ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11290

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 530 del 26/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: TANCREDI PAOLO
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 26/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/11/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11290
presentato da
TANCREDI Paolo
testo di
Giovedì 26 novembre 2015, seduta n. 530

   TANCREDI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   nel rispondere all'interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-06880 il 5 novembre 2015, il Ministro della salute ha chiarito che «il problema della cancellazione del numero progressivo in chiaro della confezione presente sullo strato intermedio del bollino (...) non presenta una rilevanza sulla sicurezza dei medicinali (...) non vi è alcun pericolo per la salute pubblica, visto che, com’è noto, il bollino ha la finalità di contrastare le frodi»;
   il Ministro ha anche precisato che: «la dimensione del fenomeno è elemento discriminante per definire le eventuali azioni da intraprendere, non vi è dubbio infatti, che se il fenomeno riguarda poche confezioni avrà una portata diversa»;
   «il Ministero ha provveduto a richiedere chiarimenti e dimensione del fenomeno all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato; siamo, pertanto, in attesa di ricevere le indicazioni da parte del medesimo Istituto»;
   «il problema dell'identificazione della confezione a fronte della cancellazione del numero progressivo sullo strato intermedio si pone solo per le confezioni prive dello strato superiore: per questa ragione, la disfunzione segnalata ha ricadute sulla rintracciabilità di confezioni fuoriuscite dal canale distributivo legale»;
   «l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato cura la produzione di bollini farmaceutici, poiché questi ultimi sono ricompresi nell'elenco delle carte valori presente nel decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 23 dicembre 2013»;
   «il ruolo di vigilanza e controllo sulla produzione di carte valori e stampati, a rigoroso rendiconto dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, è di spettanza del Ministero dell'economia e delle finanze – Dipartimento del Tesoro»;
   la lettera b) del comma 10-bis dell'articolo 2 della legge 13 luglio 1966, n. 559, prevede tra i requisiti delle carte valori, la cui realizzazione è affidata all'Istituto Poligrafico, che essi siano «realizzati con tecniche di sicurezza o con impiego di carte filigranate o similari o di altri materiali di sicurezza ovvero con elementi o sistemi magnetici ed elettronici in grado, unitamente alle relative infrastrutture, di assicurare un'idonea protezione dalle contraffazioni e dalle falsificazioni»;
   gli obblighi posti a carico dell'Istituto Poligrafico da questa stringente normativa appaiono all'interrogante non rispettati in quanto:
    1) l'IPZS si è prefissato l'obiettivo di internalizzare la produzione dei bollini, ordinando 16 macchine di stampa per i bollini, in parte installate, previo collaudo risultato positivo, e riducendo sensibilmente le quote delle imprese fiduciarie operanti per lo stesso. Questa elevazione della quota interna all'IPZS ha comportato la riduzione della flessibilità produttiva, come segnalato dal focus di Eurispes pubblicato l'8 luglio 2015, e l'impiego di tecnologie non del tutto adeguate alla tipologia del prodotto. Si sono registrate fasi di incertezza produttiva, già segnalate nella primavera del 2015, errori di doppia numerazione, stampa precaria e non corrispondente ai requisiti tecnici di alcuni dati del bollino;
    2) la recentissima immissione in commercio di prodotti con codici sbagliati ha reso palese il mancato controllo degli standard qualitativi di produzione all'interno dell'IPZS;
    3) la possibilità di rimuovere, mediante semplice sfregamento il codice progressivo in chiaro sulle confezioni significa che si stanno utilizzando tecnologie non idonee o fornitori non esperti;
   il complesso dei fattori sopra elencati sta comportando la presenza sul mercato di prodotti difettosi e di conseguenza la recrudescenza di fenomeni come i furti per l'esportazione dell'astuccio privo del bollino e con il codice cancellato nonché il riciclaggio dei bollini per mercati illegali e prescrizioni di comodo per commettere truffe ai danni del servizio sanitario;
   il bollino privato del codice progressivo esclude possibilità di effettuare controlli sulle prescrizioni a livello domiciliare (post consegna della farmacia) o di smascherare usi illegali degli stessi in caso di furti; problema gravissimo confermato dal Ministro della salute, laddove, nel rispondere all'interrogazione sopra citata afferma che «(...) la disfunzione segnalata ha ricadute sulla rintracciabilità di confezioni fuoriuscite dal canale distributivo legale (...)»;
   fenomeni che si potevano ritenere sgominati per il settore farmaceutico italiano stanno repentinamente riprendendo: le cronache segnalano quesiti, reati contro ospedali, grossisti e farmacie quando addirittura non si assaltano i Tir dell'industria farmaceutica;
   alcune ricerche, quali ad esempio «The theft of medicines from Italian hospital» pubblicato nel marzo 2014 dal centro Transcrime dell'università Cattolica di Milano – Università di Trento segnalano che tra il 2006 e il 2013 un ospedale italiano su dieci ha registrato un furto di farmaci, subendo una perdita media, per ogni furto, di circa 330 mila euro;
   questa recrudescenza di attività illegali attorno al farmaco comporta rilevanti maggiori oneri di finanza pubblica; peraltro l'Istituto Poligrafico, dopo aver assicurato che la stampa internalizzata avrebbe comportato minori oneri per le case farmaceutiche e quindi per i cittadini, vende i suoi bollini a 26 euro ogni 1000, mentre le ditte esterne assicuravano un prezzo tra 13,6 euro e i 9 euro, come confermato dal focus di Eurispes pubblicato l'8 luglio 2015 –:
   se il Governo, nell'ambito delle proprie competenze, non ritenga opportuno:
    a) assumere immediate informazioni presso l'Istituto Poligrafico riguardo ai motivi del complesso delle disfunzioni segnalate in premessa e in diversi altri atti di sindacato ispettivo, disfunzioni che perdurano ormai da mesi;
    b) assumere iniziative volte a prevedere il sollecito adeguamento delle macchine di stampa per stampare i bollini farmaceutici alle specifiche di stabilità della stampa, eventualmente valutando se interrompere l'immissione in commercio di bollini farmaceutici privi delle necessarie specifiche di sicurezza;
    c) assumere iniziative per revisionare la parte relativa ai sistemi di sicurezza e di layout del bollino farmaceutico definiti nell'allegato tecnico del decreto 30 maggio 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 luglio 2014, n. 165 ed emanato, forse impropriamente a giudizio dell'interrogante, dal solo Ministero della salute;
    d) valutare la percorribilità di quanto previsto dall'articolo 4, comma 1, del citato decreto ministeriale 30 maggio 2014, che prevede la possibilità di avvalersi di aziende opportunamente selezionate. (4-11290)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza del posto di lavoro

prodotto farmaceutico

farmacologia