ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10654

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 497 del 07/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: VEZZALI MARIA VALENTINA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 07/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 07/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 07/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10654
presentato da
VEZZALI Maria Valentina
testo di
Mercoledì 7 ottobre 2015, seduta n. 497

   VEZZALI e GALGANO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   Banca Marche è stata commissariata dall'anno 2013 a causa di dissesto finanziario e tale commissariamento scadrà a fine ottobre 2015;
   dal primo gennaio 2016 entrerà in vigore il «bail-in», la nuova procedura di gestione della crisi bancaria che riguarderà in particolare i risparmiatori;
   la direttiva n. 59/2014/EU, che istituisce lo schema unico di garanzia dei depositi e il meccanismo unico di risoluzione delle crisi bancarie, deve ancora essere recepita nell'ordinamento italiano, in quanto è in attesa del voto finale della Camera dei deputati;
   l'emanazione in tempo breve da parte del Governo di un'iniziativa normativa consentirebbe l'adeguamento del quadro normativo del nostro Paese, evitando l'applicazione del nuovo sistema europeo di gestione della crisi degli istituti di credito di prossima entrata in vigore, salvaguardando in tal modo anche gli investitori e risparmiatori dell'istituto di credito marchigiano;
   con la normativa comunitaria «Brrd» si avrà lo strumento necessario per convertire le obbligazioni subordinate in azioni che farebbe diventare carta straccia 400 milioni di euro di cittadini marchigiani poiché la maggior parte di questi titoli sono in portafoglio a famiglie, aziende e fondazioni bancarie quali Cassa risparmio di Jesi, Macerata e Pesaro;
   le fondazioni bancarie interessate operano nel territorio in ambito sociale ed hanno in portafoglio milioni di euro di subordinate che in caso di conversione non avranno più;
   peraltro, le subordinate sono state vendute dall'istituto di credito ai clienti, quindi sussisterebbe un danno incalcolabile per il territorio marchigiano –:
   se il Governo non intenda assumere tempestivamente ogni iniziativa di competenza per trovare soluzioni che possano risollevare le sorti di Banca Marche e dei suoi clienti;
   come intenda tutelare, per quanto di competenza, i risparmi e le obbligazioni di migliaia di marchigiani lesi dal dissesto finanziario dovuto alla precedente gestione di Banca Marche. (4-10654)