ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10786

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 505 del 19/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/10/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 23/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10786
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Lunedì 19 ottobre 2015, seduta n. 505

   NESCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la firmataria del presente atto con interrogazione a risposta scritta 4-09846, si è occupata del decreto n. 80 del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario regionale calabrese, Massimo Scura, inerente alla «determinazione tetti di spesa per l'acquisto da soggetti privati accreditati di prestazioni di assistenza ospedaliera anno 2015»;
   nel suddetto atto parlamentare si evidenziava la mancanza di criteri chiari e trasparenti per l'assegnazione delle risorse;
   con tale decreto, si sottolineava nella succitata interrogazione, i commissari hanno distribuito le risorse, non più assegnabili, della liquidata «Fondazione Campanella» (10 milioni), che si aggiungono ai circa 189 milioni di euro già previsti;
   a mo’ di esempio, si ricorda che la distribuzione ha premiato soprattutto due strutture private dell'Asp di Cosenza appartenenti allo stesso proprietario, la famiglia Greco, che si è visto assegnare da solo il 20 per cento del fondo complessivo dai, redistribuire nella provincia d Cosenza, per un valore pari a circa tredici milioni e quattrocentomila euro;
   secondo quanto riportato dall'articolo de «Il Quotidiano del Sud» del 14 ottobre 2015, «la relazione sui criteri adottati per l'assegnazione dei budget alle strutture accreditate non soddisfano diverse aziende che hanno già concordato con l'Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata, nda) di accedere alle istruttorie delle singole Asp»;
   dal summenzionato articolo emergono chiare anomalie, consistenti nel fatto che la relazione, inviata a tutte le aziende sanitarie provinciali, è «a firma della dottoressa Rosalba Barone, dirigente di settore (attività ospedaliera ed Emergenza-Urgenza) del Dipartimento Salute, e non dai commissari Scura e Urbani che invece hanno firmalo il decreto 80 di assegnazione»;
   secondo quanto riportato, la suddetta relazione «in molti punti è in contraddizione e per nulla esaustiva. Anzi, la lettura conferma i sospetti che i budget assegnati non sono per nulla trasparenti come evidenziato in tre interrogazioni parlamentari»;
   la dottoressa Barone fa riferimento solo e genericamente ad «un'attività svolta dalla varie strutture con riferimento all'appropriatezza organizzativa, alla complessità della casistica e alla complementarietà con le prestazioni erogate dalla strutture pubbliche»;
   il giornalista autore del riferito servizio, Adriano Mollo, riporta alcuni casi contraddittori;
   nonostante, ad esempio, si dica chiaramente nella nota che bisogna comprare gli «interventi chirurgici oncologici e sulla tiroide», per quanto riguarda quest'ultima, il giornalista sottolinea che «è una patologia a forte mobilità passiva, oltre il 50% con destinazione l'azienda universitaria di Pisa. In media ogni anno si fanno 1400 interventi e solo 800 in Calabria, di questi oltre 200 in una clinica privata di Cosenza, Villa del Sole, dove opera il professore Piero Berti ex primario dell'azienda di Pisa. La clinica nel 2014 ha avuto una produzione di 6 milioni di euro, di cui 4,2 per la chirurgia (urologia compresa) con un extra budget di 1,4 milioni di euro. Nel 2015 ha ottenuto 5,1 milioni, con un aumento di soli 300 mila euro a fronte di interventi di alta complessità ed è stata costretta a ridurre i ricoveri e rinviare gli interventi meno urgenti al 2016. Invece a Vibo, a Villa dei Gerani, a fronte di un extra budget 2014 di 1,5 milioni, sono stati assegnati nel 2015 2 milioni di euro. Anche Villa del Sole ha presentato ricorso al decreto 80 e il Tar ha fissato l'udienza il 17 novembre 2015»;
   nella relazione della dottoressa Barone si fa presente che il dipartimento regionale tutela della salute ha trasmesso i dati sull'attività ospedaliera per il 2014 alle aziende affinché queste formulassero le loro proposte. Come però già aveva denunciato l'Aiop, secondo quanto riporta «Il Quotidiano del Sud» del 14 luglio 2015, sarebbero «deboli i requisiti motivazionali» e, soprattutto, «la procedura, che prevede due fasi, non è stata rispettata con, le Asp completamente esautorate dalla fase di negoziazione»;
   non è un caso che nella stessa relazione si fa presente che molte delle proposte delle Asp non sono state accolte o sono state riformulate con tagli per alcuni e aumenti per altri, a parere dell'interrogante del tutto arbitrari;
   è il caso della clinica «Madonna della Catena» di proprietà della succitata famiglia Greco, cui è stato proposto e accodato un incremento di due milioni di euro circa per la neuroriabilitazione (cod. 75), «nonostante una relazione dell'Asp che contesta il 48% dei ricoveri con codice 75 nel 2014. È da tenere presente che ogni giornata di ricovero per questa patologia la Regione paga 480 euro»;
   infine, scrive ancora Mollo, «la Regione-Commissario ha aumentato in modo autonomo il budget per la clinica Tricarico di Belvedere portandolo da 15 milioni a 16,3»;
   non si comprende in alcun modo se la relazione – che per vero non è atto da cui si possa evincere l'esistenza di «griglie» specifiche per l'assegnazione delle risorse – sia stata firmata dal dipartimento regionale o dalla struttura commissariale, firmataria del decreto n. 80;
   oltretutto, va ricordato che la comunicazione e/o pubblicità dei criteri di assegnazione delle risorse, che per la loro specie obiettivamente non possono rinvenirsi nella succitata relazione della dottoressa Barone, ha avuto un «iter» vorticoso che di seguito si riassume;
   nelle ultime settimane, come da notizie stampa, il commissario Scura ha invitato gli interessati a conoscere i criteri in argomento a ricorrere all'accesso agli atti, aggiungendo di una specifica informativa pronta dal 21 luglio, benché il decreto n. 80 del 2015 rechi la data del 6 luglio 2015 e ciò autorizzi a dedurre che i riferiti criteri di assegnazione possano essere stati ricavati ex post;
   sulla questione della mancanza dei ribaditi criteri pendono due diverse interrogazioni alla Camera, del 15 luglio e del 16 luglio 2015, e una al Senato;
   il lungo silenzio del commissario Scura sul caso ha portato il Movimento 5 stelle a presentare anche un esposto alla procura della Repubblica e alla Corte dei conti;
   lo stesso Scura dichiarò al tg Rai della Calabria del 13 luglio 2015 che avrebbe riferito i criteri di assegnazione dei nuovi budget, il che, a quanto risulta all'interrogante, non ha poi fatto;
   con lettera del 23 settembre 2015, l'interrogante ha chiesto al dipartimento della salute copia degli atti d'istruttoria, in relazione al decreto n. 80 del 2015;
   con risposta del 28 settembre 2015 alla predetta lettera, il direttore generare del dipartimento regionale tutela della salute, Riccardo Fatarella, ha comunicato all'interrogante d'aver chiesto i riferiti atti d'istruttoria alla struttura commissariale per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale, con ciò facendo intendere di non possederne copia;
   dopo la firma del decreto da parte anche del summenzionato direttore, il governatore Mario Oliverio ha chiesto, secondo quanto riporta il sito del giornale «Il Corriere della Calabria», «l'immediata sospensione del decreto stesso», tramite una lettera al commissario al piano di rientro, Massimo Scura, e al sub-commissario, Andrea Urbani –:
   se siano a conoscenza dei fatti esposti;
   quali iniziative urgenti intendano assumere perché si conoscano i criteri di cui in premessa e, se non ritengano, in assenza dei medesimi, di dover assumere le iniziative di competenza per la revoca dei rispettivi incarichi commissariali all'ingegnere Scura e al dottor Urbani;
   se, nell'assoluta, documentata nebulosità delle procedure non ritengano di assumere ogni iniziativa di competenza per la revoca con urgenza dei provvedimenti commissariali di riassegnazione delle risorse in questione. (4-10786)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

relazione

diritto alla salute