ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11390

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 536 del 04/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: TONINELLI DANILO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/12/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11390
presentato da
TONINELLI Danilo
testo di
Venerdì 4 dicembre 2015, seduta n. 536

   TONINELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   il territorio lodigiano è tristemente noto per essere ai primi posti in Italia, quinta provincia su 110, come decessi per tumori. La presenza di amianto in strutture di vario tipo è uno dei principali fattori di rischio per la salute che concorrono nel determinare questo risultato. Sebbene la normativa italiana abbia messo al bando la produzione di materiali contenenti amianto dal 1992, nel territorio della provincia di Lodi esso risulta ancora presente in misura preoccupante in diversi siti, in alcuni dei quali la sua presenza risulta particolarmente allarmante (ospedale, scuole dell'infanzia, primarie e secondarie);
   caso certamente emblematico e tale da richiedere appropriata attenzione è quello della ex CETEM (Costruzioni elettroniche tecniche e meccaniche) nel comune di Lodi. Lo stabilimento si sviluppa su un'area di oltre 30.000 metri quadrati di superficie coperta in corso Mazzini n. 61, in piena area urbana, in prossimità del nuovo asilo nido comunale «Carillon» e dell'ospedale Maggiore di Lodi. Le cronache degli ultimi 15 anni raccontano di complesse vicende susseguitesi a partire dalla dichiarazione di fallimento della fabbrica elettromeccanica lodigiana. Il vecchio stabilimento industriale, attualmente in stato di totale abbandono, risulta essere stato nei tempi più recenti di proprietà della MILANOGEST IMMOBILIARE Srl e, dall'anno 2008, suscettibile di riconversione urbanistica a uso residenziale;
   come recentemente riportato dagli organi di stampa (in particolare, si rinvia ai seguenti articoli: Ex Centem, linea dura del comune «Subito la bonifica dell'amianto» su Il Cittadino di Lodi, 20 luglio 2013; L'ex Centem in balia dei vandali, appiccato un incendio negli uffici, su Il Cittadino di Lodi, 28 marzo 2014; Caso Centem, braccio di ferro sulla bonifica, su Il Cittadino di Lodi, 28 marzo 2014) il Banco Popolare di Lodi, appurato lo stato di insolvenza della MILANOGEST IMMOBILIARE Srl, ha avviato una procedura esecutiva culminata nel verbale di pignoramento dell'area ex Cetem stilato l'11 settembre 2015;
   la presenza i eternit sulle coperture della struttura era stata originariamente segnalata nel 2011 a alcuni residenti della zona agli enti preposti;
   a seguito dell'ordinanza sindacale 30 marzo 2012, n. 120, in cui venivano evidenziate diverse criticità, la MILANOGEST IMMOBILIARE Srl ha presentato, nel luglio del 2012, una relazione sullo stato di conservazione delle coperture in amianto, pari a ben 9.150 metri quadrati di superficie esposta, assumendo l'impegno a rimuovere quelle ammalorate entro i 12 mesi normativamente previsti;
   non avendo avuto riscontro alla richiesta di presentare un preciso cronoprogramma degli interventi di messa in sicurezza, il 28 maggio 2013 l'Asl competente ha quindi chiesto un nuovo intervento del comune di Lodi;
   in data 17 luglio 2013 è stata quindi emanata l'ordinanza sindacale n. 318, che ha disposto la presentazione di un piano degli interventi di bonifica entro 30 giorni e l'inizio dei lavori entro 60 giorni dall'acquisizione del parere favorevole dell'Asl. A seguito di proroga di tali termini con ordinanza sindacale 27 settembre 2013, n. 465, del 27 settembre 2013, la MILANOGEST IMMOBILIARE Srl ha fatto sapere, tramite il proprio legale, di non poter sostenere i costi dell'intervento di bonifica. Il 18 marzo 2014 si è tenuto un successivo incontro tra i rappresentanti di Asl e comune di Lodi, a cui ha fatto seguito la comunicazione congiunta al legale della proprietà di non poter concedere ulteriori proroghe e di attendere per il 31 marzo 2014 il piano dettagliato dei lavori di messa in sicurezza del sito da avviare immediatamente;
   da quel momento non si è avuta più notizia, né da fonti istituzionali né attraverso altri mezzi, di ulteriori sviluppi della «vicenda ex CETEM»;
   a tal proposito, rileva evidenziare che già nel 2013, nell'ordinanza sindacale citata il comune di Lodi disponeva che «la Polizia locale e i tecnici dell'Asl, cui la presente viene inviata per conoscenza, sono incaricati di vigilare per l'esatta osservanza del presente provvedimento»;
   l'unica certezza, a tutt'oggi, è che l'ex stabilimento elettromeccanico lodigiano, nonostante l'elevato rischio di amianto certificato dall'autorità sanitaria, non risulta essere stato interessato a alcuno specifico intervento di messa in sicurezza a tutela della salute pubblica. Il pericolo connesso all'ex stabilimento è particolarmente allarmante in relazione, come evidenziato, alla sua vicinanza a siti particolarmente sensibili, quali l'asilo nido comunale «Carillon» e dell'Ospedale Maggiore di Lodi;
   a quanto fin qui evidenziato in merito allo specifico caso della ex CETEM, si deve aggiungere quanto risultante, in relazione alla questione qui esposta, sulla presenza di amianto nelle scuole. Secondo il censimento relativo alle sole scuole comunali e paritarie lodigiane (esclusi gli edifici di proprietà di provincia, regione o dello Stato) vi sono le seguenti scuole:
    scuola primaria/infanzia «Madre Cabrini»; scuola dell'infanzia «Serena»; scuola primaria «Barzaghi»; scuola dell'infanzia «Jasmin»; scuola secondaria di 1o grado «Cazzulani»; scuola secondaria di 1o grado «Don Milani»; scuola secondaria di 1o grado «Ada Negri»;
   da quanto fin qui riportato, appare evidente che lo stato di inerzia degli enti locali debba essere necessariamente superato da un intervento del Governo, attraverso tutti i mezzi a ciò preposti, nell'esercizio delle sue funzioni a tutela di interessi pubblici fondamentali e preminenti atteso il pericolo accertato, gravissimo ed immediato per la tutela del bene della salute dei cittadini, a fortiori, per la tutela della salute di soggetti particolarmente meritevoli di protezione, quali i minori che frequentano le scuole summenzionate –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della situazione illustrata in premessa e, stante quello che l'interrogante giudica il perdurante stato di inerzia degli enti locali e la gravità del pericolo denunciato, quali iniziative, per quanto di competenza, il Governo intenda assumere, in particolare per quel che concerne la messa in sicurezza delle scuole di cui in premessa. (4-11390)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

amianto

sostanza pericolosa