ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11365

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 535 del 03/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 03/12/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11365
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo di
Giovedì 3 dicembre 2015, seduta n. 535

   DE LORENZIS. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   la «Relazione per Paese relativa all'Italia 2015 comprensiva dell'esame approfondito sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici» (COM(2015) 85 final) del 18 marzo del 2015, valuta l'economia dell'Italia alla luce dell'analisi annuale della crescita della Commissione europea;
   nel marzo 2014 la Commissione europea aveva concluso che l'Italia registrava squilibri macroeconomici eccessivi, che imponevano un monitoraggio specifico e un'azione politica vigorosa;
   dal paragrafo relativo a «Industrie di rete e infrastrutture» si evince che in Italia il settore dei trasporti presenta ancora gravi carenze soprattutto per le infrastrutture e maggiori inefficienze si verificano nel settore dei servizi di trasporto locale e regionale, in cui operano circa il 28 per cento delle imprese che prestano servizi pubblici locali;
   tra le inefficienze del settore stradale si evidenzia considerevole eccesso di offerta, elevata evasione del biglietto, frammentazione (il principale operatore in Italia ha 12.000 dipendenti a fronte 120000 nel Regno Unito) e investimenti insufficienti nella flotta. Le imprese italiane registrano minori entrate per chilometro rispetto alle loro omologhe di Regno Unito, Germania, Francia, Svezia, Belgio e Paesi Bassi (1,08 euro/chilometro contro una media di 1,34 euro) e ricevono sovvenzioni pubbliche superiori (2,2 euro/chilometro rispetto a una media di 1,4 euro);
   tra le inefficienze del settore ferroviario, si evidenzia che la maggior parte dei contratti di servizio pubblico tra l'operatore storico (ossia Trenitalia) e le regioni è scaduta alla fine del 2014 e l'assenza di un quadro strutturato per procedure di gara concorrenziali esclude un reale miglioramento della concorrenza nel settore. L'importo versato dallo Stato a compensazione dell'obbligo di servizio pubblico è tuttavia relativamente basso, con 12  euro per 1.000 passeggeri/chilometro contro una media dell'Unione europea di circa 60  euro per 1.000 passeggeri/chilometro. Inoltre, gli aiuti pubblici per lo sviluppo di infrastrutture ferroviarie si sono più che dimezzati fra il 2009 e il 2012, passando da oltre 8 miliardi di euro a meno di 4 miliardi di euro;
   viene inoltre specificato che il commercio dell'Italia trarrebbe un notevole vantaggio da migliori infrastrutture portuali. La mancanza di collegamenti intermodali con l'entroterra resta una delle principali cause di inefficienza. La situazione è particolarmente difficile nelle regioni meridionali, dove ad esempio solo l'8 per cento degli attracchi sono collegati alla rete ferroviaria interna contro una percentuale del 48 per cento al Nord. Il funzionamento dei porti risente altresì della lunghezza e onerosità delle procedure amministrative e doganali e dell'insufficiente coordinamento e pianificazione strategica dello sviluppo portuale –:
   quali iniziative di competenza il Ministro intenda adottare al fine di risolvere le inefficienze evidenziate in premessa sui settori stradale, ferroviario e intermodale per i porti. (4-11365)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

industria ferroviaria

rete ferroviaria