ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11427

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 537 del 16/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: BENEDETTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2015
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2015
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2015
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2015
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2015
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2015
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 14/12/2015
Stato iter:
21/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/03/2016
LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 21/03/2016

CONCLUSO IL 21/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11427
presentato da
BENEDETTI Silvia
testo di
Mercoledì 16 dicembre 2015, seduta n. 537

   BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, PAOLO BERNINI, BUSTO, GAGNARLI, GALLINELLA, LUPO e PARENTELA. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   i neonicotinoidi sono una categoria di insetticidi, con meccanismo neurotossico, simili chimicamente alla nicotina. Sono utilizzati come insetticidi e possono essere distribuiti sulle chioma delle piante, nel suolo in forma granulare o usati per trattare i semi. Sono inoltre contenuti in numerosi prodotti ad uso veterinario antiparassitario (fipronil, imidacloprid, e altro);
   in Italia prodotti a base di fipronil (chimicamente non appartenente alla famiglia dei neonicotinoidi ma accumunato ad essa per via del meccanismo d'azione e della tossicità) venivano liberamente commercializzati previa autorizzazione fino al 2008; dal 2006 circa si sono evidenziate gravi problematiche di moria della api non solo in Italia; per questo sono state poste in essere numerose azioni di monitoraggio e progetti scientifici per la valutazione del rischio sulle api (ad esempio Apenet del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali);
   l'Italia nel 2008 è il primo Paese a sospenderne l'impiego per i trattamenti alle sementi con divieti temporanei, rinnovati poi a ogni scadenza, per gli effetti tossici e nocivi di tali sostanze sulle api; il problema giunge successivamente in Commissione europea, la quale chiede all'EFSA, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, di esprimersi sui rischi connessi all'impiego di particolari neonicotinoidi: clothianidina, imidacloprid, tiamethoxam e del fipronil; nel gennaio del 2013 l'EFSA pubblica le proprie considerazioni riconoscendo che i prodotti in esame provocano effetti acuti e cronici sulla sopravvivenza e sullo sviluppo delle colonie di api; a maggio 2013 anche la Commissione europea si esprime vietando l'utilizzo per due anni di clothianidin, thiamethoxam e imidacloprid sulle colture che attraggono le api; pochi mesi dopo viene vietato anche l'uso del fipronil; in merito a tale sostanza attiva, la Commissione europea, in un suo comunicato stampa del 16 luglio 2013, dichiara che gli esperti degli Stati membri hanno approvato la proposta volta a limitare l'uso del fipronil nel corso della riunione del Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali (Scofcah); il regolamento di esecuzione (UE) n. 781/2013 modifica le condizioni per l'approvazione del principio attivo impiegato nei prodotti fitosanitari a base di fipronil limitandone fortemente la possibilità d'uso, riconoscendo così come sia effettivamente molto pericoloso;
   in accordo con il considerando 17 del regolamento (UE) n. 781/2013, entro due anni dalla data di entrata in vigore del suddetto regolamento, la Commissione europea prevede di avviare un riesame delle nuove informazioni scientifiche;
   il 6 agosto 2015, l'EFSA è stata invitata dalla Commissione europea ad organizzatore una raccolta di dati relativi a nuove informazioni scientifiche per quanto riguarda i rischi per le api dalla sostanza fipronil;
   il fipronil è contenuto in diversi prodotti cosiddetti « one spot» utilizzati nella profilassi contro i parassiti degli animali domestici, in particolare i cani; è contenuto in una percentuale che, rapportata al peso corporeo, produce una esposizione, al momento della somministrazione, di circa 33.5 mg/kg di peso corporeo;
   la tossicità acuta orale per le api (DL50), riportata negli studi presentati per l'iscrizione in Allegato 1, è pari a 0,00417 microgrammi/ape (4.1 nanogrammi/ape, la DL 50 sulle api è di 0.04 mg/kg), ma ulteriori sperimentazioni, riportate dal documento EFSA, hanno dimostrato che una dose di fipronil di 0,1 nanogrammi/ape/die è responsabile di una mortalità pari al 100 per cento della popolazione di api sia per contatto che per ingestione; altri studi hanno dimostrato che una dose di fipronil di 0,01 nanogrammi/api/die è responsabile di una mortalità del 20 per cento per contatto e del 25 per cento per ingestione dopo 11 giorni;
   alcuni studi hanno dimostrato che una dose di 0,3 nanogrammi/ape riduce il numero dei voli di bottinamento nelle 24 ore successive all'esposizione; inoltre, la stessa dose nei tre giorni successivi all'esposizione ha effetto sul tempo impiegato dalle api bottinatrici per tornare all'alveare. Considerando che un'ape pesa più o meno 100 mg si può valutare una DL 50 di 0.04 mg/kg di peso corporeo quindi molto più basso dell'esposizione a cui vengono sottoposti gli animali domestici;
   tale preoccupante quadro relativo alla tossicità porta a chiedersi se ci si è posti il problema dell'uso del prodotto utilizzato a scopi veterinari;
   la concentrazione del prodotto monodose è 100 mg di fipronil/ml; se ne usa una dose di 0,67 ml per cani da 2 a 10 kg quindi si valuta ad esempio per un cane di 5 chilogrammi una esposizione per contatto di circa 1,2 mg/kg cioè un dosaggio ben superiore alla DL50;
   esiste un'ampia bibliografia che dimostrerebbe l'elevata tossicità e numerosi effetti avversi (sonnolenza, prurito, e altro) sia del prodotto in questione che dei suoi metaboliti –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle nuove evidenze scientifiche descritte in premessa e se quindi non ritenga urgente assumere procedere ad un riesame delle motivazioni alla base della autorizzazione concessa anche al fine di vietare l'utilizzo del fipronil sugli animali. (4-11427)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 21 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 594
4-11427
presentata da
BENEDETTI Silvia

  Risposta. — In merito a quanto delineato nell'interrogazione parlamentare in esame, si segnala che ad oggi, nel nostro Paese non vi sono prodotti fitosanitari registrati che contengono la sostanza «fipronil».
  Infatti, anche l'ultimo prodotto, «Regent 500 FS» è stato revocato in data 13 gennaio 2014, in attuazione del regolamento di esecuzione (U.E.) n. 781 del 2013, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540 del 2011, per quanto riguarda le condizioni di approvazione della sostanza attiva fipronil e che vieta l'uso e la vendita di sementi trattate con prodotti fitosanitari contenenti tale sostanza attiva.
La Ministra della saluteBeatrice Lorenzin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

apicoltura

stampa scientifica

animale domestico