ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11518

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 540 del 19/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 19/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 19/12/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11518
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Sabato 19 dicembre 2015, seduta n. 540

   PAGLIA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   dal 17 febbraio 2014 Stemi Logistica Soc.Coop. acquisisce l'appalto per la movimentazione merci all'interno del magazzino Artoni, sito in Cesena, via Rondani 450;
   Stemi subentrava a Futurlog, prendendo in carico i 32 lavoratori impiegati nel cantiere;
   nei successivi mesi del 2014 si instauravano relazioni industriali problematiche, a seguito della decisione di Stemi Logistica di dichiarare aperta una crisi, con conseguente alternativa tra cassa integrazione e riduzione delle ore lavorate, senza che i lavoratori riconoscessero l'effettivo calo dei carichi di lavoro;
   a partire da novembre 2014, la situazione si aggravava, a seguito della denuncia di alcuni lavoratori iscritti al sindacato Adl Cobas di essere discriminati nell'attribuzione di ore di lavoro, e dell'introduzione di una nuova merce da movimentare, gli pneumatici, senza che questo comportasse l'introduzione di diversi e adeguati ritmi di lavoro o di attrezzature apposite, come un rullo trasportatore;
   la stessa Asl di Cesena, intervenuta nel cantiere il 4 dicembre 2014, rilevava l'insalubrità delle modalità di movimentazione pneumatici adottate da Stemi Logistica, senza che tuttavia le prescrizioni indicate venissero mai pienamente recepite;
   il 14 luglio 2015, visto il perdurare di condizioni di lavoro ritenute dannose per la salute e non rispettose dei contratti, i lavoratori hanno proclamato uno sciopero;
   il 5 agosto 2015 Stemi Soc.Coop. annunciò la revoca dell'appalto da parte di Artoni, con conseguente licenziamento dei 28 lavoratori rimasti nel cantiere di Cesena;
   segue una lunga fase di lotte organizzate dai lavoratori licenziati con il supporto del sindacato Adl Cobas, finalizzate al reintegro nel posto di lavoro, dato che Artoni non ha dismesso l'attività del cantiere di Cesena, ma si è invece rivolta ad agenzie di lavoro interinale;
   si arriva ai presidi con blocco del cantiere nelle giornate del 26 novembre e del 4 dicembre 2015, dopo che incontri con la proprietà, tenuti alla presenza del prefetto, non aveva i dato risultati soddisfacenti, trovando un limite nella proposta di Artoni di reintegrare dai 3 ai 5 lavoratori tramite colloquio individuale, riconoscendo parrebbe, per quanto consta all'interrogante, agli altri una buona uscita;
   in tale situazione di tensione crescente, si devono registrare alcuni fatti gravi, ovvero l'aggressione subita da due partecipanti al blocco del 6 novembre 2015 e, soprattutto, lo scontro fra uno dei lavoratori presenti al presidio del 4 dicembre 2015 e un dirigente della Stemi Logistica, conclusosi con la traduzione in ospedale del lavoratore e con l'accusa di aggressione da parte del dirigente;
   a quanto consta all'interrogante, testimonianze audiovisive dimostrerebbero che ad iniziare la colluttazione non sarebbe stato il lavoratore;
   a seguito di questi episodi, ma senza relazione con essi, bensì in richiamo a precedenti momenti di lotta presso il cantiere Artoni di Cesena, in data 30 novembre 2015 la questura di Forlì-Cesena notificava alcuni fogli di via ad altrettanti partecipanti non residenti ai picchetti;
   questo accadeva nonostante il tavolo attivato in prefettura riconosca la vertenza in essere e le sue modalità legittime, pur nella durezza della lotta sindacale, esasperata dalla condizione di disoccupazione di 28 lavoratori impiegati da 13 anni nel cantiere;
   i fogli di via rischiano peraltro, a giudizio dell'interrogante, di non avere altro effetto se non l'ulteriore esasperazione di una lotta fino a qui condotta in termini serrati ma pacifici –:
   se non ritenga di dover compiere le verifiche di competenza circa i provvedimenti di divieto di ritorno nel comune di cui in premessa, emessi dalla questura di Forlì-Cesena e promuovendo, piuttosto, un più forte ruolo di mediazione della locale prefettura, finalizzato alla conclusione positiva di una vertenza sindacale protrattasi ormai da oltre 9 mesi. (4-11518)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

soppressione di posti di lavoro

contratto di lavoro