ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10885

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 511 del 27/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 27/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 27/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10885
presentato da
GRIMOLDI Paolo
testo di
Martedì 27 ottobre 2015, seduta n. 511

   GRIMOLDI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   EXPO 2015, è una grande vetrina internazionale per promuovere Milano, la Lombardia e il sistema economico del Paese;
   il cuore dell'economia italiana è sicuramente costituito dal settore manifatturiero, che è la principale fonte di gettito, sia per il fisco che per il sistema previdenziale, facendo del nostro Paese la seconda potenza manifatturiera del continente;
   il manifatturiero è parte della storia del nostro Paese; è necessario, quindi, non disperdere questa eccellenza, che rappresenta l'Italia in tutto il mondo e passa nelle mani di oltre 450.000 mila artigiani e di piccoli imprenditori che, producendo in Italia, danno lavoro a 1.800.000 addetti, realizzando un valore aggiunto di 58 miliardi;
   il nostro sistema produttivo si identifica con il «Made in Italy»;
   negli ultimi quindici anni il «Made in Italy» è costantemente sotto attacco: per via di una politica del credito restrittiva imposta dall'Europa a trazione tedesca, per via della globalizzazione selvaggia che permette ogni genere di scorrettezza ai Paesi cosiddetti «Low Cost», di un dumping sociale, ambientale ed economico;
   in questi anni si è finalmente creata la consapevolezza della necessità di sviluppare, difendere, diffondere e consolidare il marchio «Made in Italy»;
   l'EXPO2015 era ed è l'occasione primaria per accrescere la visibilità e il prestigio del «Made in Italy» nel mondo;
   incredibilmente, al Padiglione Italia di EXPO2015, nel negozio «Orgoglio Italia», oltre ad alcune note marche di «Made in Italy» erano in vendita numerosi, anzi principalmente, souvenirs e gadgets «MADE IN CHINA» (o made in prc) made in the People's Republic of China, con particolare riferimento agli oggetti in ceramica;
   il settore della ceramica conta ancora 2500 aziende, nonostante che, proprio a causa della concorrenza sleale del cosiddetto «Far East», che determina fenomeni di contraffazione, look a like, dumping, si sia letteralmente dimezzato negli ultimi due anni, con conseguente aumento di disoccupati, disperazione di tante famiglie, perdita di gettito fiscale da parte dello Stato;
   la manifestazione EXPO2015 dovrebbe, in primo luogo, rappresentare un canale privilegiato di riferimento per i prodotti «Made in Italy», dando la possibilità alle imprese manifatturiere italiane di emergere per la qualità, la storia e la cultura che rappresentano –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali siano le ragioni per cui possano accadere simili fatti;
   se e quali iniziative di competenza intenda adottare per contrastare il verificarsi di comportamenti come quelli descritti in premessa che rischiano di offuscare la qualità dei prodotti manifatturieri italiani, impedendo che gli stessi possano ripetersi in circostanze simili, anche in scala più ridotta;
   quali iniziative di competenza intenda adottare, visto quello che appare all'interrogante un danno di immagine, procurato alla manifestazione ed al sistema economico del Paese che ha comportato, inoltre secondo l'interrogante, un uso distorto di fondi pubblici, che in realtà dovrebbero essere finalizzati a promuovere il «Made in Italy»;
   se non ritenga necessaria l'assunzione di iniziative normative volta a privilegiare l'utilizzo, in occasione di avvenimenti pubblici sia propagandistici, che promozionali e comunque di elevato significato economico e culturale, finanziati in qualunque modo diretto od indiretto dallo Stato o da enti o aziende da esso partecipate, di materiale «Made in Italy» quando questo sia reperibile, al fine di sostenere le imprese manifatturiere che operano nel settore e il relativo indotto. (4-10885)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

denominazione di origine

politica creditizia

politica di sostegno