ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10784

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 505 del 19/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 19/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 19/10/2015
Stato iter:
06/12/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/12/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 10/11/2015

SOLLECITO IL 25/02/2016

SOLLECITO IL 11/04/2016

SOLLECITO IL 08/06/2016

SOLLECITO IL 23/09/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/12/2016

CONCLUSO IL 06/12/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10784
presentato da
PASTORELLI Oreste
testo di
Lunedì 19 ottobre 2015, seduta n. 505

   PASTORELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   la cronaca continua a riportare notizie di morti e gravi episodi di inquinamento presso il polo industriale di Siracusa;
   il sito di interesse nazionale di Priolo Gargallo, istituito attraverso la legge n. 426 del 1998, si estende lungo la costa sud orientale della Sicilia, affacciandosi al mare per circa 30 chilometri, e comprende i comuni di Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa;
   infatti, nei comuni appena citati si trova il più grande complesso petrolchimico d'Europa. Questo territorio è stato classificato come sito di interesse nazionale a causa dell'emergenza prodotta dall'inquinamento delle falde acquifere e della contaminazione delle coste. In queste località, infatti, l'incidenza dei tumori è altissima, così come quella delle morti sul lavoro;
   il Giornale di Sicilia, il 12 settembre 2015, ha riportato la notizia della morte per asfissia, a causa dell'inalazione improvvisa di vapori di idrocarburi, di due operai specializzati della ditta Xifonia che stavano facendo un sopralluogo ad un pozzetto nell'area Versalis del polo petrolchimico di Priolo Gargallo;
   mentre la magistratura apre un'inchiesta sulle due morti, il gruppo Eni sembra all'interrogante preoccuparsi solo di sospendere la ditta Xifonia da qualsiasi attività all'interno della sopra citata area, aggiungendo, con tale comportamento, un ulteriore danno alla ditta che oltre a subire la perdita incalcolabile dei due operai si vede anche sospendere l'appalto;
   alla perdita di vite umane, per incidenti sul lavoro, si deve aggiungere il costante inquinamento di tutta l'area responsabile di altre morti;
   ancora, imponenti sfiaccolamenti, dovuti al malfunzionamento in fase di avviamento del fluid catalic cracking, impiegato per la produzione di benzine grezze pesanti, provenienti dalla raffineria Esso di Augusta, con probabili rilasci in atmosfera di sostanze inquinanti sono solo gli ultimi episodi, registrati il 12 agosto 2015 e riportati da numerose testate giornalistiche, di un costante e continuo inquinamento cui sono sottoposti popolazioni e territori della zona;
   si ricorda che gli impianti presenti nell'area industriale, sopra citata, sono prevalentemente di carattere chimico e petrolchimico, raffinerie dunque, ma anche cementerie, un inceneritore per rifiuti speciali pericolosi, centrali termoelettriche, un depuratore di reflui industriali, discariche, l'impianto dismesso di trattamento/lavorazione amianto della ex Eternit, l'impianto cloro-soda della ex Enichem e l'area portuale. Petrolio, metalli pesanti (mercurio e piombo), idrocarburi, cloruri, amianto, rilevanti quantità di ceneri di pirite sono le sostanze che maggiormente hanno contaminato il suolo e le acque, per non parlare della pessima qualità dell'aria, dovuta alle significative emissioni provenienti principalmente dal polo petrolchimico;
   nell'ultimo studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento – Mortalità, incidenza oncologica e ricoveri ospedalieri – Sentieri 2014 – si rileva che, nell'area del sito di interesse nazionale di Priolo, l'incidenza dei tumori nel suo insieme, esclusi i tumori della pelle, è in eccesso in entrambi i generi. In particolare, sono in eccesso sia negli uomini sia nelle donne i tumori del fegato e del pancreas e il mesotelioma; i tumori del polmone, della vescica e del sistema nervoso centrale lo sono tra i soli uomini; nelle sole donne si sono osservati eccessi del tumore del colon-retto, della mammella e dell'utero;
   si rileva inoltre che il 13 gennaio 2015 l'asp di Siracusa ha presentato i dati di incidenza e di mortalità per tumori nella provincia di Siracusa aggiornati rispettivamente al 2009 e al 2013;
   il registro territoriale delle patologie della Asp di Siracusa è stato istituito con la legge regionale n. 1 del 1997 e, sin dal 1999 produce dati di incidenza e mortalità dei tumori dell'intera provincia. Dal 2007 il registro siracusano è uno dei pochi in Italia ad aver ottenuto l'accreditamento internazionale dalla IARC (International Agency Research on Cancer) di Lione, organismo dell'Organizzazione mondiale della sanità e dallo stesso anno i suoi dati vengono regolarmente pubblicati sul cancer incidence in five continents della IARC. I dati pubblicati finora coprivano il periodo che andava dal 1999 al 2005. Con l'attuale pubblicazione i dati di incidenza vengono aggiornati di un ulteriore quadriennio (fino al 2009) e quelli di mortalità di ulteriori 8 anni (fino al 2013): «I trends temporali della mortalità per tumori dal 1999 al 2013 sono costantemente in crescita in tutta la provincia. La distribuzione dei tassi di mortalità in provincia di Siracusa, infatti, rispecchia sostanzialmente quella dei tassi di incidenza, ma fa osservare un trend ancora in crescita in entrambi i sessi, con un incremento del +6,7 per cento tra i maschi e del +7,5 per cento tra le donne.»;
   basta quest'unica citazione dello studio dell'Asp di Siracusa per ribadire che sono oramai diventati intollerabili l'enorme disagio e il grave rischio procurato nel territorio dall'inquinamento dell'aria, delle falde acquifere e delle aree coltivabili nelle zone circostanti al polo petrolchimico presente nella zona del siracusano;
   decine di migliaia di persone, che vivono nelle aree antistanti il polo petrolchimico siracusano, continuano a subire le gravi ripercussioni sulla salute dovute all'inquinamento –:
   se i Ministri interrogati non intendano adottare, ognuno per le parti di competenza, iniziative immediate al fine di garantire la piena attuazione delle prescrizioni, previste dal sopra citato sito di interesse nazionale, per la riqualificazione del territorio;
   quali azioni si intendano avviare al fine di garantire l'ambiente e il diritto alla salute dei cittadini, anche attraverso idonee ed efficaci attività di monitoraggio sanitario e ambientale. (4-10784)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 6 dicembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 711
4-10784
presentata da
PASTORELLI Oreste

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame relativa alle problematiche ambientali afferenti all'area del sito d'interesse nazionale di Priolo, sulla base degli elementi acquisiti dalle competenti direzioni generali si rappresenta quanto segue.
  In via preliminare si fa presente che nel periodo 2007-2009 nell'ambito di una convenzione tra Ministero dell'ambiente e Istituto superiore di sanità (ISS) per le attività di supporto in materia di danno sanitario e ambientale connesso ai SIN è stato deciso di effettuare uno studio per la valutazione di impatto su ambiente e salute e stima dei costi economici dell'inquinamento in siti di bonifica di interesse nazionale al fine di quantificare il danno sanitario per le popolazioni residenti nei SIN di Gela e Priolo.
  Il gruppo di lavoro, composto da esperti nel campo ambientale, chimico, biologico, epidemiologico, medico ed economico, ha valutato con i dati disponibili l'associazione tra l'inquinamento ambientale e lo stato di salute della popolazione.
  Lo studio ha evidenziato livelli importanti di contaminazione chimica delle matrici ambientali quali acqua di falda, suolo e sedimenti all'interno del SIN (alcuni risultati sono contenuti nel rapporto dell'organizzazione mondiale della sanità pubblicato nel 2014,
Human Health in Areas with Industrial Contamination »).
  Studi successivi hanno confermato la presenza di una contaminazione chimica delle matrici ambientali nell'ambito del SIN (in particolare, il tema dell'incidenza dei tumori nell'area di Priolo è stato oggetto di uno studio pubblicato nel 2016 nella rivista scientifica Geospatial Health, dal titolo «Cancer incidence in Priolo, Sicily: a spatial approach for estimation of
industrial Air Pollution impact»).
  Sull'argomento si evidenzia altresì che il quadro sanitario della popolazione residente nel SIN di «Priolo» (costituito dai Comuni di Augusta, Melilli, Priolo Gargallo e Siracusa) è stato ampiamente studiato, in particolare, nell'ambito del progetto SENTIERI (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli Insediamenti-Esposti a Rischio da Inquinamento) del Ministero della salute, con la pubblicazione nel 2014 di un rapporto su «Mortalità, incidenza oncologica e ricoveri ospedalieri» nella rivista scientifica epidemiologia e prevenzione.
  Uno studio successivo, pubblicato nel 2016 nella medesima rivista
Geospatial Health, ha indagato la distribuzione spaziale dei tumori all'interno del SIN (periodo 1999-2006), mediante l'applicazione di diversi metodi geografici per la valutazione dell'impatto degli inquinanti atmosferici emessi dagli impianti industriali.
  In questo quadro è stata rilevata la necessità di rafforzare le attività di bonifica.
  Occorre innanzitutto precisare che le conferenze di servizi tenutesi fino ad oggi hanno approvato progetti di bonifica per aree di estensione totale pari ad oltre 1.000 ettari.
  Per quanto riguarda le attività di monitoraggio ambientale si sottolinea che le matrici suolo, sottosuolo e acque di falda delle aree di pertinenza delle maggiori realtà industriali presenti all'interno del S.I.N. (n. 3 raffinerie, n. 2 impianti di chimica integrata tra cui l'impianto Versalis, n. 3 centrali elettriche, n. 1 cementeria, n. 2 cave di estrazione materiali, n. 1 deposito di stoccaggio prodotti petroliferi) e delle estese aree industriali dismesse, sono state caratterizzate e sono stati avviati i necessari interventi di messa in sicurezza di emergenza e/o bonifica.
  Per quanto riguarda l'area portuale si fa presente che l'accordo di programma siglato il 25 giugno 2015 ha inserito negli interventi finanziabili, il progetto di bonifica dei sedimenti della rada di Augusta nel rispetto della sentenza del TAR Catania, che prevede la rimozione dei soli sedimenti classificati come pericolosi.
  Relativamente alla falda idrica sottostante le aree industriali del SIN di Priolo, si sottolinea che:
   la conferenza di servizi del 25 ottobre 2011 ha approvato il progetto di messa in sicurezza e bonifica della falda acquifera di tutte le aree prospicienti la rada di Augusta;
   le Società del Gruppo ENI (ENI R&M, Syndial, Versalis) stanno realizzando le attività previste nel Progetto di Bonifica del Sito Multisocietario, che interessa un'area di circa 650 ettari, avviato nel 2004, che ha previsto, tra l'altro, la realizzazione di un marginamento fisico immorsato nelle argille per una lunghezza di oltre 4 chilometro e per il quale è stato realizzato uno specifico impianto di trattamento delle acque di falda nel 2011 finalizzato a contenere l'intrusione di acqua marina, il progetto prevede una doppia linea di pozzi (una linea in emungimento e una linea più vicina alla costa con la reimmissione delle acque trattate);
   la società ISAB sta completando l'avvio delle attività previste nel progetto di bonifica e messa in sicurezza dei terreni e delle acque di falda della raffineria ISAB impianti sud approvato nel luglio 2011 e che interessa un'area di 270 ettari.

  Di seguito sono segnalati gli interventi già in corso di realizzazione e quelli prossimi all'avvio connessi alla presenza di ceneri di pirite:
   Invitalia aree produttive sta eseguendo per conto della regione la rimozione delle ceneri di pirite abbancate nel Versante Thapsos per ripristinare la linea di costa originale;
   la Società Enirned (del Gruppo ENI) concluderà entro settembre 2017 le attività previste dal progetto di bonifica dell'area denominata «Ex Vasche di zavorra» nella Penisola Magnisi, che prevede la rimozione dei terreni frammisti a ceneri di pirite ed il ripristino originale dei luoghi;
   a dicembre 2015 la regione siciliana ha trasmesso il progetto di bonifica della riserva naturale «Saline di Priolo», nella quale risultano abbancate ceneri di pirite;
   le analisi eseguite dalla Società Versalis sugli abbancamenti di ceneri di pirite nelle aree di propria pertinenza hanno evidenziato la loro naturale inertizzazione e di conseguenza il loro bassissimo impatto ambientale;
   la Conferenza di servizi tenutasi presso il genio civile di Siracusa in data 6 maggio 2016 ha autorizzato la pubblicazione del bando di gara per la realizzazione del progetto di
capping del campo sportivo «Fontana» del Comune di Augusta, approvato dalla conferenza di servizi del 5 marzo 2014.
  Relativamente all’
ex impianto cloro-soda della ex Enichem (ora di pertinenza della Syndial del gruppo ENI), la conferenza di servizi del 16 novembre 2015 ha discusso il progetto di bonifica dei terreni dell'area dove insiste l'impianto, la cui approvazione è propedeutica allo smantellamento dell'impianto medesimo.
  Attualmente una serie di decreti di approvazione di progetti di bonifica sono fermi poiché la regione siciliana, nonostante numerosi solleciti, non ha fornito indicazioni in merito all'assoggettabilità a VIA degli interventi previsti nei progetti medesimi. Per alcuni degli interventi è stato possibile approvare, in via provvisoria, l'avvio dei lavori con la procedura d'urgenza dettata dal comma 8 dell'articolo 252 del decreto legislativo n. 152 del 2006.
  Per quanto concerne la problematica amianto, si fa presente che:
   1. l'area ex Eternit è stata sottoposta ai seguenti interventi, realizzati esclusivamente con fondi pubblici:
    rimozione e conferimento in discarica di tutte le strutture realizzate in cemento amianto;
    caratterizzazione e messa in sicurezza dell'area dello stabilimento;
    bonifica delle aree a mare prospicienti l'area dello stabilimento;
   2. la società Syndial sta realizzando il progetto di bonifica dei terreni a sud del Vallone della neve, per una superficie di circa 185 ettari, che prevede, tra l'altro, la rimozione e il conferimento in discarica di terreni con presenza di amianto;

  Dalle attività di caratterizzazione eseguite nel SIN e dalle comunicazioni acquisite dagli enti locali di controllo (ARPA, Provincia) non risultano ulteriori gravi criticità connesse alla problematica suddetta all'interno del perimetro del SIN di Priolo.
  La citata conferenza di servizi del 16 novembre 2015 ha discusso i risultati di caratterizzazione dell'area dell'inceneritore per rifiuti speciali pericolosi, che hanno mostrato valori conformi alla normativa vigente in materia di bonifiche (CSC di cui alla colonna B, tabella 1, allegato 5 al decreto legislativo n. 152 del 2006) per le matrici suolo e sottosuolo.
  In merito alle aree di pertinenza della cementeria di Augusta, si segnala che:
   per l'area dello stabilimento si è concluso il procedimento amministrativo per le matrici suolo e sottosuolo e TARPA Siracusa sta supervisionando le attività di prevenzione delle acque di falda eseguite dall'Azienda;
   per la cava di calcare denominata Costa Giggia;
   per la cava di calcare denominata Costa Giggia, si è concluso il procedimento amministrativo.

  Il libero consorzio comunale (già provincia) di Siracusa ha certificato l'avvenuta bonifica dei terreni all'interno della centrale ENEL di Augusta. Per l'area della centrale ENEL di Priolo, sono in corso di svolgimento le attività di bonifica dei suoli e il Progetto di bonifica delle acque di falda è in corso di perfezionamento.
  In relazione alle discariche ricadenti nel SIN Priolo, Andolina, Dominici, Corvo, Belluzza, Cardona, Canniolo sono stati approvati tutti i piani di caratterizzazione e acquisiti agli atti da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio la Conferenza di Servizi decisoria del 13 aprile 2010 ha approvato il Progetto degli interventi di Messa in sicurezza di emergenza della discarica «Andolina», trasmesso da Comune di Melilli;
   la conferenza di servizi del 3 giugno 2013 ha preso atto del progetto per la copertura superficiale provvisoria e di regimentazione del biogas della discarica in contrada Cardona;
   nel dicembre 2013 si sono concluse le attività di rimozione della discarica realizzata all'interno del depuratore di reflui industriali IAS, avente una superficie di oltre 9 ettari e costituita dalle vasche di fanghi pericolosi;
   la conferenza di servizi del 17 luglio 2014 ha ritenuto approvabile il Progetto delle opere finalizzate ai lavori di messa in sicurezza d'emergenza dell'area delle discariche comunali site in contrada da Ogliastro di Sopra.

  Per quanto riguarda la qualità dell'aria-ambiente nell'area interessata, la sua valutazione viene effettuata tramite 13 stazioni fisse di monitoraggio della qualità dell'aria, di cui 7 posizionate nel comune di Siracusa.
  I dati misurati da tali stazioni nel periodo 2013-2014 evidenziano criticità in merito al biossido di azoto NO2, al materiale particolato PM10 e all'ozono. Nello specifico, per l'NO2, si sono registrati superamenti degli obiettivi di qualità dell'aria fissati dalla normativa solo nel 2013. In particolare, mentre il valore limite orario previsto per la protezione della salute umana (200 μµg/m3 da non superare più di 18 volte in un anno civile) non è stato superato in nessuna stazione dell'area, il valore limite annuale (40 μµg/m3) è stato superato nelle stazioni del comune di Siracusa «Scala Greca» (50 mg/m3) e «Belvedere» (41 mg/m3).
  Per quanto concerne il PM10, nel 2013 è stato superato sia il valore limite annuale previsto per la protezione della salute umana (40 μµg/m3) che il valore limite giornaliero (50 μµg/m3, da non superare più di 35 volte per anno civile) presso la stazione di traffico «Bixio» sita nel comune di Siracusa, mentre nel 2014, presso la stessa stazione, è stato superato solo il valore limite giornaliero con 45 giorni di superamento, rispetto ai 69 giorni dell'anno precedente.
  Per l'ozono in entrambi gli anni si verificano numerosi superamenti dell'obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (120 μµg/m3).
  Per l'anno 2015, i dati disponibili sul sito dell'ARPA Sicilia mostrano superamenti del valore limite giornaliero previsto per il PM10 presso la stazione «Teracati» del comune di Siracusa (54 giorni di superamenti).
  Alla luce di quanto suesposto il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare proseguirà comunque nella sua costante azione di monitoraggio, senza ridurre in alcun modo lo stato di attenzione su tali tematiche.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento

industria chimica

inquinamento da idrocarburi