Legislatura: 17Seduta di annuncio: 528 del 24/11/2015
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/11/2015
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/11/2015 Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 09/12/2015
SOLLECITO IL 30/11/2015
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 09/12/2015
SOLLECITO IL 29/01/2016
SOLLECITO IL 15/06/2016
SOLLECITO IL 29/07/2016
SOLLECITO IL 28/10/2016
SOLLECITO IL 09/01/2017
SOLLECITO IL 30/03/2017
SOLLECITO IL 30/05/2017
SOLLECITO IL 28/07/2017
SOLLECITO IL 30/10/2017
SOLLECITO IL 18/12/2017
LUIGI DI MAIO. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri
. — Per sapere – premesso che:
il 13 novembre 2015 si è appreso dalla solita conferenza stampa presso Palazzo Chigi che il Consiglio dei ministri aveva approvato un decreto-legge all'interno del quale venivano stanziate risorse per una pluralità di interventi;
in tale conferenza stampa, il Presidente del Consiglio ha presentato le consuete slide definendo il decreto-legge «happy days» e facendo assumere un tono a giudizio dell'interrogante farsesco alla vicenda, anche perché a ben 11 giorni dalla dichiarata approvazione non è ancora avvenuta la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale;
sulla stampa, il 17 novembre 2015, il testo, del quale sarebbe impossibile reperire anche solo delle bozza, è stato definito allo stato «gassoso» e non sarebbe stato nemmeno esaminato dal cosiddetto «pre-consiglio», dal momento che – sempre secondo quanto riportato da fonti di stampa – la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell'economia e delle finanze stavano «litigando» sulle coperture finanziarie;
secondo quanto riportato dalle slide il testo riguarderebbe questioni fondamentali, tra cui il Giubileo, che inizia l'8 dicembre 2015, il destino dell'area Expo, l'area di Bagnoli, la Terra dei fuochi, le emergenze nazionali e altro;
tuttavia, al di là del fatto che le slide non possono in alcun modo equivalere ad una fonte del diritto la reiterata bad practice governativa per cui vengono approvati dei decreti-legge (in teoria necessari e urgenti) la cui pubblicazione avviene dopo settimane, fatti salvi solenni annunci del Presidente del Consiglio, sta assumendo dei contorni vergognosi;
tale prassi potrebbe assumere ad avviso dell'interrogante anche dei risvolti penali legati alla non corrispondenza tra quanto approvato dal Consiglio dei ministri e quanto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, concretizzandosi una palese violazione della lettera c) del secondo comma dell'articolo 2 della legge 23 agosto 1988, n. 400 secondo cui sono sottoposti alla deliberazione del Consiglio dei ministri i decreti aventi valore o forza di legge e i regolamenti da emanare con decreto del Presidente della Repubblica;
l'interrogante ha già denunciato questa prassi del tutto incostituzionale con l'interrogazione a risposta scritta n. 4-04101 del 19 marzo 2014 alla quale non è ancora stata data risposta, nonostante quanto previsto dall'articolo 134 della Camera dei deputati, nonché i reiterati solleciti inoltrati il 9 ottobre e l'11 dicembre 2014, nonché il 18 febbraio, l'11 giugno, il 31 luglio e il 30 settembre 2015 –:
se il Presidente del Consiglio dei ministri non ritenga il comportamento illustrato in premessa poco rispettoso della Costituzione, del Parlamento e dei cittadini italiani;
se il Presidente del Consiglio dei ministri possa garantire, nella sua qualità di pubblico ufficiale, che il testo che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale sarà conforme a quello approvato dal Consiglio dei ministri;
se il Presidente del Consiglio dei ministri, per quanto di competenza del Governo, sia a conoscenza della data in cui avverrà tale pubblicazione. (4-11257)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):consiglio dei ministri
Capo di governo
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