ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11043

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 518 del 10/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: GULLO MARIA TINDARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/11/2015
Stato iter:
24/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/10/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/10/2016

CONCLUSO IL 24/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11043
presentato da
GULLO Maria Tindara
testo di
Martedì 10 novembre 2015, seduta n. 518

   GULLO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il 5 ottobre 2015 una frana si è riversata sulla corsia occidentale dell'autostrada Palermo-Messina all'altezza di Letojanni;
   la frana ha messo in ginocchio la viabilità tra Catania e Messina, determinando la chiusura del tratto autostradale tra Giardini Naxos e Roccalumera in entrambi i sensi di marcia;
   nel mese di aprile 2015 vi era stato un altro avvenimento che ha inciso negativamente sulla viabilità siciliana, il cedimento del viadotto Himera sull'autostrada Palermo-Catania;
   il costante ripetersi di eventi franosi nell'isola indica un sempre maggiore rischio idrogeologico;
   negli scorsi anni eventi franosi hanno avuto esiti funesti (alluvioni e frane a Messina e Giamplieri);
   nonostante il pericolo per l'incolumità delle persone e il rischio del blocco della viabilità non risultano all'interrogante effettivi sistemi di prevenzione e monitoraggio di tali eventi –:
   quali iniziative urgenti i Ministri interrogati intendano adottare per quanto di competenza per:
    a) prevenire fenomeni simili;
    b) prevedere meccanismi più rigorosi di controllo del rischio idrogeologico in Sicilia. (4-11043)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 ottobre 2016
nell'allegato B della seduta n. 697
4-11043
presentata da
GULLO Maria Tindara

  Risposta. — Con riferimento alle problematiche evidenziate nell'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per quanto di competenza, si rappresenta quanto segue.
  In attuazione a quanto disposto dal Governo con la Legge finanziaria per il 2010 (articolo 2 comma 240, legge n. 191 del 2009), inerente la realizzazione di piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico in tutto il territorio nazionale, il Ministero dell'ambiente ha sottoscritto con le regioni specifici accordi di programma che individuano e finanziano gli interventi prioritari diretti a rimuovere le situazioni a più alto rischio idrogeologico.
  In particolare, l'accordo di programma tra il Ministero dell'ambiente e la regione Sicilia è stato firmato in data 30 marzo 2010 e prevedeva il finanziamento di n. 173 interventi per un importo complessivo pari ad euro 304.337.176,92.
  Tale accordo di programma recepiva la proposta di programmazione per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico formulata al riguardo dalla regione, destinando quindi risorse al finanziamento di numerosi interventi su tutto il territorio regionale. Tra questi, figuravano anche importanti finanziamenti a favore di opere da realizzare in quei siti, in provincia» di Messina, già oggetto di gravi eventi franosi e di alluvione, quali Giampilieri (24 milioni di euro, Scaletta Zanclea (6,4 milioni di euro) e San Fratello (18 milioni di euro).
  All'accordo di programma hanno fatto seguito tre successivi atti integrativi, rispettivamente in data 3 maggio 2011, 28 ottobre 2014 e 20 gennaio 2015. Nell'ambito di tali provvedimenti, l'importo complessivo posto a finanziamento è stato ulteriormente incrementato, come di seguito indicato:
   1o atto integrativo in data 3 maggio 2011:
    21.251.185,84 euro – a favore di ulteriori interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico da realizzare nel territorio della regione Sicilia.
   2o Atto integrativo in data 28 ottobre 2014:
    10.000.000,00 euro – ai sensi dell'articolo 1 lettera b dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3980 dell'11 novembre 2011, per il superamento dei contesti emergenziali determinatosi a seguito di eccezionali avversità atmosferiche;
    15.000.000,00 euro – a favore di interventi per contrastare i fenomeni di dissesto idrogeologico nei comuni della provincia di Messina.

  Attualmente, quindi, l'accordo di programma prevede l'attuazione di n. 220 interventi, per un importo complessivo di 350.588.362,76 euro di cui:
   162.692.572,11 euro da parte del Ministero dell'ambiente, per la realizzazione di n. 91 interventi;
   12.756.002,61 euro con Delibera Comitato internazionale per la programmazione economica n. 8/2012 del 20 gennaio 2012, per la realizzazione di n. 11 interventi;
   175.139.788,04 euro da parte della regione Sicilia per la realizzazione di n. 118 interventi.

  Lo stato di avanzamento di tali interventi, come dichiarato dal commissario straordinario delegato nella propria «Relazione delle attività 31 dicembre 2015», è il seguente: n. 114 ultimati; n. 54 in esecuzione; n. 9 in procedura di gara; n. 43 in progettazione.
  Per quanto riguarda, invece, le attuali e le future programmazioni degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, il Governo ha inteso riunificare in un unico strumento tutte le necessità del territorio, facendole confluire in un unico database, il ReNDiS (Repertorio nazionale degli interventi di difesa del suolo) dell'ISPRA.
  La procedura prevede che le regioni, ciascuna per il territorio di rispettiva competenza, inseriscano e validino, attraverso la compilazione di una apposita scheda, le richieste di finanziamento nel sistema citato. Le suddette richieste saranno valutate secondo le procedure, le modalità ed i criteri fissati dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015, per garantire la necessaria trasparenza nella programmazione delle risorse finanziarie rese disponibili e la migliore efficacia nell'utilizzo di tali risorse rispetto agli obiettivi di protezione dell'incolumità di persone e beni esposti a rischio idrogeologico.
  In particolare, tale accertamento istruttorio si prevede venga effettuato, di volta in volta, non appena risultano disponibili le risorse da destinare per l'avvio delle nuove programmazioni.
  In tale contesto, di recente, è stato emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 settembre 2015 – «Piano stralcio per le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta al rischio», al fine di assicurare l'avvio degli interventi più urgenti e tempestivamente cantierabili di contrasto al rischio di alluvione, caratterizzati da un livello prioritario di rischio e ricadenti nell'ambito delle aree metropolitane e urbane.
  Tale piano, che prevede un investimento complessivo sul territorio nazionale pari, ad 1,3 miliardi di euro, stabilisce per la regione Sicilia la realizzazione di n. 8 interventi di contrasto al rischio di alluvione (Tabb. C e D), localizzati nelle aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina, per un importo complessivo pari a euro 95.286.165,19.
  Si rappresenta che la regione Sicilia ha al momento segnalato, nell'ambito del citato database ReNDiS, ai fini di nuove eventuali programmazioni per la rimozione del rischio idrogeologico, circa n. 1140 nuovi interventi, per un importo complessivo di oltre 2,7 miliardi di euro.
  In ultimo, va ricordato che il Governo si è di recente attivato per sottoscrivere i «Patti per il Sud», tra cui figura quello con la regione Sicilia nonché quelli con ognuna delle tre citate città metropolitane siciliane (Messina, Catania e Palermo).
  Con essi la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed i rispettivi enti coinvolti condividono la volontà di attuare una strategia di azioni sinergiche ed integrate, miranti alla realizzazione degli interventi necessari per la infrastrutturazione del territorio, la realizzazione di nuovi investimenti industriali, la riqualificazione e la reindustrializzazione delle aree industriali, e ogni azione funzionale allo sviluppo economico, produttivo e occupazionale del territorio metropolitano. In questo ambito, tra le linee di sviluppo e relative aree di intervento previste, figurano anche azioni nel campo delle infrastrutture e dell'ambiente.
  Al momento risultano già firmati, in data 30 aprile 2016, i rispettivi patti per le città metropolitane di Catania e Palermo in cui si identificano gli interventi prioritari e gli obiettivi da conseguire entro il 2017. Sono invece in avanzata fase di definizione i relativi patti con la regione Sicilia e con la città metropolitana di Messina.
  Tali interventi, attualmente espressi quale macrovoce, andranno quindi successivamente individuati nello specifico.
  Al riguardo, per quanto concerne gli interventi relativi al settore strategico «Ambiente», ed in particolare per i progetti per gli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, le parti si sono impegnate affinché, conformemente a quanto previsto dalla legislazione vigente, questi siano ammessi a finanziamento utilizzando i criteri di scelta e di attribuzione delle risorse che, ai sensi dell'articolo 10 comma 11 del decreto-legge 24 giugno 2014 n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014 n. 11, sono stati approvati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015 recante «Individuazione dei criteri e delle modalità per stabilire le priorità di attribuzione delle risorse agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico».
  Inoltre, ulteriori interventi di contrasto al dissesto idrogeologico si prevede risultino ricompresi all'interno dei patti con la regione Sicilia e con la città metropolitana di Messina, di prossima sottoscrizione.
  In ogni caso, per quanto di competenza, questo ministero continuerà a tenersi informato, anche al fine di un eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

idrogeologia

idrologia