ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11047

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 518 del 10/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: SIBILIA CARLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 10/11/2015
Stato iter:
02/02/2016
Fasi iter:

RITIRATO IL 02/02/2016

CONCLUSO IL 02/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11047
presentato da
SIBILIA Carlo
testo di
Martedì 10 novembre 2015, seduta n. 518

   SIBILIA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   in data 24 febbraio 2015 Finmeccanica ed Hitachi hanno annunciato di aver sottoscritto un accordo vincolante in base al quale:
    Finmeccanica si è impegnata a vendere ad Hitachi la propria partecipazione, pari al 40 per cento del capitale, in Ansaldo STS, società ad azionariato diffuso, quotata alla borsa di Milano, al prezzo di 9.65 euro per azione, successivamente corretto a 9.5 euro per azione, a fronte di un dividendo pagato di 0.15 euro per azione; mentre Hitachi si è impegnata ad acquistare da Finmeccanica la totalità delle attività di Ansaldo Breda Spa («Breda»), società privata controllata al 100 per cento da Finmeccanica, con l'esclusione dello stabilimento di Carini (Palermo) e di alcuni contratti, per un valore di 53 milioni di euro;
   secondo i termini dell'accordo concluso tra Finmeccanica ed Hitachi, le due operazioni di acquisto e di vendita di Breda ed Ansaldo STS dovranno essere eseguite contemporaneamente, ossia la vendita da parte di Finmeccanica della partecipazione in una società quotata (Ansaldo STS) è stata subordinata all'acquisto da parte di Hitachi del 100 per cento di una società privata posseduta da Finmeccanica;
   successivamente al perfezionamento dell'operazione tra Finmeccanica ed Hitachi, il 2 novembre 2015, in base all'articolo 102 del Testo unico della finanza (TUF), Hitachi è tenuta ad annunciare l'offerta pubblica di acquisto (OPA) rivolta a tutti gli azionisti di Ansaldo STS per la totalità degli strumenti finanziari in loro possesso (articolo 106 del TUF) ad un prezzo «non inferiore a quello più elevato pagato» (articolo 106 del TUF) da Hitachi per acquisire le azioni di Ansaldo STS nei precedenti dodici mesi. Pertanto il prezzo comunicato da Hitachi, a cui sarebbe stato concordato l'acquisto del 40 per cento di azioni Ansaldo STS, posseduto da Finmeccanica (ovvero 9,5 euro per azione) ha diretta rilevanza sulla posizione degli azionisti di minoranza di Ansaldo STS, posto che quel prezzo costituisce il valore minimo a cui Hitachi è obbligata a lanciare l'OPA;
   avendo Hitachi già acquisito il controllo acquistando il 40 per cento del capitale di Ansaldo STS, ceduto da Finmeccanica, è un fatto pacifico che Hitachi non avrebbe alcun particolare interesse a fissare un prezzo per l'OPA superiore al prezzo dichiarato di 9.5 euro per azione, a cui avrebbe acquistato le azioni;
   in base all'accordo tra Finmeccanica ed Hitachi, Hitachi ha attribuito a Breda un valore positivo di 53 milioni di euro. Breda è una società che, solo negli ultimi cinque anni (2010-2014), ha registrato perdite cumulate (margine operativo lordo) per 1,6 miliardi di euro, ha bruciato cassa per 975 milioni di euro ed ha costretto Finmeccanica a ricapitalizzare la società per 1,3 miliardi di euro. Non può essere seriamente messo in discussione, a quanto consta all'interrogante, che Breda abbia un valore negativo, come anche riconosciuto da primari analisti finanziari internazionali che attribuiscono a Breda un valore negativo tra 200 milioni e 400 milioni di euro, ovvero fino a 453 milioni di euro più alto del valore che Hitachi, apparentemente, avrebbe accettato per acquistare Breda da Finmeccanica: «Attualmente stimiamo un costo d'uscita negativo da Breda di euro 250 milioni» (Deutsche Bank, 21 marzo 2014). «Le perdite rendono Breda un problema irrisolvibile (le perdite cumulate del margine operativo lordo ammontano a circa 0.9 miliardi negli ultimi 8 anni). Ansaldo Breda ha un valore negativo pari a euro 200 MM. Dal nostro punto di vista è impossibile che riesca a trovare una soluzione in modo indipendente. (Equita, 26 giugno 2014). Il valore negativo di Breda è tra meno euro 200 e meno euro 400 milioni. Crediamo che Finmeccanica dovrà pagare un “badwill” per facilitare la vendita di Breda» (ESN, 18 September 2014);
   come riportato nel bilancio di Ansaldo Breda 2014, le attività acquisite da Hitachi rappresentano circa il 93 per cento delle vendite complessive (in base ai dati del 31 dicembre 2014). D'altra parte, durante una conferenza con gli analisti il 24 febbraio del 2015, il Chief Financial Officer di Finmeccanica, Piero Cutilo ha dichiarato: «Il business che rimane in Finmeccanica sarà solo il piccolo sito di Palermo, con attività nel complesso per non più di euro 30 milioni, euro 40 milioni di ricavi annuali ricorrenti in pareggio a livello operativo. Nessuna passività pensionistica o altri oneri di ristrutturazione. Vorrei anche ribadire che, dal 2015 in poi, non ci saranno né attività né effetti significativi sul bilancio del gruppo, sia a livello di EBITDA, sia a livello di flussi di cassa operativi» (Finmeccanica, 24 febbraio 2015). Questo vuol dire per l'interrogante che tutte le attività in perdita di Breda fanno parte del perimetro ceduto ad Hitachi e che il prezzo più alto pagato da Hitachi, rispetto a quanto stimato dagli analisti, non trova alcun presupposto nel fatto che Finmeccanica possa aver mantenuto la parte improduttiva del business che è stata, invece, interamente trasferita ad Hitachi;
   mentre Hitachi ha accettato di pagare per Breda (100 per cento posseduta da Finmeccanica) un prezzo fino a circa 450 milioni di euro in più del valore negativo massimo stimato dagli analisti, Hitachi si è impegnata a corrispondere a Finmeccanica un prezzo (9.5 di euro per azione) per il 40 per cento di Ansaldo STS che valorizza la società – un autentico «gioiello» di tecnologia – circa 450 milioni di euro in meno del valore stimato per Ansaldo STS usando le basi di valutazione per operazioni paragonabili nello stesso settore (Siemens/Invensys, Alstom/divisione di segnalamento di GE, Wabtec/Faiveley Transport);
   dai dati sopra riportati sembrerebbe, dunque, emergere, a parere dell'interrogante, che nell'operazione concordata tra Hitachi ed Finmeccanica il prezzo a cui Hitachi avrebbe acquistato le azioni Ansaldo STS da Finmeccanica risulti significativamente inferiore rispetto al valore stimato, facendo al contempo apparire il prezzo di acquisto di Breda molto più alto del apparire suo valore stimato, con effetti compensativi che si corrispondono in toto (450 milioni si euro). Sebbene l'allocazione del valore tra le due operazioni risulti neutra nei rapporti tra Hitachi e Finmeccanica, ne risulterebbero, invece a giudizio dell'interrogante, fortemente penalizzati gli azionisti di minoranza di Ansaldo STS che si vedranno offrire un prezzo di acquisto ai fini dell'OPA;
   il prezzo effettivo pagato da Hitachi a Finmeccanica per il 40 per cento di Ansaldo STS, attribuendo a Breda una valutazione di 450 milioni di euro inferiore rispetto a quella dichiarata, in linea con la forchetta indicata dagli analisti ed in linea con il minor valore corrisposto per Ansaldo STS, risulterebbe pari a circa 15.0 euro per azione, ossia 58 per cento in più del prezzo dichiarato da Hitachi (9.5 euro). Dal punto di vista di Finmeccanica, attribuire una valutazione (a) di 9.5 euro per azione al 40 per cento di Ansaldo STS e 53 milioni di euro a Breda oppure di (b) 15.0 euro per azione al 40 per cento di Ansaldo STS e 450 milioni di euro al 100 per cento di Breda, è perfettamente equivalente, ma non dal punto di vista di Hitachi. Infatti, grazie al modo particolare con cui il valore è stato distribuito tra l'acquisto di Breda ed il 40 per cento di Ansaldo STS, Hitachi potrà lanciare l'offerta pubblica di acquisto agli azionisti di minoranza ad un prezzo non inferiore a 9.5 euro per azione, invece che ad un prezzo non inferiore a 15 euro per azione: tutto questo va, secondo l'interrogante, a discapito degli azionisti di minoranza di Ansaldo STS che ne posseggono il 60 per cento;
   a parere dell'interrogante, la vendita congiunta e condizionata delle due attività cedute da Finmeccanica, ossia (a) Breda, una società privata interamente posseduta da Finmeccanica e (b) la quota di controllo (40 per cento) in un'azienda quotata (Ansaldo STS) che, in base al Testo unico della finanza, fa scattare l'obbligo di un'offerta pubblica di acquisto sul 60 per cento del capitale di Ansaldo STS, danneggia gli azionisti di minoranza di Ansaldo STS in quanto: l'aver assoggettato la vendita della partecipazione in Ansaldo STS all'acquisto di Breda, non può che aver ridotto il numero di potenziali acquirenti interessati unicamente ad acquisire Ansaldo STS senza dover acquistare anche il 100 per cento di Breda, tanto più che Breda genera flussi di cassa negativi; l'obiettivo da parte di Finmeccanica di massimizzare il valore aggregato della vendita congiunta di Ansaldo STS e Breda non coincide con l'interesse degli azionisti di minoranza di Ansaldo STS di massimizzare il corrispettivo della sola vendita di Ansaldo STS; la possibile non corretta attribuzione del valore della transazione, tra i due cespiti ceduti da Finmeccanica ed acquisiti da Hitachi, sebbene possa risultare neutrale dal punto di vista di Finmeccanica, incide direttamente sugli interessi degli azionisti di minoranza di Ansaldo STS, perché condiziona il livello del prezzo minimo di acquisto a cui Hitachi è obbligata a lanciare l'OPA sul restante 60 per cento in mano alle minoranza; riduce le potenziali «opzioni» a disposizione degli azionisti di minoranza e/o di altri potenziali acquirenti dal momento che, se le quote di controllo di un'azienda quotata vengono acquisite precedentemente all'offerta pubblica d'acquisto ed eccedono 1/3 dei diritti di voto, conferiscono il controllo dell'assemblea straordinaria (esattamente il caso nell'accordo di vendita del 40 per cento della quota di Ansaldo STS), rendendo inefficace qualunque iniziativa a protezione delle minoranza; riduce la trasparenza, rendendo del tutto opaca l'attribuzione del valore alle operazioni concluse privatamente tra Finmeccanica ed Hitachi; potrebbe rappresentare a giudizio dell'interrogante una manipolazione dei prezzi di mercato (ex articolo 185 del TUF) dal momento in cui il prezzo delle azioni Ansaldo STS incorpora il prezzo di 9.5 euro dichiarato da Hitachi per l'acquisto del 40 per cento di Ansaldo STS, ceduto da Finmeccanica ed il conseguente livello dell'offerta pubblica d'acquisto, esattamente come dimostrato dall'andamento di borsa del titolo Ansaldo STS che si tratta intorno a 9.5 euro –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare per tutelare gli interessi degli azionisti di minoranza di Ansaldo STS, per assicurarsi che società tecnologicamente avanzate non siano «svendute» a multinazionali estere a spese delle minoranze, e per tutelare il mercato prima che l'operazione di offerta pubblica di acquisto di Hitachi su Ansaldo STS sia perfezionata. (4-11047)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

offerta pubblica di acquisto

azione

bilancio di societa'