ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10720

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 501 del 13/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: ATTAGUILE ANGELO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 13/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/10/2015
Stato iter:
29/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2016
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 29/04/2016

CONCLUSO IL 29/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10720
presentato da
ATTAGUILE Angelo
testo di
Martedì 13 ottobre 2015, seduta n. 501

   ATTAGUILE. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   l'isola di Pantelleria dista appena 38 miglia dalle coste tunisine e si configura quindi come ideale testa di ponte del Nord Africa verso l'Europa;
   la Libia e la Tunisia sono significativamente infiltrate da nuclei jihadisti che si sono già macchiati di gravissimi atti di terrorismo;
   la propaganda islamista più radicale fa costante riferimento alla volontà di esportare il jihad in Europa;
   battelli nordafricani approdano a Pantelleria, a quanto consta all'interrogante, senza subire alcun controllo, vendendovi tra l'altro illegalmente il proprio pescato, d'incerta origine, e danneggiando quindi i pescatori locali;
   si ha quindi l'impressione che al mantenimento della sicurezza dell'isola di Pantelleria e di chi la abita non venga prestata sufficiente attenzione –:
   quali iniziative il Governo intenda assumere per rafforzare la protezione del territorio di Pantelleria, sottoponendo a controlli tutti i natanti esteri che vi giungono, sia per scongiurare l'infiltrazione di pericolosi terroristi che per impedire a pescherecci nordafricani di vendervi illegalmente il proprio pescato, d'origine ignota. (4-10720)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 29 aprile 2016
nell'allegato B della seduta n. 616
4-10720
presentata da
ATTAGUILE Angelo

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame l'interrogante richiama l'attenzione sulla situazione della sicurezza dell'isola di Pantelleria che costituisce, per la sua posizione, un ideale ponte di collegamento con il Nord Africa, chiedendo quali iniziative si intendano porre in essere per scongiurare l'infiltrazione di terroristi e l'arrivo di pescherecci che illegalmente mettono in vendita il proprio pescato di origine ignota.
  Si rappresenta, innanzitutto, che l'attività di prevenzione dalla minaccia derivante dal terrorismo internazionale, con particolare riguardo a quello di matrice politico-confessionale, comporta, tra le altre iniziative di sicurezza, anche l'adozione di una adeguata strategia di controllo delle frontiere.
  I significativi flussi migratori che interessano il nostro Paese, originati da molteplici fattori connessi soprattutto alle perduranti crisi internazionali, hanno spinto ad incrementare l'azione di raccolta info-investigativa, al fine di impedire che estremisti islamici o soggetti collegati a formazioni terroristiche possano avvalersi delle rotte utilizzate dai trafficanti di esseri umani per raggiungere il territorio nazionale.
  A tal proposito, è stata ulteriormente incrementata la già esistente sinergia operativa tra dispositivi di controllo frontalieri e gli apparati specializzati nel contrasto al terrorismo, supportata dal riscontro tra le risultanze delle procedure di identificazione e le evidenze investigative di settore acquisite, al fine di enucleare quelle posizioni particolarmente significative sotto il profilo della sicurezza.
  Per quanto riguarda l'area di Pantelleria, si precisa che i compiti di polizia di frontiera vengono effettuati dalla locale stazione dei carabinieri che, avvalendosi di personale specializzato, svolge le prescritte attività di vigilanza ed esegue i controlli sui passeggeri di aerei ed imbarcazioni con provenienza extra-Schengen.
  In relazione alle procedure connesse al rintraccio dei migranti, si rappresenta come, una volta sbarcati, gli stessi vengano trasferiti, non appena possibile, a Trapani dove, dopo le previste attività di natura burocratico – amministrative di competenza dell'ufficio immigrazione della questura, laddove non richiedenti protezione internazionale, vengono espulsi con contestuale provvedimento di trattenimento presso il locale centro di identificazione ed espulsione di Trapani o presso quello di Caltanissetta.
  Secondo i dati in possesso di questa Amministrazione nel 2014, a fronte di 29 sbarchi – in relazione ai quali sono state sequestrate, dalla locale Capitaneria di Porto, 13 imbarcazioni – hanno raggiunto le coste dell'isola 235 migranti, di cui 215 di nazionalità tunisina.
  Nel 2015, invece, si sono registrati 25 sbarchi – con contestuale sequestro di 8 natanti da parte della locale capitaneria di porto –, nel corso dei quali sono approdati 195 extracomunitari, di cui 167 di nazionalità tunisina.
  Quanto ai provvedimenti adottati, si precisa che nel 2014, dei 235 migranti, 4 sono stati rimpatriati in Tunisia, 214 sono stati trasferiti presso il centro di identificazione e espulsione di Caltanissetta e 4 sono stati allontanati con relativo ordine del questore di Trapani.
  Nel 2015, invece, dei 192 stranieri sbarcati, 10 sono stati rimpatriati in Tunisia, 176 sono stati trasferiti presso il Centro di identificazione e espulsione di Caltanissetta, 2 sono stati allontanati con ordine del questore e 3 per decorrenza dei termini di trattenimento.
  Per quanto riguarda l'asserita illegale immissione sul mercato di pescato di origine ignota da parte di pescherecci nordafricani, si comunica che non si hanno elementi di riscontro.
  Si precisa, al riguardo, che nell'ambito dell'attività di controllo sulla filiera della pesca condotta nel corso del mese di agosto 2015, dopo apposite verifiche negli esercizi commerciali abilitati alla somministrazione di alimenti, non sono state rilevate partite di pescato di origine ignota o incerta.
  Più in generale si rappresenta che vengono svolti controlli sui pescherecci e sulla relativa filiera commerciale.
  Nell'anno 2014, sono stati controllati 32 pescherecci di cui 4 in alto mare e 28 in banchina, senza rilevare alcun illecito, mentre nell'anno appena finito sono stati controllati 39 pescherecci di cui 10 in alto mare e 29 in banchina e anche in questo caso nessun illecito è stato riscontrato.
  Si sottolinea che i controlli hanno sempre consentito di verificare la tracciabilità dei prodotti, ad eccezione di un caso – non riconducibile al fenomeno indicato nell'interrogazione – per il quale è stata comminata la prescritta sanzione amministrativa.
  In tema di controllo delle persone, si informa, per completezza, che risulta vigente un'apposita ordinanza dell'ufficio circondariale marittimo, in base alla quale i concessionari di strutture asservite alla nautica da diporto, al momento dell'arrivo di unità navali battenti bandiera non comunitaria o con a bordo soggetti di nazionalità extra Unione europea devono inviare alle amministrazioni competenti un'apposita comunicazione contenente i dati dell'unità navale, il numero e la nazionalità dei membri dell'equipaggio e dei passeggeri nonché trasmettere la copia del passaporto di tutti i soggetti presenti sulle imbarcazioni.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

terrorismo

lavoro nero

flotta fluviale