);
   la norma prevede altresì che possano fare richiesta le strutture alberghiere (alberghi, villaggi-albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi) e altre strutture individuate come tali dalle specifiche normative regionali vigenti al 1o gennaio 2012 e con almeno 7 camere;
   le spese agevolabili sono quelle sostenute per:
    a) ristrutturazione edilizia (rinnovo e sostituzione di parti anche strutturali degli edifici, demolizione e ricostruzione anche con modifica della sagoma, miglioramento sismico, realizzazione o integrazione dei servizi igienico-sanitari e tecnologici, frazionamento o accorpamento di unità immobiliari, sostituzione di serramenti esterni e interni, sostituzione di pavimentazioni);
    b) restauro e risanamento conservativo;
    c) riqualificazione energetica (globale, sull'involucro edilizio, di sostituzione degli impianti di climatizzazione, impianti da fonti rinnovabili);
    d) eliminazione delle barriere architettoniche (rifacimento di scale, ascensori e servoscala, realizzazioni di bagni e sistemi domotici per disabili);
    e) acquisto di mobili, componenti d'arredo, cucine professionali, arredi out-door, attrezzature sportive e per centri benessere;
   le imprese che intendevano usufruire del suddetto credito di imposta avevano tempo fino alle ore 16 del 16 ottobre 2015 per registrarsi sul portale dei procedimenti del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, caricare l'istanza e l'attestazione di effettività delle spese sostenute;
   dalle ore 10 del 19 ottobre è invece scattato il click day, ovvero il via libera alle suddette domande online, con la procedura cosiddetta «a sportello», che prevede la velocità di accesso al portale informativo come unica priorità premiale ai fini della concessione del beneficio;
   la sproporzione tra il numero dei potenziali aventi titolo e l'esiguità complessiva delle risorse messe a disposizione ha comportato che, dopo appena un minuto e 50 secondi dall'inizio delle operazioni sul sito, fosse esaurita ogni possibilità di accesso ai benefici del bando;
   conseguentemente, una vasta platea di utenti registrava la totale impossibilità di procedere con le operazioni via web riducendosi la partecipazione al bando ad una vera e propria sconcertante e avvilente lotteria, che ha penalizzato gli utenti residenti in aree con minor infrastrutturazione telematica o con maggior traffico informatico;
   non è altresì possibile escludere che ci siano stati momenti di malfunzionamento del sito, anche legati al sovraffollamento di utenti connessi contemporaneamente al portale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
   il decreto ministeriale 7 maggio 2015 non prevede alcuna ripartizione perequativa territoriale degli interventi di sostegno e, conseguentemente, gli unici parametri rilevabili tra i vincitori del bando sono la partita IVA e la denominazione dei beneficiari, che non consentono di rilevare né la sede legale, né la sede operativa dei vincitori, impedendo di individuare eventuali anomale concentrazioni territoriali dei vincitori che supporterebbero i ragionevoli dubbi sul malfunzionamento del sito e sulle debolezze e criticità della procedura di bando;
   in particolare, la presenza nel Paese di vaste aree disagiate e con scarsa copertura di rete ha determinato grandi difficoltà, da parte di numerose strutture turistico-alberghiere operanti in Sardegna, di essere ammesse alle agevolazioni fiscali di cui sopra;
   l'Hotel Residence «Ulivi e Palme» di Cagliari è soltanto una delle numerose strutture ricettive sarde che ha tentato puntualmente e invano di partecipare al bando on line, venendo beffata da disservizi tecnologici assolutamente indipendenti dalla volontà del potenziale beneficiario –:
   se il Governo sia consapevole che la procedura informatica utilizzata per il bando, soltanto apparentemente neutra, invece che garantire identiche opportunità a tutti, si è trasformata in una grave fonte di sperequazione, escludendo sostanzialmente dai benefici del bando tutte le imprese che si sono scontrate con disservizi informatici indipendenti dalla propria volontà;
   se il Governo sia in grado di escludere che una parte significativa di tali disservizi informatici sia stata conseguente al sottodimensionamento della capacità di risposta del portale ministeriale rispetto alla grande quantità di richieste di accesso;
   se non si ritenga che tale situazione oggettiva abbia inficiato la stessa regolarità del bando e dell'assegnazione delle risorse;
   se non si ritenga pertanto di consentire l'ampliamento della platea dei beneficiari, attraverso un nuovo finanziamento del bando, che consenta di sanare le ingiustizie verificatesi;
   quali interventi tecnici si intendano mettere in atto al fine di evitare che un analogo disservizio possa ripetersi in futuro, nel caso di bandi a sportello con procedure simili a quella descritta;
   quali specifici correttivi intenda introdurre nell'ambito della disciplina regolamentare dei prossimi bandi di cui al decreto ministeriale 7 maggio 2015, al fine di:
    a) garantire una equa distribuzione territoriale degli incentivi, che non penalizzi le aree geografiche già strutturalmente più deboli del Paese;
    b) assicurare a tutti gli operatori le stesse possibilità di accesso alle agevolazioni fiscali attraverso i bandi on line, evitando che i benefici del bando siano legati a fattori fortunosi, connessi alla efficienza temporanea delle reti informatiche. (4-11643)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 agosto 2016
nell'allegato B della seduta n. 667
4-11643
presentata da
VARGIU Pierpaolo

  Risposta. — Nell'atto ispettivo in esame descritto, l'interrogante, premessi i disservizi che sarebbero avvenuti in occasione della presentazione delle domande on-line per il credito d'imposta da parte delle strutture turistico – alberghiere, e ricordato come molte strutture – ad esempio in Sardegna – siano state svantaggiate dall'inadeguatezza dei servizi informatici, chiede di sapere se il ministero sia in grado di escludere che una parte significativa di tali disservizi informatici sia stata conseguente al sottodimensionamento della capacità di risposta del portale ministeriale rispetto alla grande quantità di richieste di accesso e se non ritenga che tale situazione oggettiva abbia inficiato la stessa regolarità del bando e dell'assegnazione delle risorse, sollecitando per il futuro l'adozione di meccanismi non discriminatori.
  Al riguardo si comunica quanto segue.
  Nella sua interrogazione l'interrogante fa riferimento all'articolo 6 del decreto ministeriale 7 maggio 2015 previsto dal decreto-legge n. 83 del 2014, convertito nella legge n. 106 del 2014 che ha previsto, per il triennio 2014-2016, il riconoscimento di un credito d'imposta a favore delle imprese alberghiere esistenti alla data del 1o gennaio 2012 che abbiano effettuato interventi di ristrutturazione.
  Un primo stanziamento di 20 milioni di euro è stato erogato per le spese sostenute dalle imprese ricettive nell'anno finanziario 2014, mentre per le spese sostenute nei successivi esercizi finanziari la dotazione economica è di 50 milioni di euro.
  L'interrogante lamenta che potenziali aventi titolo non hanno potuto accedere al portale secondo le tempistiche prestabilite per inoltrare la loro domanda, anche a causa di disservizi informatici.
  A tal proposito si precisa che il click day, relativo alla ristrutturazione degli alberghi per l'anno 2014, è iniziato il giorno 19 ottobre 2015 alle ore 10.00, e non risultano essersi verificati disservizi nel sistema informatico del ministero causa dell'elevato numero di domande inviate, tant’è che in meno di cinque minuti sono state acquisite 2.673 domande su 3.012 presentate entro le ore 15,59 minuti 57 secondi e 637 millesimi del giorno 22 ottobre 2015.
  Si sono utilmente collocate in graduatoria 748 domande, in quanto i fondi a disposizione si sono esauriti in meno di un minuto.
  Prima del click day le imprese ricettive hanno potuto registrarsi sul portale dei procedimenti e compilare la domanda con tutti i dati e le informazioni necessarie.
  In tal modo l'utente ha potuto scaricare in formato pdf la propria istanza, nonché la certificazione sull'effettività delle spese sostenute, validate con l'apposizione della firma elettronica digitale rispettivamente del legale rappresentate e del certificatore terzo.
  Ai sensi del decreto ministeriale 7 maggio 2015, articolo 5 comma 1, il Ministero sceglie la modalità telematica più idonea per l'acquisizione delle domande.
  Optando per la piattaforma ministeriale del portale dei procedimenti, già in essere all'interno dell'amministrazione, si è potuto verificare in tempo reale, durante l'inserimento dei dati da parte del legale rappresentante dell'impresa, il requisito soggettivo indispensabile per l'ammissione, grazie al collegamento web Service con Infocamere.
  Sempre grazie alla piattaforma è stato possibile, in modo agevole verificare i requisiti oggettivi e formali delle medesime domande, evitando inutili nonché gravosi rigetti in fase di successiva istruttoria di accertamento.
  Questo procedimento ha costituito per tutti gli utenti una preziosa facility procedurale di grande rilievo, corroborata da una continua e costante assistenza tecnica ad opera dei tecnici preposti via telefonica e/o telematica tramite e-mail.
  Anche l'elaborazione dell'elenco degli ammessi al beneficio fiscale è stata condotta tramite computo millesimale di acquisizione delle domande pervenute al portale del procedimenti, senza possibilità alcuna di manomissioni. In sostanza, il click day ha rappresentato l'ultima fase di una articolata procedura telematica, che ha avuto il pregio di porre tutte le imprese in condizione di parità, consentendo anche a quelle minori di organizzarsi.
  Si rappresenta inoltre che l'utilizzo di canali di invio differenti, come la posta elettronica certificata, avrebbe potuto comportare diversi tipi di problemi: mancato invio o mancata ricezione per motivi diversi o la individuazione del tempo di invio non abbastanza precisa o univoca. Infine la necessità di una lavorazione manuale dell'elenco dei beneficiari, suscettibile oltretutto di errori, non avrebbe assolutamente garantito l'osservanza della stretta tempistica definita dal decreto ministeriale 7 maggio 2015 per quanto riguarda la pubblicazione del suddetto elenco, che deve avvenire entro 60 giorni a partire dal termine ultimo di presentazione delle domande.
  In sostanza, il metodo del click day, per quanto si esponga a critiche quali quelle avanzate dall'interrogante, presenta il vantaggio di coniugare certezza, rapidità e trasparenza. Invero la sua applicazione in questo caso ha messo in luce il divario fra aventi titolo a chiedere il beneficio fiscale e risorse effettivamente disponibili. Se da un lato quindi ciò dimostra che il decreto-legge ha saputo intercettare una esigenza reale, dall'altro impegna Governo e Parlamento a valutare la possibilità di reperire risorse aggiuntive, beninteso nel quadro definito dalle compatibilità della finanza pubblica.
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoDorina Bianchi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

infrastruttura turistica

protezione del patrimonio

detrazione fiscale