ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11432

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 537 del 16/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: TOFALO ANGELO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2015
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/12/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/01/2016
Stato iter:
07/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/06/2016
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/06/2016

CONCLUSO IL 07/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11432
presentato da
TOFALO Angelo
testo di
Mercoledì 16 dicembre 2015, seduta n. 537

   TOFALO, SIBILIA e PETRAROLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   fonti di stampa parlano di abusi al municipio di San Valentino Torio, risulterebbero indagate 39 persone. Verrebbe contestata un'associazione a delinquere per favorire chi appoggiava l'amministrazione precedente all'attuale. (http://lacittadisalerno.gelocal.it);
   il 31 maggio 2015 le elezioni comunali presso il comune di San Valentino Torio (Salerno) hanno registrato la vittoria della lista civica «Insieme per San Valentino» nella quale sembrerebbero figurare persone riconducibili agli indagati di cui sopra –:
   se il Governo non ritenga che sussistano i presupposti per avviare iniziative ai sensi degli articoli 141 e seguenti del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000. (4-11432)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 7 giugno 2016
nell'allegato B della seduta n. 633
4-11432
presentata da
TOFALO Angelo

  Risposta. — A seguito delle consultazioni elettorali svoltesi nel comune di San Valentino Torio il 31 maggio del 2015, il consiglio comunale, nel corso della prima seduta del successivo 18 giugno, ha proceduto alla proclamazione a sindaco dell'ingegnere Michele Strianese e alla convalida di diciassette consiglieri comunali, di cui dodici appartenenti alla lista «Insieme per San Valentino», tre alla lista «San Valentino Futura» e due alla lista «Città Nuova».
  Tra questi, due dei consiglieri eletti nella lista «Insieme per San Valentino» avevano già ricoperto la carica di assessori con la precedente amministrazione e risultano effettivamente indagati dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Nocera Inferiore.
  I reati contestati a loro e ad altre trentasette persone sono relativi alla concessione di un sub-appalto di opere pubbliche in assenza della prescritta autorizzazione, nonché a violazioni della normativa urbanistica di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001.
  Al riguardo, il sindaco di San Valentino Torio ha sottolineato che i reati contestati concernono fatti e circostanze avvenute nel corso della precedente consiliatura e che, comunque, le indagini intese a verificare l'effettiva responsabilità dei consiglieri in carica sono tuttora in corso.
  Il sindaco ha inoltre ribadito l'assoluta trasparenza della propria azione amministrativa, precisando di essersi attenuto, nell'attribuzione delle deleghe agli assessori, al criterio degli eletti con maggior numero di voti, oltreché a quelli delle esperienze e delle competenze professionali e politiche di ognuno di essi.
  Venendo ora allo specifico quesito posto con l'interrogazione, occorre innanzitutto ricordare che, in base al consolidato orientamento instaurato in relazione alla normativa anche previgente rispetto al testo unico dell'ordinamento degli enti locali, l'adozione della misura dissolutoria di cui all'articolo 141 del testo unico dell'ordinamento degli enti locali presuppone che la fattispecie concreta presenti i requisiti della gravità e della persistente violazione di legge. In particolare, non una qualsiasi violazione di legge può legittimare un intervento straordinario, che incide in via definitiva sull'autonomia dell'ente e su organi democraticamente eletti, ma solo una violazione che si qualifichi particolarmente per la sua gravità.
  A tal fine, può essere definita grave una violazione che si riflette direttamente sulle posizioni giuridiche soggettive dei cittadini ovvero che compromette la funzionalità del comune o la funzionalità complessiva del sistema dei pubblici poteri per interferire nella sfera di altri soggetti pubblici.
  Si tratta di una norma di chiusura del sistema finalizzata a sanzionare comportamenti dell'amministratore pubblico che esprimono un rifiuto della condivisione dei principi posti dalla Costituzione come capisaldi dell'attività amministrativa.
  Secondo il costante orientamento di questa Amministrazione, la condotta sanzionata è rappresentata da una serie di comportamenti attraverso i quali l'ente locale manifesta apertamente la volontà di disattendere talune norme o principi fondamentali che regolano l'ordinamento repubblicano, previsti da norme costituzionali.
  Quanto alla persistenza della violazione, è necessario che l'inadempimento permanga anche dopo l'espressa diffida inoltrata dall'autorità governativa, che si configura quale strumento ordinario di accertamento della violazione e, al tempo stesso, quale atto introduttivo del procedimento sanzionatorio. È attraverso la diffida che si assolve all'obbligo di rendere edotti i destinatari circa la doverosità, non procrastinabile ulteriormente, dell'ampliamento.
  Relativamente all'articolo 143 del testo unico dell'ordinamento degli enti locali, la giurisprudenza considera lo scioglimento di un organo elettivo una misura di carattere straordinario, necessaria a fronteggiare una emergenza straordinaria. Ciò in quanto l'intervento statale, finalizzato a contrastare una patologia nel sistema democratico conseguente all'infiltrazione della criminalità organizzata nelle istituzioni, per sua natura, incide sui principi costituzionali che presidiano il rapporto fiduciario fra il popolo e i suoi rappresentanti democraticamente eletti influendo quindi sulla libertà di autogoverno delle comunità locali.
  L'applicazione della misura dissolutoria presuppone, in particolare, la presenza di elementi concreti, univoci e rilevanti su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare degli amministratori, ovvero su gravi forme di condizionamento degli stessi.
  Deve anche essere considerata la necessità di garantire «la ponderazione degli interessi coinvolti», attesa la «sostanziale identità di tutela tra diritto costituzionale di elettorato e lotta alla criminalità».
  Tanto premesso, con riferimento alla situazione del comune di San Valentino Torio, si rappresenta che questo Ministero, sulla base a quanto esposto sinora, non ravvisa, al momento, la sussistenza dei presupposti per l'applicazione delle misure di cui agli articoli 141 e 143 del testo unico dell'ordinamento degli enti locali.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoGianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

comune

elezioni locali

ente locale