ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11180

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 524 del 18/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 18/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 18/11/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/11/2015
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/11/2015
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 18/11/2015
BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 18/11/2015
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/11/2015
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/11/2015
RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/11/2015
FARINA DANIELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/11/2015
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/11/2015
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/11/2015
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/11/2015
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2015
ROSSI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 18/11/2015
Stato iter:
21/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/03/2016
GIANNINI STEFANIA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 21/03/2016

CONCLUSO IL 21/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11180
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo di
Mercoledì 18 novembre 2015, seduta n. 524

   PELLEGRINO, GIGLI, MELILLA, SANNICANDRO, PASTORINO, BRIGNONE, GIANCARLO GIORDANO, PALAZZOTTO, RICCIATTI, DANIELE FARINA, AIRAUDO, PLACIDO, ZARATTI, ZANIN e ROSSI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   il professor Livio Bearzi, già dirigente scolastico del Convitto nazionale dell'Aquila, è recluso nel carcere di Udine in esecuzione della condanna a quattro anni per la morte di tre ragazzi minorenni a causa del crollo dell'edificio durante il terremoto del 2009;
   l'ordine di carcerazione è stato emesso dal tribunale dell'Aquila, dopo la sentenza confermata in via definitiva dalla quarta sezione penale della Corte di Cassazione;
   la sentenza stabilisce oltre a quattro anni di reclusione per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose anche la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni;
   con la medesima pronuncia, è stato condannato a 2 anni e sei mesi di reclusione Vincenzo Mazzotta, dirigente della provincia de L'Aquila, ed il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca è stato condannato al risarcimento alla parte civile;
   a giudizio degli interroganti la sentenza della Corte descrive la grave incongruenza della normativa che attribuisce responsabilità della sicurezza e della manutenzione degli edifici in quanto datori di lavoro ai dirigenti scolastici;
   paradossalmente ai dirigenti scolastici non sono attribuiti direttamente gli strumenti economici per esercitare effettivamente tale responsabilità e per intervenire autonomamente in via ordinaria e straordinaria sulle problematiche e sui rischi delle strutture, le cui caratteristiche, problematiche, inefficienze e inadeguatezze sono peraltro elementi inscindibili e limiti sostanziali nella definizione dell'offerta formativa;
   la riforma della scuola italiana afferma di voler riformulare e accentuare l'autonomia e dichiara di aver ridisegnato la governance delle scuole, ma ha lasciato inalterata la dicotomia funzionale/gestionale tra soggetti proprietari degli edifici scolastici e dirigenze scolastiche;
   va chiarito il ruolo delle dirigenze scolastiche nelle strategie di gestione dei finanziamenti da parte degli enti locali, come nel caso dell'atteso bando da 40 milioni di euro per le indagini diagnostiche su solai e controsoffitti delle scuole o nei progetti per i quali le regioni stipuleranno i mutui BEI per opere di riqualificazione, rinnovamento, messa in sicurezza e costruzione degli edifici scolastici;
   il primo ottobre 2015 il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha ritenuto di istituzionalizzare la data del 22 novembre quale giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole –:
   se il Governo sia a conoscenza dell'accaduto e se e in quali tempi preveda di aumentare iniziative normative urgenti per risolvere gli aspetti più controversi dell'applicazione della disciplina sulla sicurezza sul lavoro (decreto legislativo n. 81 del 2008) in ambito scolastico, così da individua le responsabilità effettive e le relative ripercussioni legali. (4-11180)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 21 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 594
4-11180
presentata da
PELLEGRINO Serena

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione in esame si ritiene utile, preliminarmente, ricostruire il quadro normativo di riferimento in materia di responsabilità legata agli aspetti di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
  La materia in argomento era già disciplinata dal decreto legislativo n. 626 del 1994 – riguardante il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro – all'articolo 4, comma 12, rubricato proprio «Obblighi del datore di lavoro, del dirigente e preposto».
  Tale disposizione è stata interamente trasfusa nel vigente articolo 18, comma 3, del decreto legislativo n. 81 del 2008 – così detto Testo unico sicurezza sul lavoro – rubricato «Obblighi del datore di lavoro e del dirigente».
  Il citato comma dispone: «Gli obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare, ai sensi del presente decreto legislativo, la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati in uso a pubbliche amministrazioni o a pubblici uffici, ivi comprese le istituzioni scolastiche ed educative, restano a carico dell'amministrazione tenuta, per effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione. In tale caso gli obblighi previsti dal presente decreto legislativo, relativamente ai predetti interventi, si intendono assolti, da parte dei dirigenti o funzionari preposti agli uffici interessati, con la richiesta del loro adempimento all'amministrazione competente o al soggetto che ne ha l'obbligo giuridico».
  Stante quanto previsto dal citato comma, la normativa vigente impone obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per garantire la sicurezza delle scuole in capo all'amministrazione proprietaria. Nel caso di specie, si tratta, infatti, degli enti locali (comune, provincia, enti di area vasta o città metropolitana) proprietari degli stessi edifici scolastici.
  Allo stesso tempo, la medesima disposizione normativa di cui sopra prevede che gli obblighi previsti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro siano individuati in capo ai datori di lavoro e, quindi, nel caso in questione, in capo ai dirigenti scolastici. Gli stessi dirigenti si considerano affrancati dai suddetti obblighi con la richiesta di intervento avanzata alle amministrazioni proprietarie degli edifici. Pertanto, secondo le vigenti disposizioni si configura in capo al dirigente scolastico, in quanto appunto datore di lavoro, una responsabilità relativa al rispetto della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, ma contestualmente lo stesso dirigente scolastico può esimersi da responsabilità segnalando le criticità agli enti proprietari ogni qualvolta ne ravvisi la necessità.
  Posto ciò, è evidente che l'unica strada possibile per alleviare le responsabilità legate alla figura del dirigente scolastico è quella di una modifica normativa.
  Il dirigente scolastico, quale datore di lavoro, anche in riferimento ai contenuti di cui all'articolo 2087 del codice civile (tutela delle condizioni di lavoro) ed all'autonomia scolastica, considerato anche il fatto che non può essere presente in ogni luogo ed in ogni tempo, per poter svolgere correttamente e concretamente le sue funzioni, ha la necessità di dover ben impostare la propria struttura lavorativa mettendo in luce gli aspetti organizzativi e gestionali in modo tale che risultino chiaramente identificati i compiti, le funzioni e le responsabilità di ogni singolo prestatore di lavoro subordinato così come identificati dagli articoli 2094 e 2095 del codice civile.
  Una proposta, oggetto di riflessione interna al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da valutare comunque in raccordo con le altre amministrazioni interessate, è quella secondo cui potrebbe prevedersi di limitare gli obblighi attualmente insistenti in capo al dirigente scolastico, quale datore di lavoro, alle sole aree e spazi che gestisce direttamente. Gli altri spazi, come ad esempio, i locali tecnici, i sottotetti non utilizzati e i tetti potrebbero essere individuati quali luoghi di esclusiva competenza ed accesso (e quindi responsabilità) dell'ente locale proprietario. Stesso discorso potrebbe farsi, inoltre, anche con riferimento ai locali adibiti a cucine, mense o bar che, di conseguenza, potrebbero essere individuati quali luoghi per i quali gli obblighi e la responsabilità sono riconosciuti ad esempio in capo al titolare della ditta alla quale è affidato il servizio di ristorazione, mensa e/o bar.
  Si evidenzia che, proprio al fine di ridurre i rischi connessi al deterioramento e alla scarsa manutenzione degli edifici e, di conseguenza, i rischi dei dirigenti scolastici di incorrere in responsabilità per l'eventuale mancata o insufficiente segnalazione delle criticità agli enti proprietari ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, il Governo ha investito ingenti risorse negli ultimi 2 anni per la messa in sicurezza e riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico. Sono stati infatti stanziati circa 4 miliardi di euro diretti a finanziare numerosi interventi su tutto il territorio nazionale anche attraverso la recente legge n. 107 del 2015.
  Tra le ulteriori iniziative nuove e rilevanti in materia, si evidenzia inoltre che il 7 agosto 2015 è stata finalmente resa pubblica l'Anagrafe dell'edilizia scolastica, quale strumento utile per conoscere l'attuale «stato di salute» degli edifici scolastici. Il portale è accessibile da parte di tutti gli interessati e tramite l'inserimento del solo codice meccanografico della scuola è possibile ricavare tutte le informazioni al riguardo.
La Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricercaStefania Giannini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

BEI

sicurezza del lavoro

istituto di istruzione