ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10753

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 503 del 15/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: DIENI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 15/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10753
presentato da
DIENI Federica
testo di
Giovedì 15 ottobre 2015, seduta n. 503

   DIENI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   l'obbligo di educazione continua in medicina (ECM) è oggetto di un programma nazionale di attività formative che esiste in Italia dal 2002 e che coinvolge 1.800.000 professionisti italiani;
   ai sensi del decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229, e successive modificazioni, ogni operatore sanitario è tenuto a provvedere alla sua formazione in ambito ECM in completa autonomia, cercando di rispettare e prediligere quegli obiettivi di interesse nazionale e regionale che sono stati prefissati dall'apposita commissione nazionale per la formazione;
   la legge 22 dicembre 2011, n. 214, articolo 33), così come il precedente decreto-legge n. 138 del 13 agosto 2011 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 148 del 14 settembre 2011), prevede l'obbligo per tutti i professionisti di seguire percorsi di formazione continua nonché per i professionisti sanitari di seguire quanto previsto dalla normativa vigente in materia di educazione continua in medicina (ECM);
   la normativa citata sancisce che la violazione dell'obbligo di formazione continua determina un illecito disciplinare e come tale viene sanzionato sulla base di quanto stabilito dagli ordini e collegi professionali, che dovranno prevedere le sanzioni da applicare a coloro che non acquisiscono i crediti ECM necessari per soddisfare gli obblighi formativi;
   ad oggi tuttavia non risulta che ordini e collegi abbiano sistematicamente dato seguito a tale riserva e non esisterebbe neppure una chiara percezione di quali e quanti siano i numeri degli inadempienti, che sono peraltro incoraggiati dall'assenza del sistema sanzionatorio sopra richiamato;
   oltre a ciò, e fatto ancor più grave, la situazione di scarsa chiarezza porterebbe a fenomeni di vero e proprio conflitto di interesse nell'attività di formazione;
   in tutti questi anni di attività del sistema ECM, infatti, non ci si sarebbe preoccupati di inibire le attività sponsorizzatrici delle aziende farmaceutiche, visto che le stesse agirebbero oramai direttamente nel settore, attraverso lo schermo di provider privati;
   non è raro riscontrare la presenza, anche attraverso una semplice ricerca su internet, di proposte di attività formative anche gratuite, con la sponsorizzazione esplicitata delle singole case produttrici di farmaci;
   si ritiene che la gratuità di tali eventi favorisca spesso professionisti affermati specificamente invitati, onde creare un implicito vincolo di fedeltà o di riconoscenza che porti ad una buona disposizione nei confronti della singola azienda e dei suoi prodotti, penalizzando invece i giovani laureati ed i disoccupati, che si trovano a dover competere, per partecipare, con l'afflusso di coloro che avrebbero la possibilità economica di optare per una formazione a titolo oneroso;
   criticità sarebbero segnalabili peraltro anche per ciò che attiene la formazione finanziata direttamente dal Ministero della salute e dagli ordini e collegi professionali come FNOMCEO ed IPASVI: da diversi anni, infatti, il Ministero finanzia con specifici fondi un'attività di formazione a distanza a livello nazionale erogata attraverso un unico provider privato;
   non sarebbe inoltre chiaro, ad oggi, quali sarebbero i benefici per chi adempie con scrupolo alla normativa relativa alla formazione continua;
   nell'ultimo Forum nazionale ECM tenutosi a Roma nel novembre 2014 era stato infatti ribadito che per i professionisti più attenti e coscienziosi al rispetto delle regole si sarebbero previsti specifici vantaggi, come l'assegnazione di uno specifico valore ai crediti maturati anche in vista della partecipazione ai concorsi pubblici e per ciò che concerne gli avanzamenti di carriera;
   a tale impegno non risulta tuttavia che ad oggi si sia dato seguito –:
   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative di propria competenza, anche di carattere normativo, intenda assumere al fine di dare piena e trasparente realizzazione alla previsione di cui al decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229, e successive modificazioni, sull'educazione continua in medicina (ECM);
   se il Ministero della salute abbia un sistema di rilevazione degli inadempienti rispetto a quanto previsto dalla normativa ECM e se non ritenga che possa darsi adito a fenomeni di conflitto di interesse attraverso la sponsorizzazione di eventi formativi da parte delle aziende farmaceutiche, che conseguentemente non dovrebbero essere compensati con crediti formativi;
   se il Ministero non ritenga di assumere le iniziative di competenza, anche normative, al fine di riservare l'accesso alla formazione gratuita in via assoluta o prioritaria ai professionisti disoccupati o sottoccupati. (4-10753)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

promozione professionale

istruzione permanente

industria farmaceutica