ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11514

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 540 del 19/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: ALBERTI FERDINANDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 19/12/2015
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 19/12/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 04/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 04/02/2016

SOLLECITO IL 26/02/2016

SOLLECITO IL 17/03/2016

SOLLECITO IL 15/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11514
presentato da
ALBERTI Ferdinando
testo di
Sabato 19 dicembre 2015, seduta n. 540

   ALBERTI, COMINARDI, SORIAL, BASILIO e PESCO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il gruppo LGH è una Multiutility industriale, un holding i cui soci sono società pubbliche ex municipalizzate, che gestiscono servizi pubblici quali, igiene urbana, servizio idrico integrato e servizi energetici;
   come si apprende da recenti comunicazioni a mezzo stampa ed indiscrezioni giornalistiche, A2A s.p.a. avrebbe presentato un'offerta vincolante da 127 milioni per l'acquisizione del 51 per cento di Linea Group Holding (Lgh);
   sull'operazione, Cogeme s.p.a. (socio al 31 per cento di Lgh) ha, in un primo momento, respinto l'offerta vincolante fatta da A2A s.p.a ritenendo che l’iter procedurale da seguire dovesse essere quello di una gara pubblica e non di una offerta in esclusiva;
   il parere di Cogeme è vincolante visto che la società detiene una minoranza di blocco del 31 per cento fondamentale per approvare operazioni straordinarie che, per statuto, hanno bisogno del 70 per cento del capitale;
   secondo indiscrezioni, nei giorni scorsi, Cogeme avrebbe rivisto la sua posizione e avrebbe deciso di dare il suo assenso all'operazione, in quanto anche a seguito di diversi pareri legali sulla questione, l'operazione verrebbe configurata come una partnership industriale e non più come una vendita;
   l'operazione coinvolge il comune di Brescia e di Milano (azionisti di A2A con il 25 per cento di azioni ciascuno), 70 comuni della Franciacorta (tra Bergamo e Brescia), che controllano Cogeme, oltre ai comuni di Lodi, Cremona, Crema e Pavia, per quanto riguarda Lgh;
   il risultato del referendum abrogativo del 12 e 13 giugno 2011 in Italia, ha visto l'abrogazione della norma che avrebbe consentito di affidare la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica a soggetti scelti a seguito di bando pubblico e avrebbe consentito la gestione in house solo ove ricorressero situazioni del tutto eccezionali, che non avrebbero permesso un efficace ed utile ricorso al mercato;
   per quanto concerne la gestione del servizio idrico integrato, la risoluzione del Parlamento europeo dell'11 marzo 2004 sulla strategia per il mercato interno afferma che, «essendo l'acqua un bene comune dell'umanità, la gestione delle risorse idriche non deve essere assoggettata alle norme del mercato interno»;
   molti servizi pubblici, tra cui il servizio idrico integrato, nei comuni precedentemente citati sono gestiti con affidamento diretto, da società, in house o sulle quali gli enti locali esercitano un controllo analogo all'interno delle società;
   il controllo analogo rappresenta una delle condizioni previste dall'ordinamento comunitario e interno perché gli enti locali possano affidare un contratto di lavori pubblici o di pubblici servizi ad una società a capitale pubblico;
   A2A e Lgh operano in un mercato praticamente privo di concorrenza in virtù di questi affidamenti diretti;
   il comune di Brescia, in particolare, non detiene la maggioranza nella società A2A e pertanto non è direttamente verificabile il controllo analogo sulla stessa, così come non sarà verificabile l'effettivo controllo da parte dei comuni, sui servizi locali gestiti dalla società Lgh, a seguito dell'accordo prospettato;
   la cessione del 51 per cento della holding Lgh ad A2A, anche qualora si configuri come partnership industriale e non più come una vendita, appare agli interroganti in contrasto con la normativa vigente –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;
   con riferimento a operazioni come quella sopra descritta, se intenda assumere iniziative normative per:
    a) garantire la concorrenza ed evitare accordi, intese e/o cartelli che possano risultare lesivi o restrittivi della medesima;
    b) garantire il controllo analogo dell'ente pubblico sulle società che gestiscono i servizi pubblici affidati con particolare riferimento ai casi in cui il capitale della società non sia interamente pubblico;
    c) far si che l'affidamento diretto dei servizi pubblici decada nel momento in cui l'ente pubblico non esercita più il controllo analogo, anche a seguito di accordi tra diverse società o enti pubblici;
    d) rendere necessario un bando pubblico, per la cessione di qualsiasi diritto su società pubbliche nonché per il successivo affidamento nella gestione di servizi pubblici;
   quali ulteriori iniziative, per quanto di competenza, intendano assumere in relazione a quanto esposto ed in che modo. (4-11514)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

concessione di servizi

ente pubblico

holding