Legislatura: 17Seduta di annuncio: 519 del 11/11/2015
Primo firmatario: GRECO MARIA GAETANA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/11/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/11/2015
GRECO. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
la Telecom ha dato inizio, in molte città siciliane, ai lavori per la realizzazione della rete della banda larga. Recentemente è stata data notizia della possibilità che 2.300.000 siciliani sparsi in circa 145 comuni potranno accedere alla connessione superveloce, fino a 30 megabit, dopo che sarà realizzata la rete della banda ultra larga in programma a breve nell'Isola;
una recente delibera della giunta regionale, che dà il via all'investimento grazie ai fondi, della politica agricola comune cui si aggiungeranno 30 minuti dell'operatore privato che si è aggiudicato l'appalto, cioè Telecom, ha consentito, subito dopo la firma della convenzione tra la regione e Infratel, di dare il via alla realizzazione dell'opera. Alla notizia, apparsa sui media, hanno fatto eco i sindacati chiedendo al governatore Crocetta di accelerare i tempi per la convocazione della conferenza, di servizi con la presenza dei comuni, ex, province, e Anas, affinché si proceda celermente, nel rispetto delle leggi, all'apertura dei cantieri;
le preoccupazioni secondo le quali Enna e il suo territorio fossero stati tagliati fuori dai lavori di Telecom Italia per gli interventi sulla banda larga sono state dissipate da una nota ufficiale della stessa azienda di telefonia fissa;
quindi, si prevede un futuro più veloce nella rete per ben 10 comuni della provincia. Si tratta precisamente, oltre a Enna, anche di Agira, Barrafranca, Leonforte, Nicosia, Piazza Armerina, Pietraperzia, Regalbuto, Troina e Valguarnera;
la Telecom sollecitata dalle indiscrezioni che volevano il territorio ennese fuori dai lavori ha comunicato che «si è aggiudicata il bando indetto dalla Regione e realizzerà, entro gennaio 2017, le infrastrutture di rete passiva in fibra ottica, adeguando 231 aree di centrale, nei 142 comuni previsti dal progetto, ossia i 60 già indicati dal ministero dello Sviluppo economico e da Infratel nel bando di gara; più altri 82 comuni»;
i dati forniti dall'azienda sono di certo importanti: «Saranno circa un milione e 250 mila le unità immobiliari abilitate alla fornitura di servizi digitali innovativi con connessioni da 30 fino a 100 Megabit al secondo per oltre 2 milioni e 300 mila abitanti»;
l'intero investimento conta 106 milioni di euro. Di questi, oltre 73 milioni derivano da un finanziamento pubblico mentre circa 33 milioni sono a totale a carico di Telecom Italia;
va sottolineata l'importanza del progetto volto a superare le «differenze tecnologiche territoriali» che contraddistinguono alcuni territori del Paese;
il problema infatti è duplice: da un lato vi è l'alto costo di connessione per le imprese e le famiglie, che aumenta ed è spesso insostenibile nei territori decentrati, dall'altro c’è l'assenza di competitività tra operatori proprio in periferia. A questo si aggiunge un gap culturale, che andrebbe colmato, per la diffusione dell'utilizzo delle tecnologie anche tra gli anziani e anche per i servizi al cittadino, in analogia con quanto avviene in altri Paesi europei;
va considerato l'impatto economico e sociale che il potenziamento della banda larga produce sul territorio –:
quali siano tempi e modalità di impiego delle risorse previste dal piano per la banda ultra larga e, nello specifico, quando inizieranno i lavori di realizzazione della banda nel territorio ennese con particolare riferimento a Enna;
quali procedure siano state attivate per assicurare in tempi rapidi l'attivazione della rete della banda larga sul territorio interessato e se l’iter di realizzazione della rete proceda speditamente per consentire la realizzazione delle infrastrutture connesse. (4-11053)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):societa' di servizi
aggiudicazione d'appalto
conseguenza economica