Legislatura: 17Seduta di annuncio: 546 del 13/01/2016
Primo firmatario: OTTOBRE MAURO
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 13/01/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 13/01/2016
OTTOBRE. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute
. — Per sapere – premesso che:
nel 2003 Marco Cozzio, 38 anni, di Mortaso in Val Rendena, è vittima di un incidente nel corso del quale perde la sua gamba sinistra. L'arto inferiore gli viene amputato sotto il ginocchio presso l'ospedale Borgo Roma di Verona, per complicazioni sopraggiunte;
ad oggi visite e medicinali sono sempre stati a carico del soggetto, addirittura l'esenzione dal ticket gli viene riconosciuta solo dal 13 novembre 2012, ovvero dopo nove anni e mezzo dall'incidente;
per far fronte a tale oneroso impegno Cozzio ha aperto un mutuo in banca di 45 mila euro, ma tali spese gravano sulla sua situazione dal momento che lo stipendio percepito è pari a 699,17 euro, in busta paga, grazie all'impiego come falegname all'Essepi di Cavedine;
Marco Cozzio in seguito all'amputazione è stato definito «abile e in grado di lavorare» dall'inps che gli ha rifiutato la pensione di inabilità con la risposta datata 13 agosto 2015 che riporta: «Non risultano infermità tali da determinare alcuna impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa»;
il parere della commissione sanitaria per l'accertamento dell'handicap, formulato dall'Apss, il 17 agosto, a firma dei medici Rita Zeni e Alessandro Ghobert, dichiara: «accertato che la persona esaminata presenta i requisiti di cui all'articolo 3 comma 1 della legge 104 — condizione di handicap permanente — esprime parere non favorevole alla concessione dei benefici previsti dall'articolo 33, in quanto non sussistono condizioni di handicap tali per concedere i benefici richiesti»;
dopo l'ennesima operazione subita in questi giorni a Tione, Cozzio probabilmente faticherà a riprendere la sua attività lavorativa a tempo pieno;
l'ultimo diniego è rappresentato dall'ennesimo ostacolo burocratico che gli nega la fornitura di una protesi: il distretto sanitario centro nord ufficio prestazione invalidi, ha recentemente affermato che «sono spiacenti ma, per ora, non è possibile autorizzare la fornitura in oggetto e di motivare con maggior dovizia di particolari le necessità di sostituzione dell'arto» –:
quali iniziative il Governo intenda intraprendere per la risoluzione del caso in uno Stato che dovrebbe garantire l'uguaglianza di trattamento per tutti i pazienti e la tutela di tutti i cittadini da parte del sistema sanitario;
se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto sopra esposto e se non ritengano opportuno assumere iniziative per prevedere in futuro delle valutazioni per la concessione di una qualche forma di tutela per soggetti invalidi, penalizzati o in condizioni di reale svantaggio dovuto a evidente inabilità del soggetto. (4-11635)
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