ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11256

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 528 del 24/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: OTTOBRE MAURO
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 24/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 24/11/2015
Stato iter:
19/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/02/2016
GIRO MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 19/02/2016

CONCLUSO IL 19/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11256
presentato da
OTTOBRE Mauro
testo di
Martedì 24 novembre 2015, seduta n. 528

   OTTOBRE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   Alberto Menegatti, cittadino italiano, è stato trovato morto a Tenerife il 23 febbraio 2015. Consta all'interrogante che le cause della morte non siano state pienamente accertate dall'autopsia, né le indagini effettuate nelle ore immediatamente successive alla morte abbiano determinato un quadro probatorio certo;
   Alberto Menegatti, a Tenerife per allenamenti di surf, secondo l'autopsia sarebbe morto fra l'una e le due di notte di lunedì 23;
   una iniziale valutazione delle cause della morte, secondo quanto sarebbe stato detto ai genitori della vittima, ha orientato a sostenere che egli sarebbe morto per cause naturali imputabili ad un infarto, ma tale versione successivamente è stata smentita dall'autopsia secondo la quale il cuore di Alberto Menegatti era perfettamente sano;
   successivamente, sarebbe stato detto ai genitori di Alberto Menegatti che fra le possibili cause della morte vi fosse anche l'ipotesi che si possa trattare di una malattia genetica e che in tal caso fossero opportuni accertamenti nei loro confronti e dei loro familiari;
   la superficialità con cui a giudizio dell'interrogante sono state condotte le indagini e l'analisi contraddittoria degli indizi presenti nella stanza in cui Alberto Menegatti è stato trovato morto, in primo luogo una grande macchia di liquido attorno al suo corpo, sul lenzuolo del suo letto, la cui natura non è stata accertata, hanno condizionato l'inchiesta che ha evidenziato, fin dall'inizio, profonde lacune che gli inquirenti non hanno approfondito e chiarito;
   ai genitori, di Alberto Menegatti, giunti a Tenerife non appena informati di quanto accaduto, sarebbero state date spiegazioni che sono apparse incongruenti e insostenibili, in ordine ad un'inchiesta che sarebbe stata definita come conclusa, che avrebbero indotto i genitori a consentire la cremazione del corpo di Alberto Menegatti, il 25 febbraio 2015;
   ciò ha rappresentato, da parte delle autorità inquirenti, quella che l'interrogante giudica una sostanziale violazione delle norme di legge in Spagna, perché ogni decisione in merito al corpo di Alberto Menegatti avrebbe dovuto attendere la conclusione delle indagini in ogni aspetto fondamentale delle cause e delle condizioni, personali ed ambientali, della sua morte;
   i genitori di Alberto Menegatti, dunque, sarebbero stati indotti ad una scelta immediata in merito alla cremazione del corpo, sulla base di notizie infondate relative allo stato delle indagini ed hanno fatto rientro in Italia con le ceneri del loro figlio, mentre all'ospedale di Tenerife sono rimasti cuore, cervello e sangue prelevati dal corpo;
   ai genitori di Alberto Menegatti sarebbe stato negato il recupero degli organi e del sangue prelevati, da loro richiesto al fine di compiere in Italia gli esami ritenuti indispensabili ad un fondato accertamento delle possibili cause della morte, giacché le analisi condotte a Tenerife non potevano escludere con assoluta certezza che le cause della morte di Alberto Menegatti non fossero stati naturali;
   ad oggi i genitori di Alberto Menegatti non possono sapere quali siano state le reali cause della morte del loro figlio e i loro appelli ed iniziative – assistiti dall'avvocato Francesco Zarbo e dall'avvocato spagnolo Ana Isabel Carpentieri – per ulteriori e nuove indagini non sembrano essere stati accolti dalle autorità spagnole che non hanno dato alcuna risposta in particolare in merito ai richiesti referti delle analisi ematochimiche e delle analisi dei liquidi biologici –:
   di quali informazioni dispongano i Ministri interrogati sul caso della morte di Alberto Menegatti e quali iniziative il Governo intenda intraprendere per un reale accertamento dei fatti, della natura della morte e per la restituzione ai familiari degli organi prelevati dal corpo. (4-11256)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 19 febbraio 2016
nell'allegato B della seduta n. 573
4-11256
presentata da
OTTOBRE Mauro

  Risposta. — La vicenda del giovane Alberto Menegatti, deceduto lo scorso 23 febbraio nella località di El Medano – a sud di Tenerife, in Spagna – è stata seguita sin dal principio con la massima attenzione dall'ambasciata d'Italia a Madrid, anche per il tramite del console onorario a Tenerife.
  Sin dai momenti successivi al decesso, sono stati presi contatti diretti con le autorità locali affinché fossero espletati rapidamente tutti gli accertamenti del caso. Il console onorario a Tenerife, una volta informato che la guardia civil aveva prelevato il cadavere del giovane Alberto dalla sua abitazione per trasferirlo al locale istituto di medicina legale, ha immediatamente avvisato l'ambasciata che, a sua volta, si è tenuta in costante raccordo con i familiari, fornendo ogni possibile sostegno e assistenza ai genitori e alla sorella del ragazzo, arrivati a Tenerife il 24 febbraio.
  Nella stessa data è stata inoltre effettuata l'autopsia e, fin dall'inizio, il medico forense ha ipotizzato una morte per cause naturali. Affinché potessero essere condotti ulteriori e più approfonditi accertamenti, sono stati estratti dal cadavere alcuni organi, al momento conservati presso l'Istituto nazionale spagnolo di tossicologia e scienze forensi. Il 25 febbraio 2015 il tribunale di Granadilla de Abona ha autorizzato il trasferimento del corpo di Alberto Menegatti dall'istituto di medicina legale all'agenzia funebre che, su richiesta della famiglia, ha provveduto alla cremazione della salma il 26 febbraio.
  Di fronte alle richieste dei familiari di poter ottenere dei chiarimenti sulla morte del loro caro, il console onorario ha preso contatto con il direttore dell'istituto di medicina legale e ha organizzato un incontro con il medico forense che aveva effettuato l'autopsia. All'incontro ha preso parte anche la sorella del connazionale, Sara Menegatti – medico dentista – la quale, a seguito del colloquio, ha espresso soddisfazione per i chiarimenti ricevuti.
  La relazione conclusiva del medico legale spagnolo, emessa il 22 aprile 2015, ha confermato l'avvenuto decesso per cause naturali, in particolare per una «sindrome di morte improvvisa giovanile, compatibile con una canalopatia». Considerata l'ereditarietà di tali patologie, il medico forense, nelle sue conclusioni, ha suggerito che i familiari si sottopongano a un controllo cardiologico ed eventualmente a uno studio genetico.
  L'ambasciata a Madrid ha inoltre assistito i familiari nella procedura di rimpatrio delle ceneri e degli organi di Alberto espiantati nonché dei campioni del suo sangue. Lo scorso 25 novembre, la signora Sara Menegatti ha trasmesso i documenti con i quali il tribunale di Granadilla de Abona ha concesso l'autorizzazione alla famiglia a ritirare i resti del figlio, esprimendo la volontà di farli rientrare in Italia. Al momento sono in corso accertamenti al fine di poter esperire gli adempimenti previsti dall'ordinamento italiano per il rimpatrio di resti organici non destinati alla tumulazione. Per questi infatti sono necessari l'adozione di precauzioni igieniche e mezzi tecnici volti a garantirne la conservazione in fase di trasporto.
  Si assicura pertanto che la nostra ambasciata continuerà a rimanere in contatto con la famiglia e con le autorità locali al fine di permettere in tempi celeri il rimpatrio degli organi prelevati dal corpo di Alberto e rendere così possibili gli ulteriori accertamenti in merito alla sua morte.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleMario Giro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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morte

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