ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10727

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 502 del 14/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO SANDRA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 14/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 14/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10727
presentato da
SAVINO Sandra
testo di
Mercoledì 14 ottobre 2015, seduta n. 502

   SANDRA SAVINO. – Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. – Per sapere – premesso che:

   il 30 settembre 2015, da fonti di stampa si è appreso che a margine del Salone nautico di Genova il Ministro interrogato ha dichiarato: «Per la riforma dei porti abbiamo già preparato il decreto legislativo, stiamo definendo gli ultimi dettagli per la riforma della governance. Andiamo bene, il decreto è pronto»;

   nei giorni successivi, sono trapelate ulteriori notizie da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, secondo le quali sarebbero stati individuati, sul territorio nazionale, 14 porti strategici da inserire a livello europeo nella rete transeuropea, rispetto alle 24 autorità portuali esistenti attualmente;

   nel decreto allo studio del Governo sarebbero stabiliti i seguenti accorpamenti: tra Genova e Savona (sede a Genova), Livorno e Piombino (sede a Livorno), Napoli e Salerno (sede a Napoli), Cagliari e Olbia (sede a Cagliari), Palermo e Trapani (sede a Palermo), Augusta, Messina e Catania (con sede ancora da stabilire, perché Augusta è il porto core, ma le altre due città hanno un rilievo maggiore). Alle sei autorità appena elencate, si aggiungerebbero altre sei per le quali non è previsto nessun accorpamento, vale a dire Civitavecchia, Gioia Tauro, Ancona, Ravenna, Venezia e Trieste;

   nel caso del Friuli Venezia Giulia, per esempio, Monfalcone e Porto Nogaro dovrebbero rientrare nella competenza dell'autorità portuale di Trieste. A proposito del ruolo di Trieste, il Ministro interrogato ha dichiarato che lo scalo giuliano riveste, nel ridisegno strategico della portualità italiana, un'importanza decisiva, trattandosi di un gateway fondamentale;

   nel 2013 il porto di Trieste sotto la guida della presidente dell'autorità portuale Marina Monassi, con 56,6 milioni di tonnellate di merci ha conquistato il primato italiano per volumi di traffico movimentati, mentre nel 2014 lo scalo giuliano con una movimentazione complessiva di 506.007 teu, aveva stabilito il proprio nuovo record annuale di traffico dei container registrando una crescita del +10,34 per cento rispetto all'anno precedente;

   purtroppo, nei primi mesi del 2015 l'autorità portuale di Trieste – commissariata dal Governo nazionale a inizio anno – fa registrare invece un calo dei traffici dell'8 per cento: questo dato è in netta controtendenza rispetto al dato nazionale e risulta essere particolarmente significativo in considerazione del fatto che i porti concorrenti, dal punto di vista territoriale hanno segnato un tasso di movimentazione in considerevole ascesa: più 24 per cento il porto croato di Fiume e più 18 per cento il porto sloveno di Capodistria;

   la legge 7 aprile 2014, n. 56, «Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni» meglio nota come «riforma Delrio», in attesa della riforma del Titolo V della Costituzione ridisegna l'assetto dell'amministrazione locale, istituendo le città metropolitane di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria; le disposizioni contenute nella «riforma Delrio», valgono come principi per la disciplina di città e aree metropolitane da adottare dalla regione Sardegna, dalla regione siciliana e dalla regione Friuli-Venezia Giulia, in conformità ai rispettivi statuti;

   l'istituzione di un'area metropolitana presso il comune di Trieste, potrebbe comportare il trasferimento, in capo al «sindaco metropolitano», anche delle competenze del presidente dell'autorità portuale di Trieste con poteri di indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali e delle altre attività commerciali ed industriali ivi esercitate –:

   quale sia la prospettiva per lo scalo giuliano in vista della prossima riforma della governance dei porti italiani, anche alla luce della definizione delle competenze delle aree metropolitane e nella fattispecie, per la città di Trieste, se la previsione di un'unica autorità portuale, autonoma ma isolata dagli altri scali del nord Adriatico – come ampiamente annunciato dagli organi di stampa – dipenda in qualche modo dalle prossime scelte del Governo in ordine all'impianto di rigassificazione di Zaule, con una paventata revisione strutturale delle potenzialità strategiche dello scalo giuliano. (4-10727)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impianto portuale

governo

movimentazione