ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11242

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 528 del 24/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: BRIGNONE BEATRICE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 24/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/11/2015
MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/11/2015
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 24/11/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11242
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo di
Martedì 24 novembre 2015, seduta n. 528

   BRIGNONE, CIVATI, ANDREA MAESTRI e PASTORINO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri inviava in data 30 gennaio 2013 una circolare ai dirigenti scolastici di ogni ordine e grado stimolandoli a mettere in atto le azioni previste dal protocollo d'intesa, tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, con le quali le parti «s'impegnavano a promuovere un piano pluriennale di attività comuni, nel rispetto della propria autonomia e nell'ambito delle rispettive competenze, di sensibilizzazione e formazione, volte a promuovere nei giovani, sulla base delle norme e dei valori della Costituzione italiana, la cultura del rispetto e dell'inclusione, e per la prevenzione e il contrasto di ogni tipo di violenza e discriminazione» sottolineando «l'alto valore civile ed educativo dell'iniziativa, pregando i dirigenti scolastici di assicurarne la massima diffusione presso le istituzioni scolastiche, assicurando nello stesso tempo la più ampia collaborazione con le stesse nell'organizzazione delle iniziative e delle proposte progettuali»;
   in particolare, come si legge nella circolare, tutti gli istituti scolastici erano invitati a «attivare opportuni e significativi percorsi di sensibilizzazione, informazione, prevenzione e contrasto a tutte le forme di violenza e di razzismo»;
   il documento ricordava inoltre che è compito delle istituzioni scolastiche diffondere la massima conoscenza dei diritti della persona e del rispetto verso gli altri, della prevenzione e il contrasto a fenomeni di violenza e discriminazione sulla base del genere, della religione, della razza o dell'origine etnica, della disabilità, dell'età, dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere, richiedono azioni mirate da parte dei soggetti istituzionali delegati e delle associazioni;
   in data 6 luglio 2015 il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca trasmetteva – in base alla legge sulla riforma scolastica – «La Buona Scuola», una nota a tutte le scuole con le indicazioni dei corretti adempimenti riguardanti il piano dell'offerta formativa;
   il documento sopra citato conteneva tra le indicazioni lo «sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e di convivenza civile e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale, il rispetto e la valorizzazione delle differenze per stimolare il dialogo fra le culture e sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità» oltre alla «prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, delle discriminazioni e del bullismo, anche informatico...»;
   in base alle numerose richieste di chiarimenti, sia da parte di dirigenti scolastici e docenti che di genitori, riguardo a una presunta possibilità d'inserimento all'interno dei piani dell'offerta formativa delle scuole della cosiddetta «Teoria del Gender», che troverebbe attuazione in pratiche e insegnamenti non riconducibili ai programmi previsti dagli attuali ordinamenti scolastici e nonostante la nota inviata il 6 luglio 2015, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca in data 15 settembre 2015 ha provveduto con Prot. AOODPIT n. 1972 a inviare ulteriore nota a tutti i direttori generali degli uffici scolastici regionali e al Forum degli studenti e dei genitori aventi per oggetto: «Chiarimenti e riferimenti normativi a supporto dell'articolo 1 comma 16 legge 107/2015»;
   i maggiori dubbi dei genitori scaturiscono da una non corretta interpretazione del comma 16 della legge n. 107 del 2015 di Riforma su «La Buona Scuola» che recita testualmente: «Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119»;
   la strategia del Trattato di Lisbona evidenzia che «per il raggiungimento delle competenze chiave di Cittadinanza, nazionale, europea e internazionale, entro le quali rientrano la promozione dell'autodeterminazione consapevole e del rispetto della persona, gli alunni devono acquisire fondamentali aspetti di educazione alla lotta a ogni tipo di diversità nel rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione»;
   in occasione del Festival delle Letterature dell'Adriatico svoltosi pochi giorni fa a Pescara, gli istituti comprensivi 1-2-4-6-7 della città, nell'ambito della programmazione curriculare disciplinare prevista dalla legge in vigore e con il patrocinio dell'amministrazione comunale hanno trattato alcuni temi contenuti nella legge n. 119 del 2015 «La Buona Scuola» nell'ambito dello sviluppo dei piani di offerta formativa con particolare riferimento al rispetto e la valorizzazione delle differenze;
   i dirigenti degli istituti sopra richiamati, partecipavano nell'ambito dell'iniziativa letteraria promossa dall'amministrazione comunale con personale specializzato facente parte dell'Associazione Fantasma, associazione che da anni con diverse tematiche lavora sul territorio, fra cui il rispetto delle differenze di genere con il solo scopo di sostenere un progetto di animazione alla lettura sul tema specifico del contrasto alla violenza e il rispetto delle differenze;
   di fatto, le scuole aderenti non hanno fatto altro che accogliere l'invito dell'amministrazione comunale a partecipare all'iniziativa letteraria;
   gli esperti di una Associazione incontravano gli insegnanti delle scuole aderenti per concordare gli argomenti e i testi da trattare. Il tema stabilito è stato contro gli stereotipi di genere;
   ciò ha causato un vero e proprio allarmismo nei tanti genitori degli studenti frequentanti gli istituti scolastici a tal punto da denunciare agli organi preposti che personale estraneo alla scuola trattava, senza previa autorizzazione dei genitori, tematiche diverse tra cui le differenze di genere;
   in seguito alle proteste, i dirigenti scolastici decidevano di sospendere ogni attività progettuale programmata e successivamente a seguito dell'intervento dell'assessore comunale alla pubblica istruzione del comune di Pescara, le attività in ambito scolastico venivano riprese regolarmente –:
   se sia informato di quanto successo negli istituti comprensivi 1-2-4-6-7 di Pescara, con particolare riferimento alle iniziative di programmazione curriculare concernenti il rispetto delle differenze e contro gli stereotipi di genere;
   come intenda adoperarsi per evitare la diffusa paura a trattare temi di fondamentale importanza sul piano sociale come il rispetto delle differenze e la libertà di orientamento sessuale poiché quanto accaduto negli Istituti scolastici di Pescara non è un problema isolato poiché le note del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca evidenziano in modo chiaro;
   se non ritenga opportuno, mediante nota da inviare agli istituti comprensivi sopra indicati, fornire un chiarimento ai tanti preoccupati genitori degli studenti frequentanti le classi degli Istituti, richiamando quanto contenuto nella legge 119 del 2015 ed evidenziando anche un grave e inutile allarmismo basato esclusivamente sulla non conoscenza di quanto contenuto nella «Buona Scuola». (4-11242)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

discriminazione religiosa

violenza sessuale

discriminazione basata sulle tendenze sessuali