ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11414

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 537 del 16/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: LA MARCA FRANCESCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FARINA GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2015
FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2015
GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2015
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 11/12/2015
Stato iter:
24/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2016
AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/05/2016

CONCLUSO IL 24/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11414
presentato da
LA MARCA Francesca
testo di
Mercoledì 16 dicembre 2015, seduta n. 537

   LA MARCA, GIANNI FARINA, FEDI, GARAVINI e PORTA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   l'intensificarsi delle migrazioni a livello globale sta determinando modifiche abbastanza significative nel quadro dell'emigrazione italiana nel mondo, sia per quanto attiene agli insediamenti storicamente consolidati che ai nuovi flussi in uscita dall'Italia, diretti verso una pluralità di Paesi, europei ed extraeuropei;
   con i fenomeni di mobilità s'intrecciano le modifiche intervenute nelle cosiddette politiche emigratorie in conseguenza del risanamento finanziario degli anni di crisi, che ha prodotto un ridimensionamento degli interventi e una severa contrazione della rete dei servizi dedicati ai nostri connazionali all'estero;
   in ragione di questi ed altri fattori, il rapporto delle comunità italiane nel mondo con i referenti istituzionali dello Stato italiano all'estero – sia amministrativi presenti nelle strutture diplomatico-consolari che rappresentativi, come i COMITES – manifesta segni di stanchezza e di allentamento, chiaramente leggibili nella scarsa partecipazione degli aventi diritto al voto al recente rinnovo degli organismi di rappresentanza di base;
   nello stesso tempo, la costante crescita quantitativa delle cosiddette nuove migrazioni verso l'estero, che hanno toccato secondo stime restrittive le 130.000 unità all'anno, ma che secondo gli analisti delle mobilità temporanee di lavoro potrebbero essere molte di più, pone problemi di informazione, assistenza e sostegno del tutto inediti rispetto al passato, rispetto ai quali si registra un evidente e preoccupante ritardo, nonostante le ricorrenti invocazioni di attenzione rispetto a tali fenomeni;
   alla luce di questi elementi, per far fronte in modo attivo alla transizione in atto sembra ragionevole e urgente corrispondere ad una duplice esigenza. La prima è quella di mettere in condizione i COMITES, in vista di una loro più penetrante ed organica riforma, di avere risorse e informazioni adeguate per realizzare da un lato un maggiore coinvolgimento dei cittadini italiani delle rispettive circoscrizioni nelle attività comunitarie, dall'altro per essere concretamente disponibili a fornire ai nuovi arrivati informazione e assistenza;
   una seconda esigenza, sul piano specifico della comunicazione, è quella di costruire per coloro che si dirigono all'estero per ragioni di lavoro un sistema informativo idoneo a mettere ciascuno nella condizione di poter contattare nei luoghi di arrivo soggetti istituzionali e associativi capaci di fornire riferimenti in ordine alla prima accoglienza, alle possibilità logistiche, all'iniziale contatto con le autorità e l'amministrazione locali, alle informazioni di lavoro e alle possibilità di inserimento dei figli nel sistema formativo e a quant'altro possa facilitare l'inserimento dei nostri connazionali nelle nuove realtà;
   a tal fine, sembra opportuno da un lato mettere i COMITES, che si sostengono sul volontariato dei loro componenti, nella condizione di avere una conoscenza precisa dei connazionali iscritti all'AIRE presenti nella circoscrizione consolare di riferimento, dall'altro predisporre una specifica filiera informativa per i «nuovi migranti» che dal sito ufficiale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale si estenda a quelli delle ambasciate e consolati, fino a quelli del Comitato generale degli italiani all'estero e dei COMITES, che offra una prima e concreta possibilità di riferimento nella fase dell'insediamento;
   se non ritengano di autorizzare la consegna ai presidenti dei COMITES, che sono organi istituzionali di rappresentanza previsti dall'ordinamento vigente, degli elenchi degli iscritti all'anagrafe degli italiani residenti all'estero della propria circoscrizione (AIRE), con le formalità dettate dal rispetto della privacy, in modo che tali organismi siano messi nella condizione di sviluppare in modo più completo e diffuso le iniziative di contatto e coinvolgimento delle rispettive comunità;
   se il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale non intenda dare disposizioni volte a realizzare un sistema informativo rivolto ai nuovi migranti affinché questi siano messi in condizione di ottenere a distanza e in temi rapidi, consultando i siti istituzionali del Ministero e delle sue strutture decentrate all'estero, le informazioni più dirette ed utili per far fronte alle numerose e complesse problematiche della fase di, insediamento. (4-11414)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 24 maggio 2016
nell'allegato B della seduta n. 630
4-11414
presentata da
LA MARCA Francesca

  Risposta. — La Farnesina è ben consapevole delle criticità legate alla natura ed alla struttura dei nuovi flussi dell'emigrazione italiana verso l'estero. Negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di connazionali, in particolare giovani, si sono trasferiti alla ricerca di un impiego verso le tradizionali mete dell'emigrazione italiana in Europa, nonché negli Stati Uniti ed in Australia. Si tratta di un fenomeno migratorio che vede i nostri connazionali confrontarsi con una serie di difficoltà al loro primo approdo all'estero, tra cui la scarsa padronanza della lingua del Paese di destinazione e l'insufficiente conoscenza del mercato del lavoro locale.
  Per affrontare tale situazione, già da alcuni anni le rappresentanze diplomatiche e consolari italiane, in particolare nei Paesi di maggiore afflusso di nuovi lavoratori, hanno avviato una serie di iniziative volte a favorirne l'inserimento nel sistema economico-sociale del Paese ospite, anche attraverso il diretto coinvolgimento degli enti istituzionali rappresentativi della collettività italiana. Il rafforzamento del rapporto di collaborazione e dialogo con i comitati degli italiani residenti all'estero e con le realtà associative ha infatti svolto un ruolo chiave nell'ambito dello sviluppo di strategie tese ad agevolare l'inserimento dei connazionali nelle realtà estere. A titolo di esempio, si segnalano le esperienze di collaborazione tra l'ambasciata a Berlino ed i Comites in Germania, gli sportelli informativi dedicati ai giovani istituiti in sinergia con i comitati australiani a Brisbane e a Sydney, nonché la convenzione tra il Consolato generale in Melbourne e l'associazione culturale giovani italiani a Melbourne, volta a fornire un migliore servizio di assistenza e orientamento ai nuovi emigrati. Nel 2015, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha inoltre deciso di finanziare una serie di progetti, sviluppati dagli stessi comitati, volti ad agevolare l'inserimento dei nuovi migranti italiani nel tessuto economico-sociale dei diversi Paesi di approdo.
  Contestualmente, la Farnesina ha realizzato numerose iniziative per offrire agli interessati, anche prima della partenza dall'Italia, informazioni aggiornate sul Paese di destinazione e sulla realtà dei diversi mercati del lavoro e contesti sociali. Tra queste, si ricorda l'istituzione di portali dedicati sui siti web istituzionali di alcuni uffici consolari (Londra con il Progetto primo approdo ed anche Melbourne, Perth, Buenos Aires e Parigi) e dell'ambasciata a Berlino («Primi passi in Germania. Guida per un primo orientamento»), contenenti manuali e informative dettagliate sul Paese, con particolare riferimento al funzionamento del locale mercato del lavoro. Alcune sedi (Londra nell'ambito del Progetto primo approdo e gli uffici consolari in Perth, Adelaide, Sydney e Melbourne) hanno inoltre organizzato seminari informativi periodici sulle problematiche dei visti e del lavoro, a cui hanno partecipato centinaia di giovani, anche attraverso l'utilizzo di social networks e di nuovi mezzi di informazione (facebook e youtube). Si registra, dunque, un utilizzo sempre più integrato delle piattaforme informatiche, finalizzato a far fronte alle numerose e complesse problematiche che possono sorgere nella fase del primo inserimento del connazionale all'estero.
  Per quanto concerne la richiesta di consegna ai Comites, da parte degli uffici consolari, degli elenchi degli iscritti negli schedari consolari, l'articolo 19 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, dispone che «la comunicazione di dati personali da parte di un soggetto pubblico a privati o a enti pubblici economici e la loro diffusione da parte di un soggetto pubblico sono ammesse unicamente quando sono previste da una norma di legge o di regolamento». Come a suo tempo segnalato dal Garante per la privacy, agli schedari tenuti dagli uffici consolari può ritenersi applicabile, in via analogica, la disciplina generale sul rilascio degli atti anagrafici, secondo la quale l'ufficiale dell'anagrafe può rilasciare elenchi degli iscritti nell'anagrafe solo «alle amministrazioni pubbliche che ne facciano motivata richiesta, per esclusivo uso di pubblica utilità» e può comunicare «dati anagrafici, resi anonimi ed aggregati, agli interessati che ne facciano richiesta per fini statistici e di ricerca» (articolo 34, commi 1 e 2, decreto del Presidente della Repubblica n. 2237 del 1989).
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleVincenzo Amendola.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amministrazione locale

formazione professionale

consolato