ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10975

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 515 del 04/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 04/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 04/11/2015
Stato iter:
11/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2016
MARTINA MAURIZIO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/10/2016

CONCLUSO IL 11/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10975
presentato da
D'AGOSTINO Angelo Antonio
testo di
Mercoledì 4 novembre 2015, seduta n. 515

   D'AGOSTINO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il Greco di Tufo, il Fiano e il Taurasi sono vini a denominazione di origine controllata e garantita diffusamente riconosciuti come prodotti di grande pregio; una caratteristica che scaturisce in ragione delle somme investite in qualità dalle cantine irpine, non solo per la produzione ma anche per la fase di imbottigliamento;
   la categoria dei vini docg comprende quelli prodotti in ben individuate zone geografiche;
   la individuazione dei vini docg è effettuata nel rispetto di una procedura indicata in un disciplinare di produzione;
   tale procedura è radicalmente cambiata sin dal 2010 in seguito all'attuazione della nuova normativa europea contenuta nel regolamento Ce, n. 479 del 2008, «Nuova OCM Vino»;
   detto regolamento è stato recepito in Italia con il decreto legislativo n. 61 dell'8 aprile 2010, ed è in vigore dall'11 maggio 2010;
   la qualità di vino docg è riservata a quei vini che hanno già ottenuto il riconoscimento di prodotto a denominazione di origine controllata (Doc) da almeno dieci anni e che siano considerati di particolare pregio, in ragione di ben specifiche caratteristiche qualitative;
   si tratta di vini che, rispetto alla media di quelli simili classificati DOC, hanno acquisito nel tempo una particolare rinomanza a livello nazionale ed internazionale;
   da quanto dichiarato da numerosi produttori residenti nelle aree docg irpine, c’è chi imbottiglia in località lontane immettendo sul mercato Fiano, Greco di Tufo e Taurasi a prezzi irrisori; una pratica, questa, che non solo non garantisce sempre la qualità imposta dal disciplinare di produzione dei vini a denominazione di origine controllata e garantita, ma che crea anche difficoltà a quelle cantine che imbottigliano in loco assicurando, anche in questa fase della produzione, altissimi standard di qualità;
   non sempre questa qualità è garantita da chi, invece, imbottiglia altrove e vende il vino a prezzi di gran lunga inferiori a quelli fissati dalle cantine che hanno sede nel territorio Docg;
   il disciplinare di produzione dei prodotti a denominazione di origine controllata e garantita prevede che i vini siano sottoposti ad una iniziale analisi chimico-fisica e ad un esame organolettico non solo in fase di produzione, ma anche in quella di imbottigliamento durante la quale gli esami devono essere ripetuti partita per partita;
   a giudizio dell'interrogante, un Taurasi rispondente alle prescrizioni del disciplinare docg non può essere venduto a pochi euro;
   a giudizio dell'interrogante, il Governo dovrebbe valutare l'adozione di regole più stringenti che non solo assicurino la qualità dei vini docg, ma soprattutto non espongano le cantine irpine a gravi pregiudizi economici derivanti da una concorrenza non sempre leale –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere per tutelare i produttori irpini di vini docg da chi, aggirando le attuali disposizioni contenute nel relativo disciplinare, immette sul mercato significativi quantitativi di bottiglie di vino Fiano, Greco di Tufo e Taurasi a prezzi ingiustificabilmente bassi, arrecando danni ingenti a chi, invece, punta tutto sulla qualità nel pieno rispetto delle norme in vigore. (4-10975)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 11 ottobre 2016
nell'allegato B della seduta n. 690
4-10975
presentata da
D'AGOSTINO Angelo Antonio

  Risposta. — In merito a quanto richiesto con l'interrogazione in esame, mi preme anzitutto evidenziare che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, d'intesa con le regioni e in linea con le pertinenti norme europee e nazionali in materia di protezione delle Dop e Igp dei vini, ha già adottato specifici provvedimenti che assicurano un efficiente sistema di gestione e controllo delle produzioni in tutte le fasi della filiera.
  In tale contesto, oltre a prevedere che tutte le partite di vini Docg (ivi comprese quelle imbottigliate fuori zona) siano sottoposte sistematicamente agli esami analitici ed organolettici, il Mipaaf ha affidato rilevanti funzioni di valorizzazione e promozione a numerosi Consorzi di tutela delle specifiche Dop e Igp; tra l'altro, quelli che hanno dimostrato di possedere la maggioranza qualificata, sia per numero di produttori che per produzione di vino nell'ambito delle specifiche Dop/Igp, collaborano con le autorità di controllo alla vigilanza, sia durante le fasi produttive che sul mercato (articolo 17 del decreto legislativo n. 61 del 2010).
  Ciò posto, rilevo che allo stato attuale non risulta che siano stati riconosciuti Consorzi di tutela per le Docg in questione. È evidente che l'organizzazione della relativa filiera in specifici Consorzi di tutela consentirebbe, previa autorizzazione ministeriale, di collaborare con gli organi di controllo e segnalare i casi di sospetta non conformità dei vini rispetto ai parametri qualitativi stabiliti dai pertinenti disciplinari.
  Segnalo, infine, che anche le associazioni di produttori dei vini in questione (oltre ai consorzi di tutela) possono attivare la procedura per inserire nei relativi disciplinari l'obbligo di imbottigliamento in zona di produzione.
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestaliMaurizio Martina.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

commercializzazione

denominazione del prodotto

prodotto originario