ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10718

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 501 del 13/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: BRIGNONE BEATRICE
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 13/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/10/2015
Stato iter:
20/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/04/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/04/2017

CONCLUSO IL 20/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10718
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo di
Martedì 13 ottobre 2015, seduta n. 501

   BRIGNONE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il parco nazionale del Gran Sasso è per estensione la terza area protetta d'Italia;
   all'interno del parco vivono cervi, camosci, uno dei branchi di lupi più numerosi dell'Appennino e oltre 2 mila specie vegetali;
   due anni fa con una massiccia mobilitazione da parte di associazioni e popolazione, si bloccò il taglio del Parco del Sirente Velino, che avrebbe messo in pericolo orsi e altre specie in via di estinzione;
   oggi il parco del Gran Sasso è nuovamente messo in pericolo dalla realizzazione del più grande impianto sciistico d'Abruzzo che prevede la cementificazione di molte aree interne al Parco distruggendo la sua bio-diversità e ricchezza naturale;
   l'opera di realizzazione dell'impianto sciistico è probabilmente una delle più grandi che sia mai stata progettata sulle montagne d'Abruzzo, con un costo complessivo di circa 40 milioni di euro;
   secondo la regione Abruzzo, sono almeno 60 i sindaci della provincia dell'Aquila che hanno espresso forti critiche e preoccupazioni alla realizzazione dell'impianto sciistico all'interno del Parco –:
   se ritenga opportuna la realizzazione di un così imponente impianto sciistico all'interno del Parco Nazionale del Gran Sasso, patrimonio dell'umanità;
   se non ritenga invece sensato mantenere l'attuale perimetro del parco nazionale del Gran Sasso, dei siti di interesse comunitario (SIC) e zone di protezione speciale (ZPS) e di procedere a un piano di sviluppo e turismo sostenibile che rispetti tutte le norme stabilite dall'Italia e dall'Unione europea puntando sul restauro, rendendo migliori gli attuali impianti sciistici, investendo su minori opere a basso impatto ambientale, mettendo in atto azioni volte alla costruzione di una rete di servizi a favore della comunità montana e investendo su un turismo «green», già realtà economica e produttiva nei parchi nazionali. (4-10718)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 aprile 2017
nell'allegato B della seduta n. 782
4-10718
presentata da
BRIGNONE Beatrice

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa allo sviluppo di progetti di ampliamento delle infrastrutture sciistiche in Abruzzo, all'interno sia del parco nazionale del Gran Sasso che dei siti Natura 2000 ivi designati, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, si rappresenta quanto segue.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha provveduto a richiedere informazioni alla regione Abruzzo, competente in materia, e al parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, sollecitando in particolare l'amministrazione regionale a fornire riscontro anche ad una precedente richiesta di informazioni, concernente ulteriori programmi di infrastrutturazione sciistica nel parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
  L'ente parco del Gran Sasso ha fatto presente che «relativamente a problematiche analoghe, esistente nel territorio del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (SIC IT710202 “Gran Sasso” e Zps It7110205 “parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga”), si comunica che è stato istituito un tavolo tecnico finalizzato a individuare soluzioni, ovviamente permesse dalle leggi, idonee a garantire una conservazione soddisfacente di habitat e specie per gli eventuali interventi».
  La regione Abruzzo in data 22 febbraio 2017, ha fornito le informazioni generali sul contesto delle iniziative in essere. In particolare è stato evidenziato che «le amministrazioni locali e i cittadini hanno fortemente voluto il parco e hanno impedito sempre ogni rischio di manomissione del territorio, promuovendo uno sviluppo sostenibile che rendesse le attività economiche, turistiche e produttive assolutamente compatibili con l'ambiente» e pertanto, in coerenza con questa impostazione, i diversi portatori di interesse «hanno dato vita, ai sensi della legge n. 106 del 2011, al primo distretto turistico montano d'Italia, riconosciuto con Decreto istitutivo (rep. 521) a firma del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Franceschini in data 18 novembre 2015».
  Da quanto riferito, e precisando che tale accordo rientra nella competenza del Ministero dei beni e delle attività culturali del turismo, si fa presente che il distretto coincide con il cratere sismico del terremoto dell'Aquila del 2009, che sarà esteso anche alle municipalità interessate dagli ultimi eventi sismici del 2016, e rappresenta «un progetto pilota fondato sulla più ampia collaborazione istituzionale per la ricostruzione post-sisma dei borghi montani, lo sviluppo sostenibile, le azioni di sostegno amministrativo, le agevolazioni fiscali alle imprese del territorio, e punta a favorire la vita in sicurezza delle popolazioni, evitare lo spopolamento, accrescere i servizi ai cittadini che vivono sull'Appennino».
  In tale ottica di sviluppo sostenibile, la regione Abruzzo riporta di avere avviato diverse azioni per un turismo green, tra le quali:
   la manutenzione e l'adeguamento della rete sentieristica del Gran Sasso, con fondi Fas 2007/2013 e l'avvio di interventi sulla rete dei rifugi con fondi Fesr 2014/2020;
   l'individuazione di risorse nel master plan della regione per il finanziamento di iniziative sulla mobilità dolce, come la realizzazione di una pista ciclabile sul fiume Aterno, e su interventi di valorizzazione e sviluppo turistico strategico integrato e sostenibile con il recupero di borghi di aree interne e rilancio delle micro-imprese;
   l'avvio di due bandi promossi da Invitalia, a valere sul 4 per cento delle risorse post-sisma, per le attività di accoglienza ed i servizi turistici e per la valorizzazione dei prodotti tipici locali.

  La regione Abruzzo riferisce che in tale quadro si inserisce l'azione per la valorizzazione turistica della stazione sciistica di Campo Imperatore, che prevede la realizzazione del sistema di sotto-servizi, interventi su strutture esistenti (ad esempio, albergo storico e rifugio Le Fontari), uno studio forestale per la reintroduzione dei faggi in luogo del pino nero, l'adeguamento degli impianti di risalita previsti all'interno del progetto speciale territoriale Scindarella – Montecristo, sul quale è già stata raggiunta l'intesa tra il comune de L'Aquila e l'ente parco del Gran Sasso, e l'eliminazione di detrattori ambientali.
  Viene riferito altresì che «ogni intervento sarà sottoposto alle necessarie e accurate verifiche ambientali e a tutte le procedure autorizzative previste dalla legge».
  Per quanto riguarda l’iter di approvazione del piano del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si sottolinea che detto strumento è oggetto di Vas regionale, ai sensi degli articoli 13 e seguenti del decreto legislativo n. 152 del 2006 e, che, in data 11 luglio 2016, è stato siglato un protocollo d'intesa tra le regioni Marche, Lazio ed Abruzzo che assegna a quest'ultima il ruolo di capofila nel procedimento.
  La regione Abruzzo riferisce inoltre che, terminato il procedimento di Vas, e raggiunte le intese previste dalla legge n. 394 del 1991 tra l'ente parco e la regione per le aree A, B, C di protezione ambientale, e tra l'ente parco e i comuni per le aree D di promozione sociale ed economica, si procederà all'approvazione del piano del parco da parte dei diversi consigli regionali interessati al fine di rendere lo strumento ufficialmente esecutivo.
  L'Autorità regionale segnala infine che «Ogni amministrazione pubblica – a partire dalla regione e dai comuni del territorio – è dunque pienamente consapevole del valore che il parco rappresenta, mette in campo ogni azione di sviluppo sostenibile, è impegnata a mantenere il perimetro del parco, a verificare ed assicurare che Sic e Zps tutelino effettivamente le aree più pregiate dal punto di vista naturalistico e tutti gli enti operano in piena collaborazione con l'ente parco e sostengono l'iniziativa per far diventare il Gran Sasso e le montagne abruzzesi patrimonio mondiale dell'Unesco».
  Ad ogni modo, si fa presente che il Ministero continuerà a tenere alto il livello di attenzione sulla questione.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

parco nazionale

zona protetta

riserva naturale