ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10649

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 497 del 07/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 07/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 07/10/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 07/10/2015
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 07/10/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 07/10/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 07/10/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 07/10/2015
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 07/10/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 07/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 07/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 30/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10649
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Mercoledì 7 ottobre 2015, seduta n. 497

   PRODANI, ARTINI, BALDASSARRE, BARBANTI, BECHIS, MUCCI, RIZZETTO, SEGONI e TURCO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   l'Ente zona industriale di Trieste (EZIT), è un ente pubblico non economico, un unicum a livello nazionale, istituito con l'ordine 66/1953, emanato dal Governo militare alleato con lo scopo di infrastrutturare e cedere a prezzi calmierati i terreni industriali durante il difficile periodo del secondo dopoguerra del territorio triestino. L'EZIT è disciplinato dalla legge regionale del Friuli Venezia Giulia n. 25 del 1o ottobre 2002 e promuove lo sviluppo delle attività industriali, economiche e di servizi nell'ambito dell'agglomerato industriale di interesse regionale;
   da articoli di stampa del mese di agosto 2015 si apprendeva che, entro la fine del mese novembre 2015, l'Ente avesse dovuto fare fronte ad una cartella esattoriale dell'importo di 9 milioni e 200 mila euro, relativa al mancato pagamento delle tasse sulle plusvalenze derivanti dalla vendita di terreni e fabbricati, contestate dall'Agenzia delle entrate e risalenti alla seconda metà degli anni settanta;
   si apprendeva anche che EZIT si sarebbe difesa sostenendo che l'ordine 66 del 1953 all'articolo 33 avesse equiparato l'Ente ad un organo statale ed esentato dal versamento di qualsiasi imposta e che nel corso degli anni i vertici Ezit avessero sostenuto l'impossibilità di stimare il valore iniziale di questi beni e conseguentemente la plusvalenza ottenuta dalla loro vendita;
   con l'interrogazione n. 4-10396, l'interrogante aveva già trattato le difficile situazione dell'Ente chiedendo al Ministro dell'economia e delle finanze quali provvedimenti avesse voluto adottare per far fronte alle spese derivanti dal procedimento finanziario e se avesse ritenuto opportuno fornire un'interpretazione certa della normativa per risolvere l'intera questione relativa ai contenziosi tributari tra istituzioni pubbliche (EZIT e Agenzia delle Entrate);
   da un articolo de Il Piccolo del 27 settembre 2015, si apprende che Equitalia Nord, abbia notificato a 23 aziende dell'area industriale, affittuarie dell'EZIT, un atto di pignoramento di crediti verso terzi, per cui le aziende dovranno pagare il canone non più all'Ezit ma direttamente all'ente di riscossione;
   da un successivo articolo del 29 settembre, si viene a sapere di ulteriori 6 notifiche di pignoramento di affitti dovuti all'Ente e da un articolo del 1o ottobre dell'avvio anche delle procedure ipotecarie sui beni immobili dell'Ezit a garanzia della «maxi cartella», lasciando l'Ente privo di risorse finanziarie indispensabili per la gestione e sopravvivenza dello stesso;
   nell'ultimo articolo viene riportato che il presidente dell'Ente, Stefano Zurban, abbia fatto sapere del procedimento di verifica, da parte degli uffici, delle particelle interessate all'ipoteca per stimarne il valore, che ammonterebbe, sempre secondo Zurban, in 17-18 milioni di euro, il doppio del debito tributario;
   inoltre, si apprende che la presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, abbia incontrato i vertici di Equitalia per avere notizie sulla procedura in corso e capire se ci siano margini di miglioramento in vista dell'udienza davanti alla commissione tributaria di Trieste fissata per il 24 novembre 2015;
   l'attuale situazione finanziaria dell'EZIT, a parere degli interroganti desta notevoli preoccupazioni soprattutto perché la legge regionale del Friuli Venezia Giulia n. 3 del 2005, nota come «Rilancimpresa», nell'ottica dello sviluppo dei sistemi produttivi locali ha previsto il riordino dell'Ezit attribuendogli un ruolo importante nel rilancio dell'economia regionale –:
   quali iniziative di competenza, anche normative, urgenti, intendano adottare per sanare le finanze dell'EZIT e quale sia la tempistica;
   se non ritengano di dover assumere iniziative per chiarire in maniera definitiva la natura dell'Ente in considerazione dell'ordine n. 56/1953 del Governo militare alleato. (4-10649)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ente pubblico

terreno industriale

rilancio economico