ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10650

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 497 del 07/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 07/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 07/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10650
presentato da
NICCHI Marisa
testo di
Mercoledì 7 ottobre 2015, seduta n. 497

   NICCHI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'interno, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il 28 settembre 2015 il sindacato aveva denunciato l'impiego da parte di alcune aziende agricole della zona di Empoli di manodopera illegale nei vigneti, procacciata da caporali;
   un articolo del Corriere Fiorentino del 2 ottobre 2015 ha evidenziato l'ampiezza del fenomeno del caporalato in Toscana;
   ogni giorno centinaia di persone si recano presso un'area di servizio del grossetano per essere reclutati da caporali che li trasferiscono in minibus presso svariate aziende vitivinicole toscane dove dall'alba al tramonto lavoravano come braccianti;
   evidentemente numerose aziende agricole toscane situate tra Siena e Grosseto hanno richiesto i servizi dei caporali per poter risparmiare sul costo del lavoro e poter contare su manodopera illegale e sottopagata;
   i lavoratori vengono pagati a giornata in nero, senza alcun contratto;
   si tratterebbe peraltro di aziende vitivinicole con produzioni di alta qualità;
   il caporalato, oltre che essere vero e proprio sfruttamento illegale, è anche una forma di concorrenza sleale verso gli altri imprenditori che impiegano manodopera legalmente;
   uno dei meccanismi utilizzati prevede un contratto d'appalto tra l'azienda agricola e un'azienda che fornisce nomi e cognomi di lavoratori addetti che non corrispondono poi né in numero né nei nomi a quelli che effettivamente si recano a lavorare;
   il presidente della regione Toscana ha affermato che «siamo di fronte ad una figuraccia internazionale»;
   l'assessore regionale toscano all'agricoltura ha affermato che «il caporalato va combattuto senza stregua perché umilia gli uomini e il loro lavoro»;
   il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Martina ha parlato il 20 agosto 2015 di una nuova certificazione «caporalato free» annunciando che a settembre sarebbe partita «una rete del lavoro agricolo di qualità che permetterà di avere un logo di certificazione del prodotto per garantire che l'impresa produttrice è certificata dal punto di vista della legalità e della regolarità, grazie alle attività di controllo che l'Inps, e non solo, farà» e che per combattere il caporalato è necessario anche intervenire «rapidamente sul fronte normativo con un aggiornamento delle pene e delle sanzioni» –:
   come sia stato possibile che ogni notte centinaia di uomini e donne si siano potuti ritrovare in una stazione di servizio regolarmente aperta senza che le forze dell'ordine se ne accorgessero;
   come si intenda intervenire perché episodi del genere non si ripetano più;
   come si intenda monitorare il fenomeno;
   quando il Governo interverrà con un'iniziativa normativa quadro che permetta di contrastare in maniera più forte fenomeni di lavoro irregolare e di caporalato anche attraverso l'aggiornamento e l'inasprimento delle sanzioni. (4-10650)