ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11250

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 528 del 24/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/11/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/11/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 01/12/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11250
presentato da
GIORDANO Silvia
testo di
Martedì 24 novembre 2015, seduta n. 528

   SILVIA GIORDANO, COLONNESE, NESCI, LUIGI GALLO, FICO, MANTERO, GRILLO, MICILLO, CECCONI, BARONI, LOREFICE, DI VITA, TOFALO e PISANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il 13 marzo 2007 la regione Campania ha siglato il piano di rientro dal disavanzo;
   il Ministero della salute descrive i piani di rientro come parte integrante del singolo accordo fra lo Stato e la regione, configurandoli come un vero e proprio programma di ristrutturazione industriale capace di incidere sui fattori di spesa sfuggiti al controllo delle regioni. Un piano di rientro della spesa sanitaria, siglato da una regione in disavanzo, è finalizzato a ristabilire l'equilibrio economico-finanziario della regione interessata;
   l'articolo 120 della Costituzione prevede che il Governo può sostituirsi a organi delle regioni, nel caso di mancato rispetto di norme o di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica, ovvero quando lo richiedono la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali dei governi locali;
   la sentenza della Corte costituzionale n. 155 del 2011, infatti, ha stabilito che «quando una Regione viola gravemente e sistematicamente gli obblighi derivanti dai principi della finanza pubblica, come nel caso che conduce alla nomina del commissario ad acta, essa patisce una contrazione della propria sfera di autonomia, a favore di misure introdotte per sanzionare tali inadempimenti da parte dello Stato. Queste misure, benché mirate e specifiche, appartengono all'ambito dei principi fondamentali del coordinamento della finanza pubblica»;
   in Campania i commissari ad acta per il piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario sono stati i presidenti della regione Antonio Bassolino e Stefano Caldoro, ma attualmente sia l'articolo 12 del patto per la salute 2014-2016 sia la legge di stabilità 2015 (legge 190 del 2014) prevedono che la nomina a commissario ad acta sia incompatibile con l'affidamento o la prosecuzione di qualsiasi incarico istituzionale presso la regione soggetta a commissariamento; il commissario ad acta ove nominato, deva possedere un curriculum che evidenzi qualificate e comprovate professionalità ed esperienze di gestione sanitaria;
   spettano al commissario ad acta per il piano di rientro l'adozione di tutte le misure indicate nel Piano nonché gli ulteriori atti e provvedimenti normativi, amministrativi organizzativi e gestionali da esso implicati in quanto presupposti o comunque correlati e necessari alla completa attuazione del piano. Peraltro, la nomina del commissario comporta l'automatica adozione di misure restrittive e sanzionatorie verso la regione (sospensione dei trasferimenti erariali a carattere non obbligatorio, decadenza dei direttori generali, amministrativi e sanitari, incremento delle aliquote erariali); a quanto risulta agli interroganti, dopo le elezioni regionali campane del 31 maggio 2015 non è stato nominato il nuovo commissario, nonostante la situazione di oggettiva gravità che vive la situazione sanitaria in Campania come emerge anche dai documenti prodotti dal Ministero della salute;
   nel documento «Adempimento mantenimento nell'erogazione dei LEA» a cura dell'ufficio VI della direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della salute si illustrano i risultati ottenuti dalle regioni attraverso una classificazione a tre livelli (adempienza, adempienza con impegno, critica). Nella valutazione sintetica circa l'adempienza sul mantenimento dei LEA la regione Campania è stata classificata nel livello critico dal 2009 al 2012 e, nel 2013, adempiente con impegno su alcuni indicatori tra cui screening, assistenza residenza agli anziani e ai disabili, assistenza ospedaliera;
   il regolamento del Ministero della salute sugli standard quantitativi e qualitativi dell'assistenza ospedaliera fissa al 25 per cento la quota massima di cesarei primari per le maternità con più di 1000 parti e al 15 per cento per le maternità con meno di 1000 parti. Dal programma nazionale esiti 2015 elaborato dall'AGENAS il valore medio dei parti cesarei in Campania è al 50 per cento con punte del 95,05 per cento, per la Casa di cura Villa Cinzia di Napoli, l'87,62 per cento dalla Casa di cura Sanatrix di Napoli con l'87,58 per cento per la Casa di cura Villa Bianca sempre di Napoli;
   la proporzione di parti effettuati con taglio cesareo è uno degli indicatori di qualità più frequentemente usato a livello internazionale per verificare la qualità di un sistema sanitario. Questo perché il ricorso inferiore al cesareo risulta sempre associato a una pratica clinica più appropriata, mentre diversi studi suggeriscono che una parte dei tagli cesarei è eseguita per «ragioni non mediche»;
   il budget, dalla regione Campania per l'anno 2015, destinato alle prestazioni ambulatoriali erogate da strutture accreditate è stato esaurito già a settembre 2015, come riportato in un articolo del quotidiano il Mattino del 31 agosto 2015: «Esauriti i budget di spesa per numerose prestazioni nei centri che operano in convenzione, a pagarne il prezzo sono gli anziani, i pazienti oncologici, gli ammalati cronici, i disoccupati e i più poveri. Tutti costretti ad attese più lunghe in ospedale e alla Asl, a ricorrere al privato per velocizzare, oppure a rinunciare agli accertamenti clinici perché troppo costosi. Malati di cancro, diabetici, cardiopatici sballottolati da una struttura sanitaria pubblica all'altra alla ricerca di un posto libero per un esame del sangue, una tac, una risonanza, una pet, una visita cardiologica. L'esaurimento dei tetti di spesa è un anatema. Per tutti. Per i malati, per i medici di famiglia, per gli ospedali, per le strutture convenzionate. E così partono da Napoli appelli al Ministro della salute. Si invoca un tavolo col Governo per una deroga. Si chiede di non lasciare soli i pazienti indigenti. Quelli che non possono pagarsi il diritto alla salute. Quelli costretti a rinunciare ad esami fondamentali per la propria sopravvivenza in attesa di gennaio, quando si potrà di nuovo contare sulla sanità accreditata. Ma quando, forse, sarà troppo tardi per fermare un cancro» –:
   se, alla luce di quanto esposto in premessa, non ritengano indispensabile e urgente procedere alla nomina del commissario ad acta per la prosecuzione del piano di rientro del disavanzo sanitario campano;
   se il Governo abbia avviato la procedura per la nomina del commissario ad acta per il rientro dal disavanzo valutando i curricula come previsto dall'articolo 1, comma 549, della legge 190 del 2014 e garantendo il rispetto dei principi di trasparenza e meritocrazia;
   se, alla luce dei fatti esposti in premessa, non ritengano necessario assumere ogni ulteriore iniziativa per assicurare i livelli essenziali di assistenza e la stabilità finanziaria della sanità campana. (4-11250)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

spese sanitarie

amministrazione regionale

cancro