ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11291

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 530 del 26/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: TONINELLI DANILO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 26/11/2015
MINISTERO DELL'INTERNO 26/11/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 15/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11291
presentato da
TONINELLI Danilo
testo di
Giovedì 26 novembre 2015, seduta n. 530

   TONINELLI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   come risulta da fonti giornalistiche (si veda l'articolo «Discarica abbandonata nel Milanese, l'Arpa: “Produce percolato”. Rischi per fiume Lambro», a firma di Fabio Abati, su Il Fatto Quotidiano del 24 novembre 2015) a Vizzolo Predabissi, in provincia di Milano, nei pressi del fiume Lambro, in località Cascina Monte Buono, vi è un sito utilizzato dalla fine degli anni ’70 per il conferimento di RSU (rifiuti solidi urbani) e RSAU (rifiuti solidi assimilabili urbani). Sebbene l'area appaia come un insieme di collinette ricoperte di verde e di alberi ad alto fusto, affacciate sul fiume Lambro, qui si sono accumulati rifiuti dal 1989 e per almeno i successivi 14 anni, compreso il periodo, dal 1996 al 1999 in cui furono conferiti alla discarica anche i rifiuti nell'ambito della cosiddetta «emergenza rifiuti» della Lombardia;
   il sito risulta chiuso da almeno 12 anni, ma la ex discarica non è ancora «mineralizzata», ovvero inerte, e dunque ha continuato a produrre percolato e biogas. Nel marzo 2015 la competente ARPA, allertata dai tecnici del comune di Vizzolo Predabissi, ha svolto un'indagine sul sito, a seguito della quale ha giudicato la discarica «notevolmente compromessa»: in particolare, ciò risulta dalla nota del 22 aprile 2015, prot. 2908 dalla quale si evidenzia il perdurare della perdita di percolato e lo sversamento nel fiume Lambro, con visibile ulteriore inquinamento delle acque reso evidente dalla presenza del liquido inquinante nelle vicinanze degli scoli del corso idrico superficiale. Le vasche di raccolta risultano «piene al colmo», tant’è che dal fondo delle stesse, attraverso fessure, il percolato fuoriesce e si incanala nella rete delle acque piovane. L'Agenzia segnala inoltre che la tubazione di scarico delle acque meteoriche, che vanno a finire nel fiume Lambro, nonostante l'assenza di precipitazioni al momento del sopralluogo e per almeno le 24 ore precedenti, presentano «un notevole reflusso di refluo liquido di colore marrone scuro e odore putrescente, verosimilmente costituito da percolato di discarica»;
   per questi motivi il comune di Vizzolo, supportato dalla città metropolitana di Milano, ha intimato ai privati ed in particolare a Vizzolo ambiente Srl, proprietaria del sito, di riprendere a occuparsi della discarica, ovvero a bonificare il percolato e a pompare il biogas. Di quest'ultimo aspetto si sarebbe dovuta occupare Cofely Italia spa, che ha tuttavia opposto, con ricorso giurisdizionale al competente TAR, la scadenza del suo rapporto contrattuale con la proprietà al 31 dicembre 2014;
   sta di fatto che, nel frattempo, il percolato presumibilmente continui a confluire nel fiume Lambro;
   come ha rilevato la stessa città metropolitana di Milano nell'ambito della citata controversia giurisdizionale «il mancato adempimento delle prescrizioni in oggetto avrebbe aggravato la situazione ambientale, con pericolo per la salute pubblica e l'ambiente»;
   il comune di Vizzolo ha incassato il milione di euro depositato come fideiussione da Vizzolo Ambiente al momento della stipula della convenzione e potrebbe impiegare tali somme per avviare un intervento d'urgenza;
   la situazione di grave pericolo per l'ambiente e per la salute dei cittadini è stata accertata dagli enti pubblici a ciò deputati;
   sarebbe opportuno e urgente un intervento diretto del Governo, in particolare ai fini della caratterizzazione dei rifiuti presenti nel sito, di un'indagine geoelettrica per verificare la dispersione del percolato in falda e di un piano di monitoraggio dell'aria –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della situazione illustrata in premessa e se, data la gravità della situazione accertata e quella che l'interrogante giudica l'inerzia degli enti locali interessati, intendano urgentemente assumere iniziative, per quanto di competenza e anche per il tramite del Comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, al fine di verificare lo stato dei luoghi e il livello di inquinamento, evitando ulteriori gravi danni all'ambiente e alla salute dei residenti. (4-11291)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deposito dei rifiuti

sanita' pubblica

rifiuti