ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10822

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 507 del 21/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 21/10/2015
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 21/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 10/03/2016

SOLLECITO IL 15/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10822
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Mercoledì 21 ottobre 2015, seduta n. 507

   PARENTELA, NESCI e DIENI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   sul territorio di Gimigliano (Catanzaro) coesistono siti di cave attive, inattive di tipo friabile, di tipo compatto di pietra verde e affioramenti ofiolitici in cui è riconosciuta alta la concentrazione di materiale fibroso asbestiforme aerodispersibile di amianto (termolite e crisolito). La tremolite e il crisolito sono classificati come amianto e la loro distribuzione un reale fattore di rischio per le popolazioni residenti nell'area. Tali polveri e fibre di amianto e minerali asbestiformi rappresentano una potenziale patogenicità cancerogena sull'uomo come documentato da relazione scientifica «Polveri e Fibre del centro ISPEL di Lamezia Terme e DIL ISPELS del centro ricerche di Monte Porzio Catone (Roma);
   negli anni della costruzione della diga del Melito è stata effettuata un'imponente movimentazione di terra e massi con notevole rilascio, ricaduta e conseguente dispersione di fibre di amianto nell'ambiente circostante;
    altri siti inquinanti potenzialmente ecogenotossici, tutti dismessi e non bonificati, sono da individuare nella discarica di rifiuti solidi urbani di 10 mila metri cubi in località Marra, classificata come ad alto rischio ambientale dall'Arpacal, nella discarica non censita di 5 mila metri cubi che si proietta nel fiume Corace a sud di Gimigliano e in una vecchia miniera di ferriti e metalli pesanti della Montecatini, attiva dal 1938 al 1948. In quest'ultimo caso, in particolare, è ipotizzabile che un collasso negli anni delle estese gallerie delle miniere nel tempo abbia determinato, per l'alta concentrazione nel territorio di falde idriche nel sottosuolo combinata all'azione di acque freatiche e di percolazione, la contaminazione del territorio mandando in soluzione concentrazioni di metalli pesanti con successiva dispersione, trasferimento e infestazione di vaste aree del territorio;
   in località Sorbo S. Basile è presente una miniera estrattiva attiva di feldspato con 175 mila tonnellate annue di estrazione di materiale con emissione di polveri e nano particelle inorganiche e relativa produzione di materiale di scarto tossico nocivo;
   tra il 2007 ed il 2008 nel comprensorio della presila catanzarese nell'ambito di attività di monitoraggio e controllo effettuate dall'ASP unità operativa igiene degli alimenti e della nutrizione del distretto di Catanzaro sono state rilevate nelle acque sorgenti e corsi d'acqua naturali che non alimentano la rete idrica urbana elevati valori di arsenico al di sopra del range limite di 10 microg/l;
   l'Asp di Catanzaro ha rilevato un incremento del tasso di incidenza di patologie oncologiche e criptogeniche nel comune di Gimigliano;
   il dottor Pasquale Montilla, oncologo medico, nel giugno 2009, afferma: «partendo dall'area di osservazione clinica-epidemiologica delle patologie riscontrate nelle zone di impatto e processando gruppi di dati clinici aggregati di pazienti con patologia oncologica e neurodegenerativa ho rilevato alto il probabile rischio di tossicità e il danno su i recettori umani da parte di contaminanti identificati nei siti sulla base di modelli teorici predittivi di tossicità e contaminazione ambientale (modello di Briggs utilizzato dalla Environmental Protection Agency, EPA, R.A.). Sulle prime aree di impatto territoriale ho riscontrato un elevato tasso di incidenza di patologie oncologiche in diversi nuclei familiari con la simultanea presenza di disturbi psichiatrici non correlati a dinamiche psicooncologiche e degenerativi del sistema nervoso centrale. Nonché la simultanea presenza su stessi pazienti di neoplasie rare multiple e metacrone difficilmente rilevabili in letteratura. Un caso di Iperplasia Nodulare Focale Epatica con concentrazioni ematiche di rame superiori alla soglia di riferimento associato a disturbo depressivo correlato. Nelle stesse aree limitrofe ai siti ho evidenziato terreni di coltivazione ad uso umano e fontane ad uso potabile ed irriguo appartenenti e in uso ai nuclei familiari osservati e ho evidenziato che intere famiglie presentavano patologie criptogeniche e degenerative compatibili a danno neurotossico per possibile intossicazione cronica combinata dall'azione simultanea di più contaminati ambientali. Nuclei familiari con sarcoidosi polmonare, neoplasie centrali snc, neoplasie mammarie, linfomi gastrici, disordini emolinfoproliferativi e disturbi psichiatrici maggiori e minori. Ho rilevato ricadenti sullo stesso territorio limitrofo alle discariche neoplasie polmonari, linfomi cutanei a cellule B, neoplasie epatiche del colon-retto, vescicali e mammarie con simultanea presenza di disordini parkinsoniani e deficit cognitivi degenerativi, casi di sclerosi a placche e un caso di SLA (sclerosi laterale amiotrofica). È documentato in letteratura che la cronica esposizione ai metalli pesanti e alla diossina e ai suoi sottoprodotti determinano negli esseri umani effetti mutageni e cancerogeni. Riconosciuti potenti agenti con effetti neurotossici determinano alterazioni di unità proteiche neuronali e su recettori di trasporto postsinaptico dei segnali neuronali e alterazioni dei sistemi colinergico/dopaminergico con meccanismi di interferenza molecolare e interazione diretta sul DNA» –:
   se non ritenga opportuno promuovere un'azione di sorveglianza socioepidemiologica sulle popolazioni residenti nel comune di Gimigliano (Catanzaro) nel territorio di competenza dell'Asp di Catanzaro;
   se, alla luce di quanto esposto in premessa, non ritenga urgente, per quanto di competenza, uno studio più approfondito del fenomeno che passi attraverso campionamenti di acqua, polveri e aria da confrontare in seguito con i reperti bioptici e autoptici dei pazienti delle aree coinvolte. (4-10822)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

cancro

controllo sanitario