ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10666

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 498 del 08/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: MOLTENI NICOLA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 08/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10666
presentato da
MOLTENI Nicola
testo di
Giovedì 8 ottobre 2015, seduta n. 498

   MOLTENI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   in seguito al passaggio dalla televisione di tipo analogico al metodo digitale terrestre, i cittadini della Val d'Intelvi lamentano numerosi problemi riferiti alla ricezione del segnale Rai e in molti casi sono visibili tre o quattro canali su un totale di 15 canali tematici offerti;
   probabilmente il problema potrebbe essere risolto con un'apparecchiatura aggiuntiva da parte della concessionaria da collocare sul ripetitore di Giraglio in grado di ricevere e redistribuire il segnale della Rai. Un'apparecchiatura paradossalmente collocata lì da tante piccole emittenti locali e private, sicuramente con meno mezzi, economici e tecnici, della Rai;
   a prescindere dalle cause che generano il disservizio, il problema reale è che la concessionaria del servizio pubblico non ha attivato azioni mirate al fine di garantire una reale situazione di accesso al nuovo sistema che doveva offrire, nelle dichiarazioni iniziali, maggiori servizi, portando ad un miglioramento della situazione preesistente;
   i cittadini della Val d'Intelvi non sono stati messi nelle condizioni di poter accedere al segnale Rai e pertanto è stata loro negato l'accesso al servizio pubblico radiotelevisivo, eppure sono chiamati puntualmente a pagare il canone alla concessionaria e, nel caso di esercizi turistici e di ristorazione, la cifra del canone speciale è anche molto alta;
   la soluzione offerta dalla Rai sembra paradossale e incredibilmente ingiusta: nelle aree non coperte, le trasmissioni della concessionaria saranno visibili sulla piattaforma satellitare gratuita italiana Tivùsat, per avere accesso alla quale è necessario installare una parabola satellitare, un decoder e una smart card con costi a carico degli utenti effettuando, di fatto, una discriminazione;
   il costo per l'installazione si aggira fra i 200 e i 250 euro per singolo apparecchio televisivo: è impensabile che un albergatore sostenga questa spesa per dotare ogni stanza di una struttura alberghiera, oltre ovviamente al canone speciale che viene richiesto per il possesso della tv, al fine di mettere i propri clienti nella condizione di usufruire di un servizio pubblico che dovrebbe in teoria essere gratuito;
   la Rai, in qualità di concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, così come previsto dall'articolo 45 del decreto legislativo 31 luglio, 2005, n. 177, svolge un servizio pubblico sul territorio italiano, sulla base di un contratto nazionale stipulato con il Ministero dello sviluppo economico assicurando a tutti i cittadini la possibilità di usufruire di tale servizio –:
   se il Ministro sia a conoscenza della situazione esposta in premessa e quali iniziative per quanto di competenza, intenda intraprendere per tutelare il diritto di accesso alle reti Rai attraverso la trasmissione in tecnica digitale terrestre dei cittadini della Val d'Intelvi, garantendo loro la possibilità di usufruire del servizio pubblico radiotelevisivo;
   se non ritenga doveroso, a causa dei disagi subiti dai cittadini e dagli esercenti commerciali, valutare la possibilità di assumere iniziative volte a sospendere il pagamento del canone Rai, sia ordinario sia speciale, fintanto che non sia garantito appieno il servizio di trasmissione, o altresì prevedere un rimborso per tutti gli abbonati della Rai che stanno regolarmente pagando per un servizio di cui non usufruiscono;
   se intenda intraprendere ogni iniziativa necessaria affinché sia garantita la visibilità delle reti nazionali alla totalità degli utenti regolarmente abbonati, prevedendo, a tal fine, anche l'eventuale installazione di parabole satellitari in grado di trasmettere TVSAT, utilizzando per questo scopo le entrate derivanti dal canone.
(4-10666)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio pubblico

televisione

parafiscalita'