ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11071

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 519 del 11/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: DI LELLO MARCO
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 11/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 11/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 11/11/2015
Stato iter:
04/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/03/2016
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/03/2016

CONCLUSO IL 04/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11071
presentato da
DI LELLO Marco
testo di
Mercoledì 11 novembre 2015, seduta n. 519

   DI LELLO e MANFREDI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il Consiglio dei ministri, il 27 marzo 2013, scioglieva, su richiesta del Ministro dell'interno, il consiglio comunale di Quarto, in provincia di Napoli, in base alla normativa antimafia. Infatti, l'amministrazione era stata al centro di un'inchiesta riguardante pressioni del clan dei Polverino sulle scelte urbanistiche. Per questo, già nel luglio del 2012, i carabinieri avevano eseguito una serie di perquisizioni negli uffici privati del sindaco, che comunque non era indagato, e in quelli di alcuni consiglieri comunali e imprenditori;
   le risultanze della commissione d'accesso – che a Quarto ha operato per circa sei mesi subito dopo lo scioglimento del consiglio comunale – sono risultate determinanti nello stabilire l'esistenza di presunte collusioni tra il clan camorristico e la politica locale;
   non è la prima volta comunque che il comune di Quarto viene sciolto per associazione mafiosa: negli ultimi venti anni il comune è stato commissariato già tre volte ed in due occasioni per infiltrazioni camorristiche;
   con decreto del Presidente della Repubblica, in data 9 aprile 2013, la gestione del comune di Quarto viene affidata, per la durata di mesi diciotto, ad una commissione straordinaria composta da un prefetto, da un viceprefetto e da un funzionario economico finanziario;
   nell'allegato al suddetto decreto di nomina, adottato a seguito della deliberazione del Consiglio dei ministri, del 27 marzo 2013, si legge testualmente: «sono state riscontrate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che hanno compromesso la libera determinazione e l'imparzialità degli organi eletti nelle consultazioni amministrative del 15 e 16 maggio 2011 nonché il buon andamento dell'amministrazione ed il funzionamento dei servizi. ..........  I lavori svolti dalla commissione d'indagine hanno preso in esame, oltre all'intero andamento gestionale dell'amministrazione comunale, la cornice criminale ed il contesto ambientale ove si colloca l'ente locale, con particolare riguardo ai rapporti tra gli amministratori e le locali cosche ed hanno evidenziato come l'uso distorto della cosa pubblica si sia concretizzato, nel tempo, nel favorire soggetti o imprese collegati direttamente od indirettamente ad ambienti malavitosi, per l'esistenza di una fitta ed intricata rete di amicizie e frequentazioni, che lega alcuni amministratori ad esponenti delle locali consorterie criminali od a soggetti ad esse contigui. (......) tenuto conto anche dell'assenza, in quel periodo, di un Piano regolatore, ha comportato una contestuale disordinata espansione dell'edilizia locale, nonché problematiche connesse ad un crescente abusivismo edilizio. (......) Proprio i consistenti aspetti economici legati al settore immobiliare hanno suscitato l'interesse e le ingerenze dell'organizzazione criminale che opera in quel territorio sull'attività dell'amministrazione locale, circostanza che, già nel 1992, aveva portato allo scioglimento del consiglio comunale per condizionamenti da parte della criminalità organizzata.»;
   dal momento che non risultava esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realtà sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata e, ritenuto che le esigenze della collettività locale e la tutela degli interessi primari richiedessero un ulteriore intervento dello Stato, al fine di assicurare il ripristino dei principi democratici e di legalità e per restituire efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente, il commissariamento viene prorogato per altri sei mesi con decreto datato 11 agosto 2014;
   il 15 giugno 2015 è stato eletto il nuovo sindaco (Rosa Capuozzo, M5S);
   il 15 ottobre 2015, sul quotidiano on line «l'Unità.Tv» viene pubblicata la notizia che il nuovo sindaco «pentastellato» si è fatto stampare i manifesti istituzionali dalla Tipografia Baiano, di proprietà del marito. Una decisione che, a giudizio degli interroganti senza ombra di dubbio, va contro le normali regole di deontologia e trasparenza amministrativa che prevedono di non attribuire ai propri familiari i lavori del comune. Ciò ha determinato una dura presa di posizione delle opposizioni hanno annunciato un esposto alla procura chiedendo l'immediata convocazione di un consiglio comunale per affrontare la problematica in questione;
   si legge ancora nell'articolo che, già nella composizione della giunta, il sindaco, appena insediato, aveva scelto, suscitando una serie di polemiche, di affidare l'incarico di vicesindaco ad Andrea Perotti, fratello di Anna Perotti, consigliera comunale neo-eletta;
   infine, è emerso qualche dubbio sulla recente revoca, datata 25 settembre, della delibera sul piano urbanistico comunale, una scelta singolare e preoccupante, visto che la commissione prefettizia straordinaria che ha guidato l'ente comunale durante il lungo commissariamento aveva appena approvato la delibera;
   il 5 novembre 2015, i quotidiani on line riportano la notizia di un nuovo scandalo al centro del qual sarebbe ancora il sindaco pentastellato: la signora Capuozzo, infatti, vivrebbe, con la sua famiglia, in un attico nel centro flegreo, abusivo. Il caso è esploso dopo l'invio ai carabinieri, da parte di un cittadino, di un dossier che contiene una aerofotogrammetria risalente al 12 maggio- del 2003, l'anno in cui secondo il marito del sindaco, Ignazio Baiano, sarebbe stato realizzato l'abuso da sanare: un sottotetto trasformato in un attico. Ebbene, la richiesta di sanatoria risale al mese di aprile del 2003 ma dalla foto scattata a maggio dello stesso anno quell'abuso ancora non appare. E non solo. Lo stesso dossier contiene anche un certificato di idoneità statica redatto dall'ingegnere Rosario Altamonte, indagato in un'ordinanza del gip di Napoli Alberto Capuano eseguita nel giugno dello scorso anno nell'ambito di un sequestro di immobili. Un'inchiesta che riguarda le infiltrazioni del clan Polverino nelle attività edilizie a Marano e Quarto –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative urgenti abbia intenzione di intraprendere, anche ai sensi degli articoli 141 e seguenti del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, sopratutto con riferimento agli abusi edilizi, che sembra continuino a manifestarsi.
(4-11071)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 4 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 583
4-11071
presentata da
DI LELLO Marco

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame l'interrogante, nel richiamare alcune vicende che denoterebbero anomalie nella gestione del comune di Quarto e situazioni di conflitto di interessi del sindaco Rosa Capuozzo, chiede di conoscere quali iniziative il Ministro dell'interno intenda assumere ai sensi degli articoli 141 e seguenti del testo unico delle leggi sulle autonomie locali.
  Si premette che Rosa Capuozzo si è insediata a capo del comune di Quarto in virtù delle consultazioni elettorali tenutesi nei mesi di maggio/giugno dello scorso anno, a conclusione del periodo, durato oltre due anni, di commissariamento straordinario susseguente allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa.
  Negli ultimi mesi, all'interno dell'amministrazione comunale si è registrata una forte contrapposizione tra maggioranza ed opposizione nonché all'interno della stessa maggioranza, che ha visto coinvolti il sindaco, membri della giunta e del consiglio.

I contrasti sono culminati con le dimissioni di alcuni assessori e consiglieri di maggioranza e di opposizione. Tra l'altro nella giornata del 21 gennaio scorso, anche il sindaco ha rassegnato le dimissioni, determinando l'avvio, decorsi i tempi tecnici, della procedura per lo scioglimento del Consiglio comunale e la nomina del commissario straordinario.
  Venendo alle questioni sollevate con l'atto di sindacato ispettivo, si rassicura innanzitutto che, come avviene per tutte le amministrazioni locali rinnovate a seguito di uno scioglimento per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso, la prefettura di Napoli ha attivato anche nei confronti del comune di Quarto, subito dopo l'insediamento dei nuovi organi elettivi, un'attività di monitoraggio.
  Quest'ultima, tuttora in corso, è finalizzata proprio a valutare l'azione amministrativa dell'ente locale, con specifico riferimento alla continuità dell'opera di risanamento specialmente nei settori di maggiore sensibilità e vulnerabilità oggetto di potenziale interesse dei clan camorristici.
  In tale contesto sono stati assegnati a supporto dell'amministrazione comunale, che ne aveva fatto specifica richiesta, tre professionalità in posizione di sovraordinazione, già precedentemente utilizzate dalla commissione straordinaria, per le esigenze degli uffici preposti all'assetto territoriale e agli affari economico-finanziari. Ed è in corso l'ulteriore assegnazione di un funzionario sovraordinato a supporto dell'ufficio legale.
  In ordine all'affidamento di commesse alla Tipografia «Baiano», di cui è titolare il marito del sindaco dimissionario, si rappresenta che negli ultimi anni, più volte, le varie amministrazioni comunali hanno affidato a detta impresa la fornitura di manifesti, bandi e avvisi comunali.
  Anche l'ultima amministrazione ha commissionato alla citata tipografia tale forniture per un importo complessivo di 400 euro (l'attuale regolamento comunale consente al dirigente di settore di procedere all'affidamento di incarichi per forniture tipografiche, senza bando, per spese inferiori a 500 euro).
  Per quanto riguarda il provvedimento del 25 settembre 2015, con cui la giunta comunale ha revocato la deliberazione adottata dalla commissione straordinaria relativa all'approvazione del preliminare del piano urbanistico comunale, si comunica quanto segue.
  Nello scorso mese di gennaio, il sindaco, in data antecedente alle sue dimissioni, ha rappresentato al prefetto che la revoca della delibera commissariale era stata adottata al solo scopo di riportare alla valutazione dei consiglieri comunali e dei cittadini i criteri posti alla base del piano in questione, aggiungendo che la questione, per la sua rilevanza, era stata dibattuta in numerose riunioni presso la sede comunale. L'intendimento della giunta era quello di arrivare in tempi brevi a una nuova delibera di approvazione del preliminare dello strumento urbanistico, che non si sarebbe discostata sostanzialmente dagli indirizzi e dall'impostazione della commissione straordinaria.
  Quanto al presunto abuso edilizio riguardante l'abitazione del sindaco, si informa che, a seguito dell'esposto presentato alla tenenza dei carabinieri di Quarto, la procura della Repubblica ha avviato un procedimento penale, disponendo gli accertamenti tecnici tuttora in corso, per la verifica di quanto denunciato.
  Si aggiunge, infine, che la situazione dell'amministrazione di Quarto è stata più volte esaminata dalla prefettura unitamente ai responsabili delle Forze di polizia, anche alla luce delle vicende sopra esposte. In tale sede, non sono emersi elementi tali da supportare l'assunzione di iniziative ai sensi degli articoli 141 e seguenti del testo unico delle leggi sulle autonomie locali. Si è comunque convenuto di continuare un costante e attento monitoraggio dell'ente locale in attesa di conoscere eventuali ulteriori elementi e sviluppi investigativi.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoGianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consiglio dei ministri

trasparenza amministrativa

amministrazione locale