ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10658

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 497 del 07/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 07/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 07/10/2015
Stato iter:
14/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/11/2016
BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 18/01/2016

RISPOSTA PUBBLICATA IL 14/11/2016

CONCLUSO IL 14/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10658
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Mercoledì 7 ottobre 2015, seduta n. 497

   SCOTTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la Cesd s.r.l., anche nota come Cepu Education Group, è una società operante nel settore dell'istruzione e della formazione professionale attraverso l'organizzazione di corsi di recupero anni scolastici e la fornitura di sostegno didattico a studenti universitari in difficoltà;
   la Cesd s.r.l. controlla marchi importanti come «Cepu», «e-Campus», «Grandi Scuole» e «Scuola Radio Elettra»;
   la società in questione contava fino a pochi mesi fa circa 120 sedi dislocate in tutta Italia e si avvale di circa tremila docenti (o «tutor»), i quali hanno lavorato in questi anni con contratti di collaborazione atipici nonostante il prolungarsi del rapporto professionale anche per più di un decennio;
   nell'aprile del 2015 il gruppo Cesd ha chiesto al tribunale di Milano il concordato preventivo, poiché la società verserebbe da anni in una grave crisi finanziaria, aggravata anche da contenziosi aperti con Inps ed Inail;
   effetto di questa crisi sono state le svariate chiusure di sedi ed il licenziamento di numerosi dipendenti nel corso del 2015;
   l'istanza relativa al concordato preventivo è stata discussa il 30 settembre di quest'anno, ed è servita per la Cesd s.r.l. ad ottenere un allungamento dei termini per presentare la proposta di concordato definitivo;
   la cosa più grave, tuttavia, è un'altra: da quanto è emerso da fonti stampa sembrerebbe che i tutor con contratti di collaborazione possano vedersi impossibilitati ad accedere alle indennità di disoccupazione (in particolare la «DisColl»), perché negli anni l'azienda non avrebbe versato regolarmente i contributi previdenziali trattenuti al dipendente;
   nel frattempo, tuttavia, la società sta accettando nuove iscrizioni ed impiegando i tutor per nuovi lavori senza che essi abbiano certezze in merito alla retribuzione spettantegli per tali lavori;
   secondo la procura di Roma l'amministratore delegato della Cesd s.r.l. sarebbe responsabile di evasione fiscale per quasi tre milioni di euro di Iva non pagata, e la società avrebbe accumulato negli anni decine di migliaia di euro di debiti con l'erario, i fornitori e gli istituti di previdenza –:
   se risulti al Ministro l'effettivo mancato pagamento dei contributi previdenziali trattenuti ai collaboratori con contratti atipici da parte della Cesd s.r.l.;
   quali iniziative urgenti intenda mettere in campo, per quanto di competenza, al fine di garantire che il gruppo Cesd s.r.l. regolarizzi i contributi non versati per i propri dipendenti;
   se non ritenga di dover assumere iniziative per definire ulteriori norme di tutela per i lavoratori atipici, in particolare prevedendo che la «Dis-Coll» possa essere riconosciuta anche qualora sussistano delle irregolarità dei versamenti da parte dell'azienda, così da non penalizzare ulteriormente tale categoria di dipendenti. (4-10658)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 14 novembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 705
4-10658
presentata da
SCOTTO Arturo

  Risposta. — L'interrogazione parlamentare in esame concerne il mancato versamento, da parte del gruppo CESD srl, dei contributi previdenziali ai fini dell'erogazione dell'indennità di disoccupazione e di maternità nei confronti dei lavoratori con rapporto di collaborazione.
  Al riguardo, è opportuno precisare in via preliminare che, in attuazione della legge delega n. 183 del 2014 (cosiddetto Jobs Act), il decreto legislativo n. 22 del 2015 ha dettato nuove norme in materia di ammortizzatori sociali, in conformità all'articolo 38, 2o comma, della Costituzione che sancisce il diritto dei lavoratori a forme di tutela contro la disoccupazione. Il medesimo decreto ha, tra l'altro, introdotto nuove norme in materia di indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione.
  In particolare, l'articolo 15 del predetto decreto ha istituito, in via sperimentale per l'anno 2015 – in relazione agli eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dal 1o gennaio 2015 e sino al 31 dicembre 2015 – una nuova indennità di disoccupazione mensile, (cosiddetta DIS-COLL) rivolta ai collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione.
  Possono beneficiare dell'indennità tutti i collaboratori iscritti in via esclusiva alla gestione separata dell'Inps, non pensionati e privi di partita IVA. Per beneficiare dell'indennità occorre, oltre lo stato di disoccupazione, che il soggetto interessato possa far valere tre mesi di contribuzione nel periodo intercorrente tra il 1o gennaio dell'anno precedente la cessazione del rapporto di lavoro e la data della cessazione stessa. Occorre, inoltre, che il soggetto interessato possa far valere nell'anno solare in cui si verifica la cessazione dal lavoro almeno un mese di contribuzione ovvero un rapporto di collaborazione di durata pari almeno ad un mese e che abbia dato luogo a un reddito almeno pari alla metà dell'importo che dà diritto all'accredito di un mese di retribuzione.
  Tanto premesso, con riferimento alla situazione debitoria del gruppo Cesd Srl nei confronti dell'Inps per l'omesso versamento dei contributi previdenziali per i propri collaboratori, l'istituto, a seguito di verifiche effettuate negli archivi della gestione separata, ha reso noto che, allo stato attuale:
   i crediti già transitati a Equitalia per la riscossione ammontano complessivamente a 27.2265.88,00 euro (di cui 23.532.431,00 euro per contributi e 3.697.156,47 euro per sanzioni);
   i crediti in fase di trasferimento a Equitalia, per l'anno 2015, ammontano a 2.080.727 euro (di cui 1.947.787,00 euro per contributi e 132.9400 euro per sanzioni);
   i crediti in fase di accertamento ammistrativo per l'anno 2016 ammontano a 389.124,00 euro.

  Pertanto, alla luce della situazione di irregolarità contributiva del gruppo, l'Inps non ha potuto procedere all'erogazione della DIS-COLL in favore dei propri tutors e collaboratori. Occorre peraltro considerare che a tali soggetti risulta inapplicabile, in quanto iscritti alla gestione separata, il principio di automaticità delle prestazioni di cui all'articolo 2116 del codice civile, come da ultimo precisato nella circolare Inps n. 83 del 27 aprile 2015.
  Per quanto concerne la possibilità che la DIS-COLL possa essere riconosciuta anche qualora sussistano irregolarità contributive da parte dell'impresa, occorre precisare che ogni iniziativa in tal senso non può prescindere da uno specifico intervento normativo per il quale è necessario reperire la relativa copertura finanziaria.
  Da ultimo, si rappresenta che, dalle verifiche ispettive sinora svolte nei confronti del gruppo CESD srl, sono emerse potenziali anomalie nella gestione dei rapporti di lavoro e nelle tipologie contrattuali utilizzate. Occorre tuttavia precisare che, nel corso dell'accertamento, il gruppo ha mostrato un atteggiamento collaborativo chiedendo, in diverse occasioni, l'apertura di una procedura di conciliazione monocratica, ai sensi dell'articolo 11 del decreto legislativo n. 124 del 2004, al fine di rendere più celere il soddisfacimento dei crediti dei lavoratori e il conseguente recupero contributivo.
Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche socialiLuigi Bobba.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di lavoro

crisi monetaria

lavoro atipico