ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10966

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 515 del 04/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: MELILLA GIANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 04/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/11/2015
Stato iter:
13/12/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 10/11/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/12/2016

CONCLUSO IL 13/12/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10966
presentato da
MELILLA Gianni
testo presentato
Mercoledì 4 novembre 2015
modificato
Martedì 10 novembre 2015, seduta n. 518

   MELILLA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il tratto costiero della provincia di Chieti è sicuramente quello di maggior pregio dei circa 125 chilometri di fascia costiera abruzzese. La fascia costiera della provincia di Chieti presenta numerosi corsi d'acqua, da nord a sud, abbiamo fiumi come l'Alento, il Moro, il Sangro, l'Osento, il Sinello e il Trigno, che delimita il confine tra la regione Abruzzo e il Molise. Importante è anche il sistema dei torrenti tra i quali si ricordano il Foro, il Feltrino, il San Giovanni, il Lebba, e il Buonanotte. Tra Ortona e Vasto in poco più di 50 chilometri troviamo 7 riserve naturali regionali (Ripari di Giobbe; Acquabella, Grotta delle Farfalle, San Giovanni in Venere, Lecceta di Torino di Sangro, Punta Aderci, Marina di Vasto, 1 Sito di importanza regionale (il Corridoio Verde, ai sensi della L.R. n. 5/2007) e 6 siti di importanza comunitaria (IT7140106 Fosso delle Farfalle, IT7140107 Lecceta litoranea di Torino di Sangro e Foce Fiume Sangro, IT7140111 Boschi riparali sul Fiume Osento, IT7140108 Punta Aderci, IT7140109 Marina di Vasto, IT7140127 Fiume Trigno) oltre a numerose stazioni dove sono segnalate specie vegetali in via d'estinzione e in lista rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature) come documentato dall'università dell'Aquila dal gruppo del prof. Pirone. Complessivamente risultano protetti 11,41 chilometri quadrati, pari al 3,7 per cento del territorio costiero, considerando solo le aree protette. Superficie che aumenta fino a 19,3 chilometri quadrati, pari al 6,3 per cento se si considera anche la parte ricadente nei siti d'importanza comunitaria della Rete Natura 2000;
   con la legge n. 344 del 1997, (articolo 4, comma 3) la «Costa Teatina» viene inserita (su proposta del sen. Staniscia) tra le «prioritarie aree di reperimento» previste dalla legge n. 394 del 1991 (lettera 1-bis, comma 6, articolo 34) e sulle quali si dovevano realizzare parchi nazionali;
   successivamente la legge n. 93 del 2001, all'articolo 8, comma 3, avvia l’iter di istituzione, ricordando le procedure e le intese e richiamando la legge n. 394 del 1991 e fissa in lire 1.000 milioni dal 2001 i limiti massimi di spesa per l'istituzione e il funzionamento. La giunta Pace allora al governo regionale ricorre alla Corte Costituzionale contro la legge n. 93 del 2001 per farne dichiarare la incostituzionalità e, comunque, per conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato. La Corte Costituzionale con la sentenza n. 422 del 2002 depositata il 18 ottobre 2002 dichiara «non fondata» la richiesta della regione Abruzzo e ribadisce la legittimità dell'articolo 8, comma 3, della legge 23 marzo 2001, n. 93;
   nel 2005 cambia il governo regionale e con la dismissione della tratta Adriatica, tra Ortona e Vasto, di RFI si torna a parlare di Costa Teatina; viene fatta una prima proposta dall'assessore regionale Franco Caramanico, il 6 settembre 2006 una delegazione abruzzese guidata da Caramanico si incontra con il direttore del servizio di conservazione della natura del Ministero dell'ambiente e si riavvia l'iter di perimetrazione del parco nazionale della Costa Teatina dopo diversi mesi di confronto con i 720 comuni, deliberano solo in tre a favore del parco (Vasto, San Salvo e Francavilla); si approda quindi dopo un confronto di un anno e mezzo con associazioni ed università, al «sistema delle aree protette della Costa Teatina» con la legge regionale n. 05 del 2007 che viene costituito, nelle more della definizione del parco nazionale della Costa Teatina;
   l’iter del parco rallenta di nuovo e, vista la renitenza dei comuni la direzione regionale competente formula una proposta di perimetrazione e la invia ai comuni e al ministero (2008);
   a luglio 2008 viene arrestato l'allora presidente della regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, si va verso le elezioni a dicembre 2008 e l'iter si ferma di nuovo. A fine aprile 2010, nell'anno internazionale della biodiversità, con il Direttore Aldo Cosentino in procinto di andare in pensione, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare riprende gli iter dei parchi sospesi (ne mancano ancora 5 da istituire: Costa Teatina, isola di Pantelleria, Egadi e litorale trapanese, Eolie, Iblei). Il 10 maggio 2010, regione Abruzzo, provincia di Chieti e comuni Costieri (Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo) sono convocati a Roma presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e si riavvia l’iter di istituzione del parco nazionale della costa Teatina e alla regione Abruzzo viene affidato il compito di riconvocare i comuni e la provincia per definire una nuova perimetrazione condivisa entro la fine del 2010;
   il 9 luglio 2010 la regione Abruzzo convoca i comuni e la provincia di Chieti e preso atto della contrarietà alla proposta di perimetrazione elaborata dalla direzione regionale Aree Protette e Parchi del 2008, si concorda di lavorare su una ipotesi che preveda 4 zone, anticipando la donazione nel decreto istitutivo e graduando meglio i vincoli in considerazione delle valenze naturalistiche e dell'antropizzazione del territorio. Ogni comune si prende l'onere di deliberare in merito decidendo se essere favorevole o contrario, definendo anche una perimetrazione per il territorio di competenza da rimandare in regione Abruzzo per una successiva integrazione e raccordo complessivo delle proposte. Si ipotizza di terminare questa fase per settembre/ottobre. Dopo diversi incontri di coordinamento la questione resta sospesa, tra agosto e ottobre solo alcuni comuni si muovono e iniziano la discussione e avviano dei percorsi di confronto ed ascolto anche con i cittadini, tra questi Fossacesia, Torino di Sangro e Vasto. Nello specifico: Torino di Sangro delibera in consiglio sulla volontà di dare origine al parco e di definire una perimetrazione su 4 zone come concordato in regione, Fossacesia ne discute nel suo Forum ambiente e approva in commissione urbanistica la proposta di perimetrazione su 4 zone, Vasto approva un ordine del giorno e rimanda la discussione della perimetrazione;
   con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 4 agosto 2014 l'architetto Giuseppe De Dominicis presidente emerito della provincia di Pescara, è stato nominato quale «Commissario ad acta» per l'istituzione del parco nazionale della Costa Teatina;
   nell'ambito della procedura per l'istituzione del parco nazionale della Costa Teatina, disciplinato dalla legge n. 394 del 1991 e successive modificazioni e integrazioni, il menzionato «Commissario ad acta» dell'istituendo Parco, ne ha definito – nello scorso mese di maggio – la perimetrazione provvisoria, permettendo con tale fondamentale atto propedeutico una auspicabile e pronta emanazione da parte del Governo del relativo ed indispensabile decreto istitutivo dell'area protetta in argomento;
   nonostante i tempi e le procedure cui è vincolato il commissario per la perimetrazione provvisoria, numerosi sono stati gli incontri con associazioni e amministratori locali e diversi i suggerimenti e le proposte avanzati e accolti e riportati in cartografia o in normativa –:
   essendo concluso l’iter istituzionale ed essendo stati rispettati tutti i passaggi necessari già da vari mesi, quali siano le ragioni per cui a tutt'oggi manca la firma per formalizzare l'istituzione del parco.
(4-10966)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 13 dicembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 713
4-10966
presentata da
MELILLA Gianni

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti dalle competenti direzioni generali di questo Ministero si rappresenta quanto segue.
  Ai fini dell'istituzione del parco razionale della costa teatina, prevista dalla legge n. 93 dell'8 marzo 2001, il decreto-legge n. 225 del 2010 (convertito con legge n. 10/2011) ha stabilito, nel caso non si fosse pervenuti alla detta istituzione per via ordinaria entro il 30 settembre 2011, che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri fosse nominato un commissario
ad acta per provvedere alla predisposizione e attuazione di ogni intervento necessario.
  Poiché, nonostante successive proroghe di tale termine – prima al 31 dicembre 2012, poi al 30 giugno 2013 ed infine al 31 dicembre 2013 – non si è pervenuti all'istituzione del parco, il 4 agosto 2014, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, è stato nominato il commissario
ad acta nella persona del dottor Giuseppe De Dominicis. Pertanto, a far data dal predetto provvedimento, il procedimento ordinario per l'istituzione dei parchi nazionali è stato superato poiché, con la citata nomina commissariale è cessata la competenza del Ministero dell'ambiente sulla procedura in questione.
  Il Commissario
ad acta ha predisposto e presentato la proposta per l'istituzione del parco alla Presidenza del Consiglio, la quale ha richiesto e svolto interlocuzioni con i competenti uffici del Ministero per i profili tecnici.
  L'incarico del commissario è venuto a scadere il 4 agosto 2015 e la Presidenza del Consiglio dei ministri ha ritenuto di sottoporre il lavoro svolto dal commissario straordinario e la bozza di istitutivo del parco alla conferenza unificata Stato-regioni e autonomie locali, nella cui sede tecnica, tenutasi in data 10 settembre 2015, il Ministero ha ribadito di non rivestire più alcuna competenza sul procedimento e di avere unicamente fornito, su richiesta, un supporto tecnico. Il provvedimento istitutivo è stato oggetto di due successivi incontri di coordinamento presso la sede della stessa conferenza unificata, allo scopo di garantire la massima collaborazione fra i diversi livelli di Governo, pur non essendo formalmente necessaria, ai sensi della normativa vigente in materia, l'acquisizione di formale intesa sul provvedimento medesimo.
  Nei primi mesi dell'anno corrente sono pervenute presso gli uffici della Presidenza del Consiglio dei ministri, rispetto allo schema di decreto del Presidente della Repubblica di istituzione del parco nonché alle misure di salvaguardia allegate al decreto, predisposti dal Commissario
ad acta, alcune valutazioni della Regione Abruzzo che hanno determinato una sequenza di verifiche e controlli particolareggiati e un'analisi attenta del lavoro presentato dal commissario sia dal punto di vista tecnico-amministrativo che da quello naturalistico paesaggistico e storico-culturale. Non si sono svolte altre riunioni in conferenza unificata e, in data 4 febbraio 2016, il presidente della regione Abruzzo ha trasmesso al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare la delibera n. 27 del 26 gennaio 2016, concernente «Determinazioni riferite alla perimetrazione di competenza e connesse norme di salvaguardia».
  Sulla base di quanto precisato, nel mese di marzo 2016 la direzione generale del Ministero ha provveduto ad inoltrare tutta la documentazione pervenuta da parte del presidente della regione Abruzzo alla Presidenza del Consiglio dei ministri – dipartimento per il coordinamento amministrativo, per il prosieguo della procedura in esame.
  All'esito delle necessarie e predette verifiche sarà, dunque, possibile procedere nell'iter relativo alla istituzione del parco nazionale della costa teatina.
  In ogni caso, per quanto di competenza, questo Ministero continuerà a monitorare costantemente le attività in corso anche al fine di un eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale