ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11298

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 530 del 26/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 26/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 26/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 26/11/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11298
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo di
Giovedì 26 novembre 2015, seduta n. 530

   FEDRIGA e MOLTENI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   come risulta da notizie apparse anche su quotidiani nazionali, tra cui «Il Giornale» del 18 novembre 2015, «Il Gip di Trento Francesco, Forlenza, ..., dopo le richieste dei Pm Giuseppe Amato e dei sostituti Davide Ognibene e Pasquale Profiti ha annullato la custodia cautelare a 5 presunti jihadisti in quanto non c'erano elementi sufficienti per confermare la custodia cautelare in carcere». La richiesta al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trento, nella realtà, come riporta il quotidiano in parola era stata avanzata e «... riguardava i componenti della presunta cellula italiana, cioè sei delle 17 persone per cui il gip di Roma Valerio Savio aveva emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale aggravata dalla transnazionalità del reato. Lo stesso giudice di Roma aveva anche indicato la competenza territoriale dell'ufficio del gip-gup di Trento per gli arrestati a Trento e a Bolzano. Il Gip di Trento, però, ha confermato la custodia cautelare solo per 12 dei presunti terroristi con base a Merano. Di quelli scarcerati tre erano irreperibili mentre due erano nelle carceri di Trento e Bolzano. Sono due curdi iracheni: Hama Mahmoud Kaml e Mohamad Fatah Goran»;
   quindi emerge, dalle notizie pubblicate dal quotidiano in parola, che sono stati rilasciati cinque pericolosissimi jihadisti, dei diciassette sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere, da parte del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trento dottor Francesco Forlenza, questo, non sulla scorta di una mancanza di elementi probatori ai fini di disporre la misura stessa che doveva, nel caso, essere rilevata ab origine già dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma (che non ha rilevato), ma solo «a causa» di una incompetenza territoriale che ha fatto esprimere, sui medesimi fatti, altro GIP, e nello specifico il GIP di Trento. Risulta evidente, a giudizio degli interroganti, la gravità della situazione creata e l'illogicità del provvedimento;
   sul punto, altro quotidiano, «Il Sole 24 Ore» del 19 novembre 2015, ha formulato un'altra ipotesi, seppur nei fatti con i medesimi risultati, leggermente difforme dalla precedente. Come ha ricostruito detto quotidiano «Gli accertamenti investigativi sono stati coordinati dal procuratore aggiunto capitolino Giancarlo Capaldo, esperto in materia terroristica, che aveva ricostruito con dovizia di particolari la rete dei diciassette arrestati, ritenuti legati a una cellula fondamentalista radicata in tutta Europa. ... all'indomani dell'esecuzione della misura cautelare i PM romani hanno inviato gli atti alla Procura di Trento, competente in quanto una parte dell'organizzazione avrebbe operato a Merano. Tuttavia nella seconda richiesta di convalida dell'arresto dei PM di Trento non ci sarebbe alcun riferimento agli altri sette terroristi arrestati. La richiesta, infatti, sarebbe concentrata esclusivamente su dieci soggetti. Il giudice per le indagini preliminari, quindi, non ha potuto far altro che emettere un decreto con il quale ha rimesso in libertà i sette «terroristi conclamati», così come risulta dalle indagini dell'antiterrorismo. Di questi sette, tre risultano irreperibili, per uno si attendeva l'estradizione dalla Svizzera, mentre altri tre erano detenuti nelle carceri di Trento e Bolzano. Per tutti, stando ai complessi e accurati riscontri del Ros, risulta l'imputazione prevista dall'articolo 270-bis del codice penale, l'associazione con finalità di terrorismo anche internazionale. In particolare, negli atti si legge che «dopo l'arresto del mullah Krekar in Norvegia», «iniziava una ristrutturazione delle compagini islamiche attorno ad Ansar al Mani», organizzazione terroristica presente in tutta Europa. Così gli arrestati si «associavano tra loro e con persone non identificate, stanziali in Europa e in Medio Oriente, nell'ambito di una struttura organizzata transnazionale, confessionale, radicale e fondamentalista, chiamata Rawti Shax o Didi Nwe («Il nuovo corso» o «Verso la montagna») avente finalità di terrorismo internazionale, operante in rete in gruppi cellulari attivi in Europa e Medio Oriente (in particolare Germania, Svizzera, Inghilterra, Finlandia, Italia, Grecia, Svezia, Norvegia, Iraq, Iran e Siria), con l'obiettivo finale del rovesciamento dell'attuale governo del Kurdistan iracheno, per sostituirlo con uno Stato teocratico fondato sull'applicazione della sharia islamica, e l'obiettivo meditato del compimento di atti di violenza anche sul suolo europeo o contro obiettivi occidentali, allo scopo di intimidire la popolazione o esercitare pressioni su poteri pubblici e organizzazioni internazionali, nonché della partecipazione nei teatri dello jihad gestendo a tale scopo campi di addestramento paramilitari»;
   ove si dovesse aderire alla ricostruzione del quotidiano «Il Sole 24 Ore», difforme in parte rispetto alla ricostruzione del quotidiano «Il Giornale», i fatti sarebbero ancor più gravi e quanto accaduto alla procura della Repubblica di Trento, secondo gli interroganti, dovrebbe essere immediatamente posto all'attenzione degli ispettori del Ministero della giustizia. –:
   se il Ministro sia a conoscenza della vicenda e in un contesto di gravissimo allarme sociale, ancor più sentito dopo i fatti occorsi a Parigi, se intenda promuovere immediate iniziative presso la procura della Repubblica del tribunale di Trento ovvero presso gli uffici del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trento, al fine dell'esercizio dei poteri di competenza. (4-11298)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

terrorismo

integrazione europea

giornale