ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11212

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 525 del 19/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: ZANIN GIORGIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 19/11/2015
Stato iter:
19/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/02/2016
BIANCHI DORINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 19/02/2016

CONCLUSO IL 19/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11212
presentato da
ZANIN Giorgio
testo di
Giovedì 19 novembre 2015, seduta n. 525

   ZANIN e GHIZZONI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   le commissioni di sorveglianza sugli archivi degli uffici periferici dello Stato svolgono attività specificamente rivolta agli archivi correnti e di deposito delle amministrazioni dello Stato. Ogni ufficio periferico dello Stato (sia organo giudiziario che amministrativo) ha l'obbligo di istituire, sul proprio archivio, una commissione di sorveglianza, ovvero un organo collegiale misto formato da quattro componenti: due funzionari dell'ufficio di appartenenza, uno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Archivio di Stato) e uno del Ministero dell'interno (prefettura). La costituzione delle commissioni di sorveglianza sugli archivi è prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, mentre la loro composizione e il loro funzionamento sono disciplinati dal decreto del Presidente della Repubblica 8 gennaio 2001, n. 37;
   tali commissioni hanno il compito di vigilare sulla corretta tenuta degli archivi correnti e di deposito, collaborare alla definizione dei criteri di organizzazione, gestione e conservazione dei documenti, proporre gli scarti che devono essere autorizzati dalla direzione generale per gli archivi del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, curare i versamenti all'archivio di Stato competente per territorio ed identificare gli atti di natura riservata;
   la commissione si riunisce periodicamente per valutare quali atti siano destinati alla conservazione perenne e quali possano essere eliminati; inoltre, può intervenire anche sull'organizzazione dell'archivio corrente e di deposito. Svolge dunque funzioni fondamentali al fine di assicurare la giusta tenuta degli archivi, tra i quali anche quelli notarili, assumendo le opportune iniziative al fine di risolvere problemi temporanei e/o strutturali;
   preso atto, infine, che l'archivio notarile di Pordenone versa da tempo in condizioni di elevata precarietà, al punto che già dal 2009 sono state avviate le pratiche per la realizzazione di una nuova apposita sede. Una operatività interrotta a seguito di un parere negativo espresso dall'Avvocatura Generale di Stato nel 2011 e che, perciò, ha lasciato il problema irrisolto, nonostante ad oggi la procedura sia in fase avanzata. Problema che ora si è sostanzialmente aggravato dal recente accorpamento del tribunale di Portogruaro (in provincia di Venezia) con quello di Pordenone (in regione Friuli Venezia Giulia) –:
   se il Governo sia in possesso di informazioni aggiornate sullo stato di attivazione delle commissioni di sorveglianza a livello nazionale e più nello specifico se una tale commissione risulti attiva a Pordenone;
   se, vista la delicata condizione dell'archivio notarile di Pordenone, il Governo non ravveda l'opportunità di assumere iniziative di verifica, per quanto di competenza, anche attivando i poteri della suddetta commissione di sorveglianza.
(4-11212)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 19 febbraio 2016
nell'allegato B della seduta n. 573
4-11212
presentata da
ZANIN Giorgio

  Risposta. — Nell'atto in esame, l'interrogante, premesso che le commissioni di sorveglianza sugli archivi degli uffici periferici dello Stato svolgono un'attività specificamente rivolta agli archivi correnti e di deposito delle amministrazioni dello Stato, e che tali commissioni hanno il compito di vigilare sulla corretta tenuta degli archivi correnti e di deposito, segnala che l'archivio notarile di Pordenone versa da tempo in condizioni di elevata precarietà, che si è sostanzialmente aggravata a seguito dei recente accorpamento del tribunale di Portogruaro (in provincia di Venezia) con quello di Pordenone (in regione Friuli Venezia Giulia), chiedendo se il Ministero sia in possesso di informazioni aggiornate sullo stato di attivazione delle commissioni di sorveglianza a livello nazionale e più nello specifico se una tale commissione risulti attiva a Pordenone.
  A tale riguardo si comunica quanto segue.
  Gli archivi notarili conservano gli atti, repertori e registri dei notai cessati per cento anni (articolo 3, legge n. 629 del 1952); trascorso tale termine versano gli atti agli Archivi di Stato competenti per territorio. La commissione di sorveglianza e scarto, istituita ai sensi dell'articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 37 del 2001 presso l'archivio notarile di Pordenone, fino ad oggi non si è mai riunita.
  Agli atti dell'archivio di Stato di Pordenone risultano le comunicazioni intercorse con l'archivio notarile di Pordenone da oggi al 2008, riguardanti la nomina del rappresentante del Ministero (il direttore
pro tempore dell'archivio di Stato) all'interno della commissione.
  Nel luglio del 2008 l'archivio di Stato di Pordenone inviava una nota all'Archivio Notarile Distrettuale di Pordenone, con la quale si portava a conoscenza che la Direzione Generale degli Archivi aveva deciso di condurre una ricognizione della situazione in cui versavano gli uffici centrali e periferici dell'amministrazione statale. Si chiedeva pertanto di far pervenire all'archivio di Stato notizie sullo stato delle commissioni di sorveglianza e di scarto, sulla presenza e utilizzazione di titolari, massimari di scarto e manuali di gestione, sull'attivazione del protocollo informatizzato e di procedure o procedimenti parzialmente o totalmente informatizzate, ed una stima, se nota, della documentazione cartacea o analogica da versare.
  Si chiedevano inoltre la copia – in formato digitale – del titolario e dei piani di conservazione di cui fossero in possesso.
  Infine, si invitava l'archivio notarile a formulare le proposte di scarto secondo un modello allegato, allo scopo di consentire alla direzione generale archivi di autorizzare gli scarti con la ragionevole certezza di non avviare al macero documenti essenziali per documentare le funzioni svolte dell'ufficio. Le motivazioni di scarto avrebbero dovuto fare riferimento al piano di conservazione.
  In risposta a tale richiesta, l'archivio notarile di Pordenone inviava una nota nel settembre 2008, con la quale comunicava di non prevedere, nel medio termine, l'effettuazione di versamenti all'Archivio di Stato, in quanto, essendo stato istituito relativamente di recente (nel 1969), ai sensi delle vigenti disposizioni (articolo 3, legge n. 629 del 1952), non prevedeva di effettuare versamenti prima del 2069.
  Per quanto riguarda la Commissione di sorveglianza istituita presso l'Archivio notarile, ai sensi dell'articolo 3, comma 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 37 del 2001, sarà cura del Ministero sollecitarne l'operatività, attraverso l'archivio di Stato di Pordenone, competente per territorio, affinché il rappresentante del Ministero possa essere adeguatamente informato e suggerire gli opportuni interventi, anche con riferimento alla sede dell'archivio.
  Per quanto riguarda infine le informazioni in merito all'attività delle commissioni di sorveglianza a livello nazionale, si rinvia ai paragrafi relativi della relazione della Corte dei conti – sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato, «Gli archivi di deposito delle Amministrazioni statali e la
spending review», redatta con la collaborazione della direzione generale archivi del Ministero e presentata nell'adunanza a collegi congiunti del 17 dicembre 2015. che sarà prossimamente pubblicata nel sito internet della Corte dei conti.
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoDorina Bianchi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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